
La festa della donna è una giornata di riflessione sull’universo femminile per i notevoli progressi che ha fatto l’emancipazione del sesso debole.
Ripercorrere le tappe della donna italiana dall’avvento della Repubblica italiana ad oggi significa sfogliare un album di foto sbiadite dalla temperie, di ricordi belli, piacevoli ma anche dolorosi.
E’ su questo ultimo aggettivo che vanno valutati i traguardi raggiunti dalla donna: battaglie, contestazioni con scioperi per far ascoltare la propria voce e far riconoscere i propri diritti nella società civile.
Certamente c’è ancora molto da fare per debellare per esempio lo “stalking”, una forma di persecuzione che subisce la donna dal maschio nel caso di divergenze caratteriali, di incomprensioni nella vita di coppia.
La festa della donna viene ricordata, tra l’altro, da una circolare emessa dal Provveditorato agli studi di Bari prof. Tommaso Fiore del 5 marzo 1947. Un documento storico intercettato in questi giorni dall’ex dirigente scolastico prof. Tommaso Cardano che l’ha fatto subito circolare nella “chat” locale ALTAMURA (dialettofili) che ricorda che l’8 marzo è dedicato alla “Giornata internazionale della donna”.
Fatte queste premesse, ci piace presentare in questa giornata speciale alcune figure femminili che meritatamente si sono ritagliate uno spazio nel mondo del lavoro e della cultura.
Antonella Martino (1963) è CEO/dirigente amministrativo della Tecnomec, alla cui plancia di comando si vede il fratello ing. Carlo Martino, fondatore della società con sede nella zona industriale di Grumo Appula (Bari).

Si interessa dell’area gestionale economico-finanziaria, le cui esperienze sono cresciute con lo sviluppo aziendale.
Entrambi sono figli dello scomparso preside dell’Istituto Tecnico per Ragionieri e Geometri di Altamura, figura molto nota negli ambienti scolastici negli anni 1970-80 del secolo scorso. Antonella, sposata con l’imprenditore agricolo Giuseppe Tedeschi, è madre di due figli: Imma e Francesco. Riesce a conciliare i doveri familiari con quelli professionali. Per la sua posizione ai massimi vertici aziendali partecipa tra l’altro a convegni che interessano progetti di grande respiro, con uno sguardo attento alla qualità della vita delle loro maestranze.
Imma Tedeschi (1991), con doppia laurea in Scienze della Comunicazione e Scienze pedagogiche, riveste un ruolo di punta come Top Manager nel gruppo aziendale di famiglia Tecnomec.

E’ dirigente della Divisione Acquisti, nella cui area si occupa di ricerche di fonti approvvigionamenti di materie prime per la costruzione di grandi impianti off-shore, per intenderci nel campo petrolifero a livello mondiale. Un fiore all’occhiello del “Made in Murgia”. Sono attrezzature ad alto contenuto tecnologico dove il know how della professionalità dei collaboratori è sinonimo di sicurezza, come i moduli recentemente realizzati per una commessa destinata ad un impianto petrolifero in Canada. Ha due hobby che coltiva con piacere: l’equitazione e l’alta moda. Per la sua splendida figura si presta come Top model nelle sfilate con una boutique di alta moda di Altamura.
Marta Loiudice (1973), lavora da 30 anni in una azienda locale di mobili imbottiti; sposata e madre di tre figli tutti adulti (25, 23, 15), di cui i primi due già laureati e l’altro ancora studente. Con la passione per la cultura, si è fatta notare ed apprezzare come poetessa (diversi premi), scrittrice di racconti, e attrice sempre in ruoli da protagonista nella compagnia ComunicAttori di Nicola Scalera.

Amante della storia e della scrittura, frequenta la facoltà di storia presso l’Università di Bari con l’obiettivo di laurearsi a breve e coronare il suo sogno lasciato a metà.
Nel ruolo di attrice teatrale in vernacolo e in lingua italiana esprime tutta la sua femminilità, nei cui ruoli dà il meglio di sé. Recentemente è entrata a far parte anche della compagnia “Retroscena” diretta dal prof. Franco Vulpio, noto per spettacoli di alta cultura, dove mette in scena autori prestigiosi di altissimo livello. Il marito, Franco Miglionico, è il suo sostegno con cui condivide tutti i progetti.
Le sorelle Petrone: Marica (1988); Ivana (1989); Alessandra (1998)
Rappresentano il ricambio generazionale dell’azienda oleodinamica Petrone con sede nella zona artigianale di Gravina in Puglia. Tre giovani donne a dimostrare l’orgoglio femminile e le competenze manageriali nell’ambito dell’azienda di famiglia, la cui fondazione richiama alla memoria il nonno Vito allorquando nel 1953 avviò la sua officina per riparazioni di attrezzature agricole.

Poi la svolta col padre Vitantonio, il quale sdoppia l’attività grazie alla sorella Cassandra, laureata in ingegneria meccanica e docente presso un Istituto professionale locale. Entrambi fondano la Petrone oleodinamica, oggi una fiorente e dinamica realtà presente sia sul mercato nazionale che sui mercati internazionali. La preparazione universitaria delle tre manager (Marica: laureata in consulenza aziendale; Ivana laureata in lingue straniere; Alessandra laureata in disegno industriale) sono di grande stimolo sia nel management che nei reparti di produzione dove si producono pompe e motori ad ingranaggi oleodinamici ad alto contenuto tecnologico. Mercati di riferimento: Germania, Cina e fiere internazionali.
Autore, Giovanni Mercadante