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Libero da ogni limite

Cartaceo € 6.90

Informazioni editoriali

  • Titolo Libero da ogni limite
  • Autore Davide Cifalà
  • Data di uscita 2011 ( prima edizione ) – 2016 ( seconda edizione)
  • Editore Youcanprint
  • Pagine 112
  • ISBN 9788893322492

“ Una volta ero alla premiazione di una mia gara di Karate, esattamente, il 13 aprile del 2008.

Avevo appena conquistato una bella medaglia in occasione del     “ Secondo Trofeo “ Madonna della Pace. “

Agli occhi della gente sembrava che avessi tutto : ero molto giovane ( avevo soltanto vent’ anni ) e dopo tanta sofferenza mi ero guadagnato la reputazione di campione di arti marziali.

Mentre mi mettevano quella medaglia al collo, la mia vita appariva agli occhi delle persone li’ presenti come cio’ che non era mai stata, cioe’ una favola.

A me invece, in quel momento veniva da piangere.

“ Perche’ non posso essere come tutti questi ragazzi della mia eta’ intorno a me ? “  mi chiedevo.

Non era facile infatti, vivere come vivevo, in una drammatica situazione familiare : con un fratello maggiore piu’ grande di quattro anni, con gravissimi problemi mentali e con l’ indole cattiva, invidiosa e manipolativa, e due genitori completamente succubi di questi, al punto tale che, tarpavano le ali a me quasi di proposito il piu’ delle volte, come per una sorta di ( SECONDO LORO ) giustificata solidarieta’ nei confronti del loro figlio prediletto.

Come se il mio essere un ragazzo in gamba, fosse uno “ sfregio “ ai loro occhi, nei confronti del mio viziato fratello, che invece si trovava male nel mondo e non riusciva a realizzarsi in niente.

In quel  “ buco nero interiore “, causato dalla mia orribile realta’, stava l’ origine di tutti i miei mali : l’ anoressia a quattordici anni, le varie esplosioni di rabbia ( sia a casa che a scuola ), la depressione, la sofferenza di mia madre, per colpa di quel figlio miserabile che ci distruggeva la vita…

Probabilmente era stata questa la ragione per la quale avevo scelto di combattere : anziche’ lamentarmi della mia solitudine o nascondermi dietro a scuse vigliacche come faceva mio fratello , solito ad attribuire agli altri tutti i propri fallimenti, avevo accettato il valore di costruire me stesso e la difficolta’ di imparare a correggermi ed avevo accettato la mia sorte, affrontandola pero’ con valore.

Per uscire dal meccanismo malato che c’ era nella mia famiglia, da quella cultura del terrore, spesso mi rifugiavo a casa dei miei nonni, tutte le volte che sentivo il bisogno di fuggire dalla mia.

Solo che casa dei miei nonni, si trovava nel quartiere popolare Librino, un ghetto molto difficile di Catania.

E se venivi da li’, per la societa’ eri come un nero negli anni 30, 40, o 50.

Quasi tutti li’ sono finiti in carcere, o direttamente al cimitero.

Ma per me, quel posto, quella casa, erano la mia isola felice, la mia salvezza, assieme al Karate e alla scrittura, perche’ li’c’ erano le persone che mi amavano di piu’ al mondo : i miei nonni appunto.

A diciannove anni decisi che sarei diventato un karateka.

Sono soddisfatto quando mi dicono che con le mie luci e le mie ombre, sono diventato un simbolo del riscatto, un campione, ma a dispetto di cio’, a dispetto della mia apparenza di persona calma e pacata, quel “ buco nero interiore “ non si e’ mai riempito, ne’ con i trofei, ne’ con le esperienze che sono nate dopo la fine della mia carriera di artista marziale, e nemmeno adesso tramite la mia grande passione per la scrittura.

Cerco ancora oggi di nascere, di rinascere dal dolore e cerco di non usare il solito pretesto dei falliti quando le cose vanno male, cioe’, il dare la colpa sempre al destino.

Perche’ siamo noi il nostro destino.

E da tutto cio’ che facciamo nel nostro presente, dipende il nostro futuro.”

Davide Cifalà

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