Principale Arte, Cultura & Società Teatri baresi e distribuzione del Fus alle fondazioni lirico sinfoniche

Teatri baresi e distribuzione del Fus alle fondazioni lirico sinfoniche

il sen. Melchiorre riceve a Roma la Commissione Cultura del Comune di Bari

ROMA – Il senatore Filippo Melchiorre ha sempre avuto a cuore la tutela della Cultura nella sua terra. E non la dimentica, nonostante ora occupi uno scranno prestigioso al Senato e sia membro della Commissione Cultura e Patrimonio culturale del Senato (presieduta dal senatore Roberto Marti).

Per tale ragione, ha ricevuto a Roma, una delegazione di consiglieri del Comune di Bari componenti della Commissione Cultura (Nicola Acquaviva, Pasquale Magrone, Laura Manginelli e Micaela Paparella) guidati dal presidente, Giuseppe Cascella.

All’incontro, ha partecipato anche la senatrice pugliese Anna Maria Fallucchi.
“Lo stato di salute delle Fondazioni lirico sinfoniche non è dei migliori – afferma Melchiorre – con diverse situazioni al limite della chiusura da un lato, e poche isole felici dall’altro. Ma da barese, con orgoglio, devo riscontrare che la Fondazione Petruzzelli è da considerare una delle poche isole felici nel panorama italiano: gli innumerevoli ‘sold out’ riscontrati nel dopo pandemia testimoniano un attaccamento del pubblico, consolidano il sentimento di appartenenza di una comunità alle proprie radici culturali. Sono d’accordo con il ministro Sangiuliano, riguardo la volontà di questo Governo di modificare i parametri di distribuzione del FUS, (Fondo unico per lo spettacolo) che devono puntare più sulla qualità che sulla quantità”

“Sarà un mio particolare impegno – puntualizza Melchiorre – segnalare al ministro anche altri due motivi di attenzione: nell’assegnazione dei fondi andrà sicuramente tenuto conto da un lato della distribuzione geografica delle Fondazioni lirico sinfoniche e dall’altro il rapporto che le stesse hanno rispetto al bacino di utenza, individuabile sicuramente secondo il dato del numero di abitanti della provincia in cui è ubicata la Fondazione”.

Anche il tema dell’assenza di sponsor e soci privati a sostegno della Fondazione Petruzzelli che vive solo di fondi pubblici è stato oggetto di approfondita analisi. Risale proprio alcuni giorni fa, un appello sollevato dai sindacati con l’intento di sollecitare Regione Puglia, Comune e Città metropolitana di Bari a creare accordi con aziende locali e nazionali per colmare questa lacuna che potrebbe determinare un’ipotetica retrocessione del Petruzzelli.

“Con l’incontro di oggi – afferma il presidente della Commissione Culture, Giuseppe Cascella – abbiamo creato un forte e proficuo asse istituzuionale tra Bari e Roma, grazie alla disponibilità del senatore Melchiorre, che segue da sempre con attenzione le istanze del territorio. Abbiamo chiesto di farsi promotore nei confronti del Governo delle richieste che abbiamo posto alla sua attenzione, tutte rivolte al sostegno e valorizzazione delle imprese culturali e creative della città di Bari da non trascurare forzieri della storia e cultura e spettacolo come Il museo Civico di Bari e il teatro Abeliano che da decenni sono tesorieri di Storia e Spettacolo della nostra Citta’ ”.

Micaela Paparella: ” Da non dimenticare il sostegno per la promozione e la valorizzazione dei siti archeologici della città di Bari.Oltre all’ area archeologica di San Pietro a Bari vecchia nell’ ambito della quale l’ artista Edoardo Tresoldi sta realizzando una poderosa opera d’ arte contemporanea, da non trascurare il patrimonio archeologico presente a Ceglie e a Carbonara, dove e’ presente uno dei primi insediamenti del territorio nonché le testimonianze neolitiche presenti a Torre a Mare ed a Palese.”
Al termine dell’incontro, l’intesa e l’impegno tra il senatore Melchiorre e i componenti della Commissione Cultura di avviare una campagna di sensibilizzare fra le aziende del territorio finalizzata a contribuire, insieme agli Enti pubblici, al sostegno economico della Fondazione Petruzzelli e delle realtà artitiche e culturali della città di Bari, approfittando peraltro dell’Art Bonus che consente un credito di imposta pari al 65% dell’importo donato a chi effettua erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale inteso come bene comune.

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