Principale Arte, Cultura & Società Unione Satanisti Italiani compie dodici anni: intervista alla fondatrice Jennifer Crepuscolo

Unione Satanisti Italiani compie dodici anni: intervista alla fondatrice Jennifer Crepuscolo

L’11 agosto ricorre il dodicesimo anniversario di Unione Satanisti Italiani, una realtà radicata nel nostro Paese ed un progetto fondato da Jennifer “Crepuscolo” Mezzetta, al tempo della nascita ancora ventenne. Per l’occasione abbiamo intervistato Jennifer, che ringraziamo per la disponibilità.

Com’è nata l’idea di USI e, in questo lasso di tempo, quanto è cresciuta?

L’idea di USI è nata in un momento in cui avevo da poco compreso la mia reale natura spirituale e guardandomi attorno mi ero reso conta che in Italia c’era un deserto. Il modo in cui stavo esperendo l’essenza di Satana era completamente diverso da ciò che la maggior parte delle realtà fino a quel momento esistenti proponeva. Tutto ciò che trovai erano pseudo filosofi oscuri, tendenzialmente atei, che strumentalizzavano la figura del Diavolo per fare i trasgressivi. In alternativa potevi trovare psicopatici Anticristiani devoti al male o guru improvvisati che cercavano di manipolare i propri adepti.

Ma il Satana che avevo conosciuto io era una divinità ben diversa da quella dell’immaginario collettivo e così sentii il bisogno di creare una realtà allineata alla mia rilettura di questa antica figura. Più presto di quanto pensassi incontrai molte altre persone ispirate intimamente dalla mia stessa visione di Satana e così ci unimmo al fine di restaurare ciò che oggi definiamo l’antico Culto delle Origini. La ragion d’essere di USI era fare reale informazione sul Satanismo Originale, cercando di abbattere luoghi comuni e pregiudizi, nonché creare un punto di riferimento per la comunità Satanide in Italia. Nel tempo la nostra realtà è cresciuta quanto basta da avvicinare anche molti stranieri e attirando spesso l’attenzione dei Media, cosa che ci ha permesso di smuovere le acque e perorare la nostra causa. Il Satanismo italiano ad oggi resta senza dubbio una minoranza, ma posso dire che in soli dodici anni siamo riusciti effettivamente a innescare l’inizio di un concreto cambiamento. Ciò lo intuiamo dal grande numero di persone che si avvicinano a noi, gente sempre più libera da pregiudizi e in grado di andare oltre la discriminazione religiosa.

Quanti sono gli aderenti, a dati aggiornati ad agosto 2022?

Se vogliamo parlare di numeri, posso darti dati orientativi sulla base dei nostri canali web di informazione. Il nostro sito web conta sui 6mila iscritti, il canale YouTube e Instagram sui 10mila, la pagina Facebook circa 12mila e il profilo Tiktok si aggira sui 70mila. Devo però sottolineare che a noi dei numeri importa poco, proprio perché non è nel nostro interesse fare proselitismo. A noi interessa fare informazione per due semplici motivi: il primo è abbattere lo stigma del Satanista visto come un criminale, in modo da garantire ad ogni Satanide diritti e dignità sociale. Il secondo è quello di richiamare nel nostro Clade [famiglia spirituale] chiunque sia legittimamente un discendente della Stirpe di Satana. Non ci interessa convertire, ma solo esserci per quanti dovessero riscoprire il proprio orientamento spirituale. Molti Satanidi, una volta risvegliati, vivono una fase di enorme solitudine e paura, soprattutto a causa dei pregiudizi che circolano nei nostri confronti. Proprio per tale ragione è nostro intento far comprendere a queste persone che non sono sole e che se vogliono possono trovare presso l’Unione altre persone spiritualmente simili a loro.

Qual è l’età media degli aderenti? C’è un sesso predominate? E il ceto sociale?

Secondo le nostre statistiche l’età media va dai 18 ai 44, con un picco molto elevato fra i 24 e i 34. Non esistono grandi differenze fra sesso femminile e maschile, che si aggirano circa su un 55 per cento di adesioni femminili e 45 per cento di adesioni maschili. Anche per quanto riguarda il ceto sociale non riscontriamo grandi differenze, ad aderire all’Unione ci sono sia liceali che casalinghe che operai che professionisti. Dal momento che siamo una delle rare realtà che non chiede quote di iscrizione, siamo realmente accessibili a chiunque, fondando la nostra comunità unicamente sulla meritocrazia e sul valore dell’anima, aldilà del lavoro che uno fa o del denaro che possiede. Da noi non conta quanto hai ma solo ciò che sei.

