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Massafra (Ta) – All’Oasi di Santa Maria degli Angeli musica, ballo per il restauro della chiesetta

Santa Maria degli Angeli

Ci sono le opere di Dio e quelle degli uomini. Ma ci sono anche le opere degli uomini che hanno davvero presente lo Spirito santo. però devono compiersi con l’aiuto degli uomini.  Questo per spiegare il grande sforzo fatto da Suor Palmarita Guida nel ripristinare il convento di Santa Maria degli Angeli, a Massafra.

Un complesso incastonato nell’area rupestre, ai margini della cittadina alle porte di Taranto verso Bari

Una vera oasi in una area che non è ancora città, che si immerge in una spiritualità nuova, un posto che dà serenità, diluisce le tristezze, arricchisce l’animo.

Ieri sera fino alle due di notte, sulle note della ‘nostra’ musica anni 60/90, una serata di beneficenza per il restauro della vecchia chiesetta, attiva al convento, risalente al 1500, chiusa al culto da oltre settant’anni e semidistrutta.

È una delle tante iniziative programmate da questa militante della fede, Palmarita Guida e dalla fraternità vincenziana Tiberiade, da lei fondata.

Lo scopo è recuperare quei 40 mila euro per il restauro della Chiesa, progetto già approvato dalla Soprintendenza.

Un bellissimo progetto di rigenerazione urbana a beneficiò della cultura religiosa e laica, per incontri culturali e di preghiera, di festa com’è stato l’evento di ieri sera.

La struttura, alla fine del XXVII secolo fu affidata dai Pappacoda, che l’avevano realizzata tra il 1580 e il 1672, ai frati cappuccini che la usarono fino alla confisca da parte dello Stato nel 1867.

L’avvento delle organizzazioni statali trasformarono il convento e la chiesa da lazzaretto a fabbrica di mattoni e a presidio militare fra le due guerre mondiali.

Poi ci fu nel 1941 la chiusura della chiesa e nel 1973 un incendio

Alla fine del secolo scorso si pensò a farne del convento un ostello della gioventù, ma rimase sulla carta.

Dopo decenni di abbandono. dal 2017 esplode l’impegno di Suor Palmarita, dopo aver avuto dal vescovo di Castellaneta, attraverso il Comune, la struttura in comodato gratuito per 25 anni. Da quel momento è partito il restauro.

Il convento ospita 17 posti letto, pensione completa 55 euro, con momenti di preghiera, meditazione, gite; una vacanza nella nostra Puglia in un’oasi di spiritualità.

Oasi è parola che indica miraggio nel deserto dell’esistenza, l’opera di questa instancabile religiosa ci regala una grande opportunità di vita. Ieri sera abbiamo toccato con mano la concretezza di un futuro di pace e serenità e fede. Mica poco!

Redazione Corriere Nazionale

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

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