
di Carlo Forin
“Non vediamo le cose come sono, ma vediamo le cose come siamo.” (C.G.Jung)
Questa foto della realtà (Jung) è valida da sempre in eterno.
Perciò gli Antichi zumeri che vedevano tutto attraverso i nomi erano capaci, ritenendosi nulla davanti agli dèi, di fotografare la realtà eterna.
Verso il 1500 dopo Cristo l’umanità instupidì, grazie soprattutto alla cultura greca, ed inventò gli universali.
Da allora abbiamo cominciato a diventare universalmente stupidi, con eccezione del cristianesimo, che, attraverso il battesimo, ha “santificato” i nomi, mentre i laici li derubricarono ad x y.
Nel 1800 il positivismo cancellò anche gli dei e Dio, nacque la sumerologia, mettendo le basi della cultura cibernetica che stiamo vivendo, come anticipo della robottizzazione.
Sono aperto a qualsiasi curiosità sulla lingua cosiddetta sumera, termine accado per zumera, da En Zu, “signora sapienza”, la dea luna che, con lu.na.me creava i zumeri, secondo loro.