Avete una sede fisica? Come avviene quello che possiamo chiamare nel culto cristiano il “catechismo”?

Per quanto riguarda l’informazione e la presenza sul web siamo molto aperti ed accessibili, mentre per quanto riguarda gli incontri fisici, attualmente si limitano soltanto ad una ristretta cerchia e son del tutto privati. Per quanto riguarda il catechismo, noi non crediamo nell’indottrinamento, soprattutto dei bambini. I figli di aderenti all’USI sono bambini lasciati liberi di vivere con spensieratezza la propria età, senza alcuna imposizione di dettami religiosi. È inevitabile che un figlio di Satanidi possa conoscere Satana o festeggiare le nostre ricorrenze, perché questa è la nostra tradizione, tuttavia nel nostro Culto non esiste il concetto di indottrinamento religioso dei bambini. Questo perché crediamo che ogni anima debba poter decidere in modo autonomo qualora raggiunga l’età necessaria per farlo. Ai bambini solitamente vengono raccontati miti, favole, quel che basta per trasmettere loro certi valori positivi del Culto, ma la conoscenza concreta della religione è qualcosa che, se il minore lo desidera, potrà apprendere soltanto in età più avanzata.

Cosa consigliate solitamente agli aderenti più giovani che vi contattano e magari vivono in famiglie cristiane?

Capita spesso che ci contattino minori affascinati dal Culto ma al contempo terrorizzati dalla possibile reazione delle proprie famiglie. Purtroppo viviamo in una società molto chiusa e non è facile per un Satanide fare coming out. Un ragazzo che scopre di avere un diverso orientamento spirituale ha sempre molta paura di parlarne con i genitori ed è del tutto comprensibile. A tal riguardo noi solitamente consigliamo sempre di trovare un modo per dialogare con i propri cari, dal momento che attraverso il confronto si può sempre giungere ad una conclusione positiva. All’inizio ovviamente per un genitore non è facile scoprire che il proprio figlio è Satanista, ma questo è dovuto soprattutto al terrorismo psicologico che Media e Chiesa fanno nei nostri confronti. Laddove si ha a che fare con dei famigliari più aperti è consigliabile provare a parlargli, mostrandogli ad esempio il nostro sito, le interviste, i video, in modo che possano capire che, aldilà che possano concordare o meno con la nostra visione teologica, nei fatti non siamo una setta e non facciamo niente di male. A volte parlare si è rivelato davvero molto utile e io stessa son stata contattata da genitori che chiedevano delucidazioni, sentendosi rassicurati nell’essere resi partecipi di tutto ciò che faceva il figlio e, qualche volta, arrivando persino loro stessi a interessarsi direttamente del Culto. Qualora invece un ragazzo avesse genitori molto intolleranti e fanatici, forse per la sua sicurezza è meglio non parlarne e vivere il Culto nella propria intimità.

Noi solitamente siamo per il dialogo, proprio perché il Culto non deve diventare un motivo di divisione con i nostri cari, tuttavia ci son stati casi di famigliari talmente intolleranti da arrivare a usare violenza sui figli o chiamare il prete per sottoporli a esorcismo. Questi episodi possono creare un trauma nella mente di un ragazzo giovane e sono realmente atti pericolosi. Purtroppo spesso le minoranze religiose come la nostra sono accusate di essere settarie, di allontanare le persone dalla propria famiglia e di chiudere fuori il mondo, ma in realtà mi son resa conto che il più delle volte sono proprio gli altri che, in nome dell’intolleranza, ci allontanano e ci chiudono fuori.


Quali sono i maggiori pregiudizi che voi Satanisti vivete?

I pregiudizi più comuni sono legati alle tipiche accuse dell’Acidismo criminale. L’Anticristianesimo viene spesso confuso con il Satanismo e così ci ritroviamo a essere visti come quelli che fanno orge o messe nere o patti col diavolo. In realtà queste sono tutte fandonie. Prendiamo ad esempio le orge: noi Satanisti siamo molto liberi sessualmente ma per noi libertà non è sinonimo di trasgressione. Libertà è semplicemente agire secondo la propria natura ed io conosco tanti Satanisti con una natura più libertina ma anche tanti Satanisti con una natura romantica che preferiscono unirsi ad un solo compagno per sempre. Stessa cosa vale per le messe nere: la messa nera è un rito in cui si disonora Cristo, ma un Satanista Originale non ha nessun interesse nel fare riti contro Cristo, semmai fa riti per onorare Satana.

