Sant’Angelo Le Fratte, il borgo più affrescato d’Italia, è diventato il “buen retiro” per lo chef narrante Emilio Pompeo che conduce un piccolo ristorante per gli amanti della buona cucina dal palato fine.
Un locale, dove la convivialità e il piacere di godere di qualche ora di relax all’insegna del buon cibo, fa la differenza per fuggire dal trambusto e dall’inquinamento ambientale dei grandi centri urbani.
Il borgo, appollaiato alle pendici della valle del Melandro, è dirimpettaio di altri due splendidi paeselli: Savoia di Lucania e Satriano di Lucania accumunati dalla stessa passione per i murales sulle facciate delle abitazioni, che li rendono incantevoli, fiabeschi.
Il ristorante, aggrappato ad un costone della montagna, è situato ad un centinaio di metri dal palazzo di Città. Le strade pulite come un salotto, le opere d’arte a cielo aperto, i vasi di gerani sui balconi, la quiete assordante, sembra di essere catapultati nel Sud Tirolo. “Deux ex machina” di questo straordinario borgo, il sindaco Michele Laurino al suo terzo mandato. Un eccellente comunicatore, un “City Manager” che tutte le città d’Italia lo vorrebbero come sindaco per la sua infaticabile dedizione al territorio.
Con lo “chef narrante” ha instaurato un ottimo rapporto; la sua presenza dà al territorio un tocco di finezza con la sua cucina internazionale.
Quando è arrivato qui due anni fa – racconta Emilio Pompeo – è stato come il richiamo della foresta; dopo le sue vicissitudini fisiche, questo approdo l’ha salutato felicemente; il luogo mette in pace l’anima, rappresenta un pezzo dell’universo, anzi soprattutto le radici dell’universo.
Oggi 6oenne, ha un solido background; maturità scientifica, con esami universitari in psicologia; dalla mamma attrice teatrale, purtroppo scomparsa, ha appreso molto soprattutto la teatralità, da cui ha sempre immaginato la narrazione del cibo per esprimere qualcosa di speciale che rimanesse nell’anima.
In giro per il mondo a preparare eventi internazionali, è stato da sempre legato al mondo dell’arte.
Una volta giunto a Sant’Angelo Le Fratte, gli è stato detto di calmarsi. Perciò, accordatosi col sindaco, che gli ha dato fiducia e stimoli, ha ritenuto di aprire una piccolissima realtà per 12 persone, dove la cucina esprime le tracce del territorio senza dimenticare un po’ di rivoluzione, cioè esprimere un po’ di trasversalità, non di trasgressione.
La sua cucina è semplice – aggiunge – difficile trovare olio nei piatti; tutto è in grande equilibrio tra arte e cucina.
Emilio Pompeo proviene da Mondragone (Caserta) al tempo dei romani indicata come Sinuessa, purtroppo scomparsa, sommersa dal mare; è il primo paese al confine tra Lazio e Campania.
Ha girato in lungo e in largo quattro continenti, gli manca l’Australia. Ha seguito gli eventi dai Rolling Stones a Elton John; da chef executive è stato sempre dietro le quinte preparando molti eventi a Sanremo insieme a Veronica Maya fino al penultimo. Altri eventi gli ricordano Al Pacino a Cannes; Bud Spencer con Lina Wertmueller. Non era in prima linea, ma non mancavano occasioni per un breve saluto con loro nel backstage.
Viaggiando per il mondo come chef e assaggiatore – conclude – è giunto il momento di dire basta alla vita stressante. Sant’Angelo Le fratte è l’ultima stazione; si vive bene; è una meraviglia. Per chi ama svernare nella quiete, questo è il posto ideale.
Logisticamente vicino all’autostrada Salerno-Napoli, si può raggiungere in breve tempo qualsiasi destinazione.
Divorziato, ha una figlia che vive a Pordenone. Con la sua compagna attuale continua il viaggio della vita tra gli effluvi della cucina.
A testimonianza del suo eccellente menù, posso affermare che il “purè di ceci con la gallinella e l’acciuga è stata una squisitezza; quest’ultimo ingrediente ha dato una spinta maggiore al palato; piatto eccellente, lo consiglio”.