Questo Esecutivo vive con una maggioranza Parlamentare di tutto rispetto. Ma non solo. Il “Primo Ministro” ha dimostrato idee “chiare”. Situazione che dovrebbe offrire una garanzia politica in più.
Ora, tutto sembra ”accomodato”; tranne che i problemi di “fondo” del Bel Paese. Le incognite di sopravvivenza non sono diminuite. E’ difficile, al momento, evidenziare se reggerà il confronto con i problemi che la nostra economia continua a presentare. Certo è che il Paese ha bisogno di un Esecutivo capace d’assumersi anche responsabilità politiche che, sino a ora, apparivano posticipate.
L’Italia continua, però, a essere a un bivio socio/politico del quale non riusciamo a intravedere un obiettivo sicuro. I primi atti sul fronte sociale li vedremo dopo la presa di posizione economica del Parlamento. Sempre che non si vada a demolire quel poco di positivo ancora figlio di un lontano passato. In politica, i compromessi non sono mai impossibili. L’importante che siano utili al Paese. Su questa riflessione, il nostro pensiero non può occultare un incerto realismo.
Sarà nostra premura, sempre al servizio di chi ha la pazienza di seguirci, aggiornare la situazione, non ancora chiara, se e quando, lo sarà. Alle porte di questo 2023, il Paese resta ancora in balia d’intoppi politici. I compromessi economici non mancheranno. Basteranno? L’interrogativo rimane con tutta la sua complessità socio/politica.
Giorgio Brignola