Principale Arte, Cultura & Società La tv giapponese a Gravina alla ricerca della via Appia

La tv giapponese a Gravina alla ricerca della via Appia

Calcarea ha accompagnato la troupe di nhk

Un viaggio lungo le città della Via Appia Antica da Roma a Brindisi, scoprendo storia e cultura.

E’ quello che ha portato l’emittente nazionale giapponese Nippon Hōsō Kyōkai (NHK) a Gravina, dopo aver fatto tappa a Venosa.  La troupe, tramite la coordinatrice Kayano Matsumoto, ha contattato le guide di Calcarea perché accompagnassero il simpatico presentatore, l’attore Mokomichi Hayami, molto noto in patria, sui luoghi più caratteristici del territorio gravinese dal punto di vista storico.

Il programma, dal titolo “Roma Kaido” (Strade di Roma), ha visto i nipponici, partiti dalla capitale e diretti a Brindisi, fare tappa finalmente nella nostra città, dove hanno voluto conoscere anche molte curiosità enogastronomiche e folkloristiche locali, facendo molte domande alla guida e artigiano Giuseppe Di Gennaro, ma soprattutto chiedendo notizie legate alla presenza romana a Gravina. Una ricerca appassionante e non facile, perché come sappiamo, gli storici locali ancora discutono sull’effettivo itinerario della Regina Viarum nei pressi dell’antica Silvium, dividendosi fra varie scuole di pensiero. Dispute archeologiche a parte, è certo che l’importantissima strada romana attraversasse una zona, quella abitata dai nostri avi, che faceva da cerniera fra popoli e civiltà, come testimoniano le ville ellenistiche di Botromano e il sito di Vagnari.  Una storia e un patrimonio che presto saranno conosciuti anche nel lontano Sol Levante, dove particolarmente forti sono l’attenzione e l’interesse per la cultura italiana.

Al termine delle riprese il presidente Epli Puglia Oronzo Rifino ha voluto donare ai giapponesi, come segno di amicizia e simpatia, una cola cola del giovane artigiano Marco Tritto, una confezione di olio d’oliva Losacco con l’immagine della fontana orsiniana sulla confezione, una postcard in ceramica smaltata e decorata con oro, rappresentante il ponte acquedotto, opera di Giuseppe Di Gennaro, nonché un piccolo centurione “manga” realizzato dall’artista Carmela Zuccaro.

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