E i patti col diavolo? Per noi non hanno senso, dal momento che amiamo il nostro Dio senza secondi fini materiali. Lo amiamo senza chiedere niente in cambio. Molti credono che Satana sia un’entità che spinge al materialismo ma non è così.

Molto spesso si sente associare il Nuovo Ordine Mondiale con i Satanisti. È davvero così?

Purtroppo il Cristianesimo, essendo un Ebraismo “inGentilito” ha cercato di far combaciare la moralità talmudica con quella degli antichi Gentili e non riuscendoci si è trovato costretto a fare delle discutibili alterazioni. Fra queste vi è ad esempio l’esigenza di offrire a Yahweh tutte le virtù delle antiche divinità pagane e scaricare su Satana tutti i difetti del Dio del Vecchio Testamento. Il Gentile di mentalità pagana non avrebbe mai saputo accettare certe peculiarità del geloso e immorale dio del Vecchio Testamento, così ha creato il Diavolo per scaricare su di esso tutto ciò che non era disposto ad accettare nel suo nuovo Dio.

Questa cosa accade anche oggi ed è associabile ad un antico rito ebraico chiamato Yom Kippur, dove tutti i peccati della comunità giudea venivamo scaricati su un capro, un vero e proprio capro espiatorio infine ucciso. Non a caso anche Satana è rappresentato spesso come un capro e tuttora tutti i peccati commessi da lobby ebraiche e gesuite vengono scaricati su Satana e sui Satanisti. Basta vedere come gli stessi cospirazionisti, appena notano crimini in Vaticano o nelle lobby ebraiche, accusano questi ultimi di essere Satanisti. Oppure superstar che fanno segni cabalistici vengono accusate infine di essere al servizio degli “Illuminati Satanisti”, senza rendersi conto che in realtà la Cabala è mistica ebraica e non certo satanica. Purtroppo ogni colpa degli Yahwehiani da millenni ricade su di noi e questo e ciò che porta alla stragrande maggioranza dei pregiudizi che ci affliggono. E ti sembrerà assurdo, ma ci sono persino Ebrei e Cristiani che, essendo intellettualmente onesti, ci danno pure ragione.

Quali sacramenti sono previsti in USI, laddove ci siano?

Purtroppo non ritengo la cornice di un’intervista il contesto migliore per parlare di Sacramenti, tuttavia posso accennare al fatto che per entrare in USI nessuno è tenuto a sottoporsi a rituali di iniziazione. Il Satanide al massimo può scegliere autonomamente se compiere o meno il rituale di Consacrazione a Satana, ma questa è una decisione del singolo individuo che trascende l’adesione alla nostra comunità.

Avete un “testo sacro” o tutto parte dalla sfera più intima ed individualistica del credente/aderente?

Non abbiamo un testo rivelato, dal momento che certe sapienze sono state iscritte nel sangue stesso dei Discendenti degli Antichi Discesi. Il Clade Satanico condivide una stessa memoria genetica e pertanto, attraverso pratiche sciamaniche, meditative e ritualistiche, ogni aderente può accedere al bagaglio sapienziale che Satana e gli Antichi ci hanno trasmesso all’epoca del Culto delle Origini. Questo significa che ogni Satanide è potenzialmente un libro vivente del Sacro Satanico, dato che un certo sapere è iscritto direttamente nella nostra anima.

Senza ombra di dubbio in ogni epoca si possono incontrare persone più o meno connesse con la Fonte e pertanto esse possono rivelarsi di grande ispirazione per la comunità, tuttavia queste persone più ispirate non si forgiano mai di particolari titoli. Da noi non esistono maestri e guru, soltanto fratelli e sorelle più o meno connessi al divino che cercano di ispirare gli altri. Io ad esempio vivo il Sacro con enorme passione e costanza, divenendo così ricettacolo di conoscenze che a mia volta trasmetto agli altri. Tuttavia non ho riserve nel dire che ho conosciuto fratellini appena sbocciati che con la loro trasparenza e genuinità hanno saputo insegnarmi qualcosa. Questo per dirti che nel nostro Culto non esistono maestri e adepti ma solo anime unite dall’amore verso il Sacro che imparano gli uni dagli altri. Non fraintendermi, non sto dicendo che il primo arrivato è considerato alla pari di qualcuno che studia e pratica da decenni, perché come ti ho premesso il nostro Culto è fortemente meritocratico.

