Principale Arte, Cultura & Società Festa di S. Biagio, antico culto rinvigorito dalla Confraternita di Altamura

Festa di S. Biagio, antico culto rinvigorito dalla Confraternita di Altamura

S. Biagio celebrato con tre giorni di festeggiamenti REDAZIONE ALTAMURA - ALTA MURGIA

Foto di gruppo dei confratelli

Celebrato  S. Biagio ad Altamura, vescovo e martire vissuto nel 316 d.C.; protettore di chi soffre di mal di gola; tre giorni di festeggiamenti.

Traslazione della statua in cattedrale; concerto e distribuzione del pane votivo.

Il culto di S. Biagio torna al suo antico splendore grazie all’impegno del Priore Giacomo Popolizio.

La chiesa dedicata a questo santo   è situata nel centralissimo Corso Federico II di Svevia, accanto alla chiesa di S. Nicola dei Greci.

La struttura  fu fatta edificare verosimilmente dalle famiglie nobili locali ascritte all’Ordine dei Cavalieri di Malta, perché sotto la volta della cupola di detto luogo di culto si staglia a tutto campo lo stemma a 8 punte dell’Ordine gerosolomitano, detta anche a coda di rondine.

Molti scrittori locali non ne  hanno mai parlato, perché non hanno approfondito le ricerche; mentre   questo emblema è ben presente in altre chiese pubbliche e private, e soprattutto in molti palazzi nobiliari.

   Da sx: M° Giuseppe Porelli; Mariella Miglioni; Michele Vulpio

Purtroppo non ci sono documenti che certifichino tale testimonianza, perché è frutto di una teoria dello scrivente, in quanto storico e ricercatore. La chiesa venne costruita, dopo aver abbattuto l’antico e fatiscente Sedile, verso la fine del Seicento.

Sabato 28 gennaio scorso dopo la messa serale celebrata dal parroco don Angelo Cianciotta,  la statua di S. Biagio, nonostante il freddo intenso,  è stata traslata in Cattedrale dalla Confraternita con la partecipazione di molti fedeli.

Il giorno successivo, domenica 29, dopo la messa delle ore 20.00 concerto in cattedrale alla presenza di un numeroso pubblico:

“L’Amor che move”.

Cantanti:

-Mariella Miglionico, soprano;

-Michele Vulpio, tenore;

-M° Giuseppe Porelli, al pianoforte;

-Testi di don Vincenzo Lopano;

-Voce narrante: Claudio Popolizio (attore e doppiatore, figlio del Priore);

-coreografia: Maestra Maria Grazia Continisio.

Venerdì 3 febbraio, invece,  giornata conclusiva dei festeggiamenti; in serata messa celebrata dall’Arcivescovo  Mons. Giovanni Ricchiuti, benedizione  della gola a tutti i fedeli, nonché  distribuzione del pane votivo prodotto dal panificio di Vincenzo Dambrosio con semola rimacinata fornita dal molino Loizzo.

Da sx: Michle Vulpio; Mariella Miglionico; Maria Grazia Continisio;                       Claudio Popolizio; don Vincenzo Lopano

Presenti  rappresentanti di molte associazioni locali;  il subcommissario Nicola Fantetti in rappresentanza del Commissario prefettizio Maria Rita Iaculli, assente per altri impegni istituzionali;  la Comandante della Polizia locale, Maria Paola Stefanelli

La voci dei due cantanti lirici Mariella Miglionico e Michele Vulpio hanno catturato l’attenzione del pubblico per la loro straordinaria interpretazione; mentre la voce narrante,  per i testi elaborati da don Vincenzo Lopano,  è stata prestata dall’attore e doppiatore Claudio Popolizio.

La coreografia è stata realizzata dalla  maestra Maria Grazia Continisio con i suoi allievi.

Il Priore Giacomo Popolizio, già Tenente della Polizia locale, ha tenuto a ringraziare la comunità altamurana  per la numerosa partecipazione, e soprattutto i suoi confratelli Vito Lomurno, Vito Sforza e Carlo Pinto che hanno collaborato alla buona riuscita della manifestazione.

Cupolone con Stella dei Cavalieri di Malta

 

 

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