Principale Attualità & Cronaca Dopo 100 anni torna alla luce la lapide di Di Vagno

Dopo 100 anni torna alla luce la lapide di Di Vagno

Al via la rassegna “l’altra storia” ad acquaviva

Era il marzo del 1922 quando, nel corso di una seduta infuocata, il consiglio comunale di Acquaviva delle Fonti decise di approvare l’intitolazione di una lapide dedicata a un uomo assassinato pochi mesi prima a Mola di Bari, Giuseppe Di Vagno. Il clima era teso, preludeva già all’ascesa al potere del fascismo, ma quei consiglieri vollero affermare in maniera chiara e forte lo sdegno verso la degenerazione violenta in cui stava scivolando l’Italia. La lapide fu affissa su una parete del Palazzo comunale ma restò lì per pochi mesi. Dopo la marcia su Roma, il regime la fece rimuovere. E di quella lapide non si seppe più nulla, se non nel ricordo tramandato dagli anziani del paese.

A distanza di un secolo, la Fondazione Giuseppe Di Vagno di Conversano ha ritrovato miracolosamente i documenti relativi alla storia della targa e il suo testo. E ora l’epigrafe è stata ricostruita su una nuova pietra, che sarà ricollocata là dove è stata rimossa.

Sarà questo, venerdì 7 ottobre alle 18 l’evento di apertura della rassegna “L’Altra Storia”, organizzata dal Comune di Acquaviva delle Fonti fino al 13 ottobre per rendere  omaggio a tre grandi pugliesi (oltre a  Di Vagno, Antonio Lucarelli e Cesare Colafemmina), parlando per l’appunto dell’Altra Storia, quella di cui non si parla nei libri di scuola, ma che ha segnato molto le nostre terre.

Venerdì, in sala Colafemmina, è previsto un incontro con Gianvito Mastroleo e Vitantonio Liuzzi. Leggerà brani di Di Vagno l’attrice Dolores Mangiolini.

Sabato 8 ottobre dalle 17.30, invece, la giornata è dedicata interamente ad Antonio Lucarelli a 70 anni dalla morte con lo storico Carmine Pinto, docente all’Università di Salerno, autore del libro “La guerra per il Mezzogiorno. Italiani, borbonici e briganti. 1860-1870”. I ragazzi della scuola media Lucarelli presenteranno un video dedicato allo studioso acquavivese. Infine, in serata, ci sarà un reading con brani dello storico e interventi musicali di Rosalba Santoro intorno alla statua a lui dedicata in piazza Vittorio Emanuele II.

Domenica 9 ottobre alle 19.00, nel teatro Luciani, letture e testimonianze sullo storico dell’ebraismo Cesare Colafemmina, di cui ricorre il decennale della scomparsa. Interverranno i docenti universitari Ferdinando Pappalardo e Pasquale Cordasco, l’architetto Giorgio Gramegna, il Vescovo Giovanni Richchiuti, e la dottoressa Sonia Vivacqua. Seguirà uno spettacolo di “musica concentrazionaria” con il Maestro Francesco Lotoro.

Martedì 11 ottobre alle 18.00, in sala D’Ambrosio Angelillo, si terrà il convegno “Raccontare la storia locale”, con Nunzio Mastrorocco, Vito Campanale e Carlo De Luca. Modera Liliana Stea: una riflessione su come oggi si può indagare e diffondere la memoria storica delle nostre città, come ha fatto nel secolo scorso Antonio Lucarelli, con tre testimonianze da Acquaviva, Cassano e Polignano a Mare.

Giovedì 13 ottobre alle 21.00, nel teatro Luciani, va in scena lo spettacolo “Terroni” di e con Roberto D’Alessandro, tratto dall’omonimo libro di Pino Aprile.

La rassegna è organizzata dal Comune di Acquaviva, in collaborazione con la Fondazione Di Vagno e con il centro culturale Antonio Lucarelli e Giuseppe Cassano.

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