Il Mercante di Luce diventa spettacolo teatrale con Ettore Bassi
di Antonello Liuzzi
“Il mercante di luce” è stato presentato a Putignano con la collaborazione del Teatro Pubblico Pugliese. Un romanzo bellissimo scritto da Roberto Vecchioni, che narra del viaggio poetico di un padre e di un figlio. Non è importante quanto si vive, ma quanta luce si ha dentro.
Nella tua carriera qual è la realizzazione che ti rende più orgoglioso?
Ho fatto tante cose ed ogni volta nel nuovo progetto nel quale investire energie e tutte le forze per poterlo rendere al massimo ti direi che il migliore è quello che deve venire per cui adesso questo spettacolo per me rappresenta il punto focale di ciò che voglio fare.
Quanto il cinema ha perso in questi anni e quanto per te si è recuperato?
Tutto il mondo dello spettacolo ha avuto uno stop, quindi un trauma importante, si è persa questa abitudine di muoversi per cercare di andare a trovare l’esperienza in un teatro, in una sala cinematografica, ecco bisognerebbe riuscire a tornare ad avere questa forza. Il teatro per fortuna è un luogo fruibile, il cinema un po’ meno, nel senso che la sala con le piattaforme sta vivendo un momento più difficile, però credo che l’esperienza per il pubblico di muoversi e ritrovarsi in una sala sia sempre importante.
L’attore del futuro che ruolo deve avere?
Quello che sta avendo, quello che ha sempre avuto, quello di trasmettere al pubblico emozioni, sensazioni, forza e sentimenti, riuscire a portare il pubblico dentro le storie e le storie dentro l’anima del pubblico.
Come vedi il teatro oggi rispetto al cinema che è in crisi e, quali suggerimenti potresti dare per le sale che sono in crisi?
La situazione non è semplice, l’esplosione delle piattaforme ha messo in crisi tutto il settore, ci saranno delle operazioni che bisognerà avere anche la volontà da parte delle istituzioni di dare una mano a chi fino a poco tempo fa è riuscito a portare il pubblico nelle sale a spostarsi e vivere anche le emozioni importanti.
Raccontaci del romanzo scritto da Roberto Vecchioni “il mercante di luce”.
Un romanzo molto bello che racconta la storia di un padre e un figlio, è un rapporto particolare in una situazione molto delicata, perché il figlio è malato e il padre si adopera per cercare di renderli questi pochi mesi o settimane di vita che gli restano il più intense e belle possibili, cercando di dargli quello che ha, la bellezza della letteratura, della poesia, del mito greco, della cultura che è tutto bagaglio, che può essere riportato alla vita quotidiana. Per arrivare alla conclusione, il vero portatore di luce forse non è il padre, quanto potrebbe essere il figlio.
C’è un tuo progetto in Puglia per il prossimo futuro?
Al momento stiamo portando questo bello spettacolo, ciò sicuramente è un bel regalo che la Puglia mi fa e che io faccio alla regione; spero prima o poi di girare qualcosa in Puglia, sarebbe bello.
Redazione Corriere di Puglia e Lucania
