Presentati dalle autrici Cristina Guidetti e Niada Argolini i loro libri: due storie, due vite a confronto.
Un evento collaterale alla manifestazione Federicus che si è svolto il 27 settembre 2022 nell’Aula magna del Liceo Cagnazzi di Altamura; è stato organizzato e coordinato dalla Dott.ssa Rosanna Galantucci Presidente dell’Associazione “Una stanza per un sorriso” unitamente al Lions Club Altamura Host con la partecipazione di Don Alessandro Amapani, teologo pastoralista della Diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti.
Gli onori di casa sono stati fatti dal Dirigente scolastico del Liceo Cagnazzi, prof. Biagio Clemente, il quale nel suo breve intervento ha detto che l’obiettivo della scuola è di fare tesoro di storie come quelle delle due scrittrici Niada Argolini e Cristina Guidetti per riscoprire i valori che albergano nell’animo umano; “una carezza è meglio di un regalo”.
Presenti tra l’altro il Presidente dell’Associazione Asp Fortis Murgia/Federicus dott. Fabrizio Quattromini con alcuni suoi dirigenti, tra cui la prof.ssa Caterina Colonna che si è congratulata con la dott.ssa R. Galantucci per l’iniziativa che ha contribuito ad arricchire il concetto base della manifestazione medievale “Federicult/“D’onor sì degno”; tema sentito anche nel medioevo sulla dignità spirituale attraverso la donna
Le due splendide autrici Niada Argolini e Cristina Guidetti, provenienti da esperienze e luoghi diversi, sono state invitate dalla Presidente R. Galantucci, sempre attenta all’universo della donna, ad illustrare il loro cammino, perché colpita dalle loro storie lette casualmente durante un convegno.
Niada Argolini, nata in provincia di Padova, a vent’anni incomincia a muovere i primi passi nel mondo della moda, come modella e indossatrice di intimo. Nel contempo studia e si laurea in Economia e Commercio. Oggi è una imprenditrice affermata; vive tra Riccione e il suo luogo d’origine. Ha una agenzia, la Niki Events, costituita nel 2004, che si occupa di eventi portando in giro per il mondo la bellezza del Made in Italy.
Però ha un’altra passione: le donne; adora le loro teste e i loro umori, ha dichiarato. Si è sempre posta la domanda: cos’è la bellezza; e l’ha posta in tante forme a tante persone di ogni ceto sociale: operaio, prete, imprenditore, ballerina, musicista, casalinga; ognuno ha dato un proprio significato.
Durante il lockdown ha fatto la disoccupata; e in quel momento di stasi si è domandata cosa poteva fare per dare un senso a quel vuoto.
Da qui l’idea di scrivere un libro che parlasse di donne, della loro bellezza interiore ed esteriore. In questa intensa riflessione – ha aggiunto la scrittrice – pensa che il mondo abbia bisogno di donne che si amano e che riconoscano il proprio valore. Ognuna è portatrice di sogni e valori umani.
Come modella e imprenditrice ha capito che bisognava restituire quella dignità che alberga in ogni soggetto femminile; la vera bellezza non è solo quella estetica, ma ben altro; si può fare un viaggio dall’interno verso l’esterno per scoprire chi sei tu donna e cosa vuoi una volta che hai capito cosa c’è dentro di te; si può scoprire la “dea” che si è dentro. La “dea” – ha chiosato – ha tantissime magie, solo che le donne non lo sanno. Lei cerca di togliere quelle maschere, quegli schemi che vietano di parlare di essere dee.
La scrittrice, dott,ssa Cristina Guidetti, modenese, laureata in Scienze della Moda e del Costume, ha fatto da sempre la modella. E’ mamma di una ragazza di 19 anni. Con quella sua dote fisica, alta, slanciata, statuaria, è entrata nel mondo della moda da giovanissima. Era certa della sua parte esteriore e quindi viaggiava tranquilla in quel settore che richiedeva canoni particolari, specialmente negli anni ’90, periodo in cui la bellezza era sinonimo di perfezione.
Essenzialmente – ha dichiarato la scrittrice – ho vissuto due vite prima del 2012 e dopo quella data. A volte la vita ci porta a superare forze occulte che non riusciamo neanche a capire.
Nel 2012 aveva 39 anni e voleva pubblicizzare una linea cosmetica creata da lei e portarla all’estero. Purtroppo sul viso aveva delle discromie cutanee causate dalla gravidanza, macchie all’interno della bocca e sulla fronte. Voleva fare qualcosa per sentirsi più a suo agio, importantissimo per lei in virtù del suo lavoro.
Pensava di fare qualcosa di sbrigativo; chiama un chirurgo plastico molto noto, il quale le propone un trattamento laser che doveva essere veloce; insomma un intervento innocuo, blando; invece sbaglia tutto, ustioni di 3° – 4° grado al volto, tanto da rischiare il lavoro e la vita. La sua forza di madre la induce a combattere. Inizia un calvario durato circa 10 anni; un processo penale durato 9 anni contro questo medico con conseguente sofferenza sia fisica che psicologica. Un percorso molto difficile, con passaggi sofferti, toccando il fondo.
Aveva pensato di chiudere la sua vita in modo orribile, perché non voleva più vivere in quello stato; era completamente ustionata, con lesioni sulla pelle durate 4 anni. Ad un certo punto – continua l’autrice – sentiva una forza interiore così forte ed ha scoperto la vera guerriera che era dentro di sé, non capendo da dove provenisse tutta quella energia.
Da lì ha avuto una rinascita; si è sentita ricreata completamente sia dal punto vista esteriore che interiore.
Adesso sono felice delle mie 450 cicatrici – ha aggiunto C. Guidetti – mia figlia me le contò. Ho avuto l’umiltà di chiedere aiuto ai miei famigliari. Pensavo di essere fortissima, invece non è vero; alla fine tutta questa storia l’ho racchiusa in questo libro: “Cicatrici nell’anima”; passaggio dolorosissimo, durato tanti anni.
Mi ero messa nelle sue mani, invece mi sono ritrovata completamente annientata. Di quegli anni vissuti con quella indicibile sofferenza, sono riuscita a trasformarli in qualcosa di positivo. Quando si parla di resilienza, ecco, io penso di essere una resiliente vivente; racconto cosa mi è successo in 10 anni.
Ho iniziato a scrivere nel 2015 e completato il libro nel 2020. Volume che ho presentato in TV, a RAI1, in varie trasmissione. Tra le altre cose importanti, ho presentato il libro in una scuola di Modena davanti a 300 ragazzi, una testimonianza vivente per i giovani che si affacciano alla vita tra le tante incognite. Oggi sono al Liceo cagnazzi a ripetere la stessa testimonianza; una cosa che fa bene all’anima.