Principale Ambiente, Natura & Salute Dai fiumi in secca è venuto fuori di tutto

Dai fiumi in secca è venuto fuori di tutto

Templi in Cina, navi dalla Germania nazista o un accampamento romano, la siccità che colpisce gran parte dell’Europa e dell’Asia sta riportando in superficie scenari rimasti allagati dalle acque delle paludi e degli alvei dei fiumi.

di Alberto Ferrigolo

©  Muriel Duhau / Biosphoto via AFP – Reperti della Seconda Guerra Mondiale

 

AGI – Arsi dalla siccità, completamente senza acqua, dal letto dei fiumi d’Europa affiorano naufragi, navi da guerra tedesche affondate nel 1944, scrive il New York Times in un servizio sul tema, mentre – fa eco il Paìs – “templi in Cina, navi dalla Germania nazista o un accampamento romano, la siccità che colpisce gran parte dell’Europa e dell’Asia sta riportando in superficie scenari rimasti allagati dalle acque delle paludi e degli alvei dei fiumi”.

Benvenuti in una delle estati più secche d’Europa, che narra anche di una realtà assolutamente romanzesca. Nel Danubio, per esempio, scorre talmente poca acqua che a Prahovo, in Serbia, è emersa una nave da guerra tedesca della seconda guerra mondiale mentre in Spagna, il Dolmen di Guadalperal, un monumento megalitico di quattro o cinque millenni, paragonato a Stonehenge, è risorto dalle acque a ovest di Madrid.

Lo scorso luglio, poi, i pescatori hanno trovato una bomba inesplosa da 450 chilogrammi nel fiume Po. In generale, i relitti riemersi ad esempio in Serbia “contengono quasi 10.000 pezzi di ordigni inesplosi”, secondo le autorità del Paese, che stimano il costo della rimozione delle navi e delle munizioni “a quasi 30 milioni di dollari”, riferisce il quotidiano americano.

L’articolo mette in evidenza ed elenca tutte le riemersioni recenti, ma più in generale ricorda come “il clima torrido ha causato allarme in tutto il continente poiché le ondate di calore sono aumentate a un ritmo più rapido, con gli scienziati che hanno indicato il riscaldamento globale e altri fattori importanti”.

E ricorda i rischi: “Le temperature estreme hanno portato a raccolti più esigui e hanno messo a dura prova la capacità dell’Europa di produrre energia. Hanno ridotto quella idroelettrica in Norvegia e minacciato i reattori nucleari in Francia. La Gran Bretagna ha vietato l’uso delle tubazioni d’acqua per l’irrigazione, dopo che l’Inghilterra ha vissuto il suo luglio più secco dal 1935. In Spagna, le città dell’Andalusia hanno limitato l’utilizzo dell’acqua.

In Germania, gli ambientalisti temono che laghi e fiumi prosciugati nel centro del paese minaccino la sopravvivenza dei pesci e di altri animali selvatici mentre “la siccità ha anche suscitato un interesse costante per le reliquie risalenti a migliaia di anni fa che a volte affiorano quando il livello dell’acqua scende nei fiumi di tutta Europa”, tant’è che di recente “sono emerse nel Tevere le fondamenta di un ponte di 2000 anni a Roma”.

Ad ogni modo, ogni genere di pietra e di incisione è riemersa dai fiumi le loro acqua si sono prosciugate. E le pietre recano incisioni degli anni passati. “Un esempio è quello apparso nel fiume Elba vicino alla città di Děčín nella Repubblica Ceca, già è emerso temporaneamente nel 2018, e l’iscrizione, che sembra essere stata incisa nel 1616, recita: “Se mi vedi, piangi”. Inscrizione più che appropriata nell’estate della secca globale.

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