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La protesta dei ragazzi nel Leccese contro il divieto di giocare a pallone in piazza

I giovanissimi di Marina di Melendugno hanno tirato fuori smartphone e uno striscione: “Criticate tanto la nostra generazione ma ci avete tolto il pallone”.

Poi la soluzione col sindaco che ha promesso l’individuazione di un luogo dedicato.

AGi – Vietato giocare a pallone nella piazza del paese: i ragazzini protestano passando ore seduti in panchina incollati ai loro smartphone ma dopo questa dimostrazione, il sindaco trova una soluzione.

È finita così a Roca, Marina di Melendugno in provincia di Lecce, la vicenda della singolare protesta dei ragazzi che non hanno preso bene la decisione del primo cittadino: il sindaco, per tutelare anziani, mamme con i passeggini e soggetti fragili, ha fatto apporre un cartello in piazza vietando uno dei giochi più antichi.

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Una decisione che ai ragazzi però non è piaciuta, ragion per cui hanno raggiunto tutti la piazza, occupato le panchine, e tirato fuori i propri smartphone.

Il tutto accompagnato da uno striscione con la scritta “Criticate tanto la nostra generazione ma ci avete tolto il pallone”.

Il sindaco Maurizio Cisternino ha incontrato allora i giovani e ha promesso che troverà un’altra zona in cui potranno giocare spiegando la ragione del suo provvedimento. 

Numerose erano state infatti, le segnalazioni giunte a palazzo di Città da adulti infastiditi da quei palloni volanti caduti spesso in testa. 

Da qui la necessità di venire incontro alle esigenze di tutti provando a non scontentare nessuno.

La piazza, dunque, diventa luogo in cui chiacchierare, passeggiare, e stare insieme in sicurezza.

Per promuovere la sana socialità tra ragazzi però, il primo cittadino ha garantito che entro poche ore individuerà un’area dedicata.

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