Principale Estero Kosovo chiude valico di frontiera con la Serbia: si teme l’escalation

Kosovo chiude valico di frontiera con la Serbia: si teme l’escalation

Kosovo

Il Kosovo ha chiuso oggi il suo più grande valico di frontiera con la Serbia, dopo che Belgrado, influenzata dalla Russia, ha messo le sue truppe vicino al confine a un alto livello di prontezza al combattimento. Per sostenere l’etnia serba del Kosovo nel loro rifiuto di riconoscere l’indipendenza del paese. Circa 50.000 serbi che vivono nel Kosovo settentrionale diviso etnicamente rifiutano di riconoscere il governo di Pristina o lo status del Kosovo come paese separato dalla Serbia. “Sia Bruxelles che Washington stanno lavorando con Vučić e Kurti per trovare una soluzione politica al fine di disinnescare le tensioni e concordare la via da seguire nell’interesse di tutte le comunità“, hanno affermato i portavoce dell’UE e del Dipartimento di Stato americano.

Kosovo chiude valico di frontiera con la Serbia

Martedì i serbi hanno eretto più posti di blocco nel nord del Kosovo e hanno sfidato le richieste internazionali di rimuovere quelli posti in precedenza. Le nuove barriere, realizzate con camion di carichi pesanti, sono state erette vicino al valico di frontiera di Merdare, sul confine orientale del Kosovo. L’ostacolo impedisce a migliaia di kosovari che lavorano altrove in Europa di tornare a casa per le vacanze. Il governo di Pristina ha chiesto alla forza di pace Nato nel Paese, la Kfor, di sgombrare le barricate. Ma la KFOR non ha l’autorità per operare sul territorio serbo. Per oltre 20 anni, il Kosovo è stato una fonte di tensione tra l’Occidente che ha sostenuto la sua indipendenza e la Russia che sostiene la Serbia nei suoi sforzi per bloccare l’adesione del paese alle organizzazioni internazionali, comprese le Nazioni Unite. Il conflitto più ampio risale a una guerra alla fine degli anni ’90, dopo la quale il Kosovo ha dichiarato la sua indipendenza nel 2008. La Serbia non riconosce la sovranità della sua ex provincia. Pristina e Belgrado hanno tentato di negoziare su questioni tecniche attraverso un dialogo guidato dall’UE dal 2011. Tuttavia, molti dei 120.000 serbi etnici in Kosovo sfidano l’autorità di Pristina e una disputa sulle targhe ha scatenato nuove proteste negli ultimi mesi.

 

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