Principale Arte, Cultura & Società Università, Formazione & Scuola L’Accademia di Belle Arti di Bari a Milano tra arte e inclusione

L’Accademia di Belle Arti di Bari a Milano tra arte e inclusione

Trentuno studenti, tre docenti accompagnatori Alfonso Pisicchio, Michele Giangrande e Francesca Marsico, tre giorni, quasi duemila chilometri in aereo, innumerevoli passi percorsi a piedi, infinita voglia di bellezza.

È il viaggio didattico, realizzato grazie al contributo economico dell’Accademia di Belle Arti di Bari appena concluso a Milano che ha visto come protagonisti gli studenti del primo e secondo anno della scuola di Decorazione del prof. Alfonso Pisicchio. Un progetto che ha visto protagonisti anche gli studenti più fragili, supportati dal team per l’inclusione, unicum nelle Accademie in Italia in fatto di accoglienza, sostegno e successo formativi.

Appuntamenti con la bellezza delle opere dal vivo, della trasformazione di linee e colori in arte pura, tecnica della perfezione, sogni, inconscio ed onirico che si intrecciano per lasciare spazio a texture e colori che esaltano l’anima. L’arte quale forma di passione irrefrenabile che abbaglia e ispira, crea conoscenza e condivisione, unione e uguaglianza.
Tre gli appuntamenti “cardine” dell’itinerario promosso dall’ABABA: a Monza presso la Reggia con Keith Haring, “Radiant vision”, “Andy Warhol. La pubblicità della forma” alla Fabbrica del Vapore di Milano, Max Ernst al Palazzo reale di Milano con la prima retrospettiva in Italia del maestro del Surrealismo del 900.Sete di conoscenza e curiosità che ha permesso agli studenti di tastare le bellezze di Milano e dell’arte italiana della Pinacoteca di Brera, dell’imperante duomo gotico, del museo del Novecento scrigno del Futurismo italiano e delle iconiche tele “dell’infinto” di Fontana e del movimento Spazialista, e percorsi nel centro cittadino che sussurrano storia e creatività di genti che hanno reso Milano una delle città più celebri al mondo. Il tutto abbracciato dall’entusiasmo, dalla voglia di tornare a condividere e a riscoprire nelle fragilità di ognuno la forma della unicità che rende infinita la voglia di bellezza essenza dell’arte.

 

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