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Il CorrierePL.it dice addio al professor Giorgio Otranto, eminente storico pugliese del cristianesimo

Il Direttore, dott. Antonio Peragine, rende omaggio a uno degli uomini che con lui ha dato inizio ai rapporti tra la Puglia e l'Argentina negli scambi universitari e formativi

Oggi la Puglia piange la scomparsa di uno dei maggiori storici italiani del Cristianesimo, Giorgio Otranto, già professore ordinario di Storia del cristianesimo e delle chiese nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.

A 82 anni, a causa di un’emorragia celebrale, si è spenta la mente fondante del Centro studi micaelici e garganici di Monte Sant’Angelo, originario di Corigliano Calabro, residente a Bari ma con un vivido attaccamento al Gargano e al santuario di San Michele Arcangelo, quale modello esportato in Italia e in Europa come accade per Mont-Saint-Michel in Francia. Dai racconti di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo si evince una personalità carismatica, appassionata e soprattutto detentore di una cultura sconfinata e preziosa, che ha sempre veicolato al prossimo come missione personale.

È stato, e senz’altro rimarrà ai posteri, un grande punto di riferimento nel mondo come accademico e ricercatore della storia del cristianesimo antico e altomedievale, grazie ai numerosi studi dei santuari, dei pellegrinaggi, del rapporto intercorrente tra questi e delle tipologie ed evoluzioni che si sono susseguite nei secoli. È stato insignito, infatti, del ruolo di presidente del CUSSC – Consulta universitaria per la storia del Cristianesimo e delle Chiese e dell’AIRS – Associazione internazionale per le ricerche sui santuari, per la quale ha curato il volume “Santuari d’Italia”, incentrato sulla Puglia.

Tra le molteplici attività di ricerca – partendo dalla ricostruzione biblica delle prime comunità cristiane e dei legami con ebrei e pagani e dopo aver girato negli anni 90 in qualità di visiting professor diverse università americane per puro spirito divulgativo – si è particolarmente soffermato su determinati aspetti popolari della religiosità medievale e moderna, ossia le edicole religiose, e in seguito sui culti mariani, per poi dedicarsi con profondo ardore allo studio della figura del santo Patrono di Bari, il vescovo di Myra, San Nicola. Nell’87 ha, pertanto, curato il volume del nono centenario della traslazione delle reliquie, intitolato “San Nicola di Bari e la sua basilica. Culto, arte, tradizione”.

Mediante la sua copiosa produzione scientifica, Otranto, è di conseguenza diventato anche un pioniere delle relazioni internazionali, stringendo collaborazioni con i maggiori esperti d’Europa e promuovendo – insieme al dott. Antonio Peragine, direttore del CorrierePL.it – un accordo di gemellaggio tra la Puglia e l’Argentina, specificatamente con Mar del Plata, che venne approvato nel maggio del 2000 dal Consiglio comunale della Città di Bari. Da allora si è occupato, con la sua consueta ma sempre straordinaria dedizione, della cooperazione e dello sviluppo di questo rapporto, lanciando varie iniziative interuniversitarie e fondando la Collana di studi Sodalitas, spinto indubbiamente da un’affezione personale per la terra sudamericana e con l’obiettivo di recuperare l’italianità nelle comunità di nostri connazionali immigrate lì da quattro generazioni.

In questo giorno di lutto il dott Peragine vuole rendere omaggio all’eminente storico per il lavoro svolto congiuntamente nella nascita e nella consacrazione dell’asse Puglia-Argentina con la realizzazione di scambi universitari e formativi: “Correva l’anno 2000 – racconta – quando mi chiamò il Prof. Giorgio Otranto, dicendomi che l’allora Rettore dell’Università di Bari, Prof. Corrado Petrocelli, voleva parlare con me per i miei stretti legami con l’Argentina. Organizzammo – io come capo fila e le Facoltà di Scienze Politiche ed Economia e Commercio come partner – un progetto di formazione con l’Università di Mar del Plata, scelta perché proprio in quella città negli anni si era creata una importante associazione di pugliesi. Il progetto si concluse con un celebre incontro alla presenza del console, di imprenditori italiani e pugliesi e di varie associazioni, durante il quale vennero consegnati dei diplomi da parte dell’Università di Bari a dodici studenti pugliesi residenti a Mar del Plata. Con gli onori del Presidente Emiliano, all’epoca ancora Sindaco di Bari, assegnai una nota al Sindaco della città argentina con il fine di suggellare il legame di amicizia e fratellanza sorto tra i due popoli e, in risposta a ciò, prima del mio rientro in Italia, quest’ultimo mi affidò una nomina per il mio lavoro di coesione in qualità di Presidente del Centro Regionale Assistenza Tutela Emigranti (CRATE). Questo è il mio modo di fare emigrazione. Questo è il mio modo di promuovere la Puglia nel Mondo!”

Per i singolari meriti di perizia e laboriosità che denotano un pensiero analitico, interpretativo, valutativo e costruttivo, il CorrierePL.it nel maggio del 2021 già conferì un attestato di encomiabile valore al Prof Otranto, celebrandone il lavoro attivo in campo accademico nazionale e internazionale volto a produrre soluzioni innovative e migliorative, interagendo sempre con competenza per la promozione universitaria della Puglia nel Mondo.

Anche il Sindaco di Bari, Antonio Decaro, e il rettore dell’Università degli Studi di Bari, Stefano Bronzini, si sono uniti al coro di cordoglio per la scomparsa del professore porgendogli i più sentiti e calorosi ringraziamenti per il suo impegno professionale, la sua militanza civica, il suo amore per la città di Bari e il culto nicolaiano.

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