La maggior parte dei partecipanti allo studio, 251, ovvero l’85,38 per cento del campione non soffriva di alcuna malattia precedente la vaccinazione e ovviamente nessuno aveva o aveva avuto problemi cardiaci, dunque l’insorgere di tali disturbi dopo l’iniezione del siero genico non ha altra causa possibile che la vaccinazione.
Ma come ben sappiamo chi tocca i vaccini a mRna contro il covid, dunque uno strumento che ormai va molto oltre il suo fallimento sanitario essendo divenuto uno dei grimaldelli del potere, può rimanere fulminato e distrutto nella propria carriera e nella propria reputazione; così come accade ormai per molte ricerche che dopo aver messo in fila dati che mettono sotto accusa i sieri genici, si tenta di smussare l’impatto dei numeri, per non dare l’impressione di voler mettere in causa la vaccinazione e dunque anche gli strumenti di controllo e sorveglianza che su di essa vengono messi in essere.
Anche in questo caso il risultato clamoroso riguardo all’incidenza degli effetti avversi sul sistema cardiocircolatorio vengono poi controbilanciati da un un altrettanto clamoroso tentativo di assoluzione dei vaccini, scendendo addirittura nel grottesco: in un passaggio lo studio afferma che l’incidenza di danno cardiaco o miocardite in seguito all’infezione da Covid “è molto più alta, è stimata essere 100 volte superiore alla miocardite correlata al al vaccino mRna”. Cosa si deve pensare di tutto questo? Come può il rischio a seguito di infezione covid essere cento volte superiore a un terzo o a uno su 43 che diventerebbe 100 su 43? Non e ovviamente possibile ed è per questo che i riferimenti si fanno ambigui e distorti: uno è uno studio del 2013 quando il covid era ancora di là da venire e un altro esamina solo la miocardite in coloro che sono morti e non fornisce indicazioni sui tassi.
Del resto esiste un ampio studio scandinavo di cui abbiamo parlato a suo tempo anche su questo blog nel quale si è trovato che il rischio di miocardite grave a seguito dell’infezione da Covid era trascurabile, con un solo evento in eccesso ogni 100.000 persone entro 28 giorni dall’infezione.
E’ impossibili sapere cosa gli autori dello studio sugli adolescenti tailandesi ( la Tailandia è il paese asiatico più ligio a Washington) si aspettassero dal massacro della matematica elementare e del buon senso: forse il perdono per aver dimostrato le nequizie del vaccini Pfizer? Non lo sappiamo, sappiamo solo che nessuno vorrebbe davvero vivere in questa realtà dove la verità diventa una vergogna da nascondere con bugie, in questo davvero da adolescenti.