Ciò che intendo dire è che non sentiamo l’esigenza di creare delle gerarchie o darci titoli, poiché viviamo in connessione, serenamente, senza il bisogno di assoggettare gli altri.

Cosa contraddistingue il vostro Credo e cosa lo rende diverso da altri gruppi satanisti? A quale matrice aderisce e da quale prende le distanze?

Il Satanismo Originale sostanzialmente crede in un Culto delle Origini ove un pantheon di Dei Originali hanno offerto all’essere umano determinate conoscenze. Queste conoscenze sono alla base della civiltà e di ogni altra tradizione pagana. Tali Dei Originali sono da noi definiti i Discesi, poiché per l’appunto discesero nel nostro mondo per istruirci e, in senso concreto, amarci. Da questo amore, spirituale e fisico, nacque quello che identifichiamo come il Clade Satanico, ossia la Stirpe di Satana. Occorre precisare che la nostra visione di Satana trascende la Bibbia, per noi Satana è un Ente ben più antico, non malvagio e soprattutto non sottoposto al Dio d’Israele.

Nel nostro Culto la figura centrale è assimilabile alla Grande Madre, nei millenni demonizzata dal patriarcato abramitico. Per quanto concerne ciò che ci rende diversi dalle altre realtà lo lascio decidere a chiunque sceglierà di approfondire il nostro pensiero. Sicuramente potrei dire che ci sentiamo diversi da altre correnti pseudo sataniche per il semplice fatto che non vediamo in Satana il male e che non siamo in alcun modo atei. La maggior parte delle realtà sataniche più famose, infatti, come ad esempio la Chiesa di Satana e il Satanic Temple [entrambe americane] vedono Satana solo come un simbolo, rivelandosi nei fatti filosofie anticristiane, edoniste e iper materialiste. Nel Satanismo Originale invece crediamo fermamente nel Sacro, negli Dei, sebbene onoriamo anche la carne e la terra. Per noi non esiste separazione fra anima e corpo, terra e cielo. La nostra Via è la Terza, oltre la dualità.

Sarebbe giusto annoverare il Satanismo Originale che contraddistingue USI nelle “nuove” religioni, oppure il vostro credo si rifà a qualcosa di antico e primordiale?

Non sono una fan della New Age ma è innegabile che il Satanismo Originale sia comunque qualcosa di nuovo, quanto meno nella sua forma. Tuttavia non è qualcosa di nuovo nella sua essenza, dal momento che nei fatti rievoca il Culto più antico della storia umana. Come sovente diciamo: “le forme e i nomi nel tempo cambiano, ma non l’essenza che dietro essi si cela”. Il Satanismo è un culto dinamico e pertanto il Satanide sa adattarsi alle nuove epoche e ai nuovi strumenti di comunicazione, ma nei fatti resta sempre fedele alle sue Radici e alla Verità Originale che incarna.

Parliamo di crimine e criminologia: nel tempo alcuni casi di cronaca nera nazionale ed internazionale hanno visto Satana “al banco degli imputati”; come ha reagito USI a ciò e quale impegno ha portato avanti alla luce di questi fatti di cronaca nera?

USI negli anni ha sempre preso le distanze dall’Acidismo criminale. Coloro che definiamo “Acidi” sarebbero quegli individui che delinquono in nome del “male”. Per questi individui, Satana rappresenta il male e quindi criminalizzano nel suo nome. La ragione delle loro azioni è molto semplice ed è la rabbia – purtroppo spesso giustificata – che nutrono nei confronti del sistema giudeo-cristiano. Viviamo in una società fortemente influenzata dalla religione abramitica, una religione che nel tempo ha generato un sacco di piaghe sociali, come ad esempio il maschilismo, l’omofobia, l’odio verso i diversi, il perbenismo, tutte cose che hanno creato in tante persone frustrazione e malcontento.

È per questo che poi nascono degenerazioni come ad esempio il cosiddetto Satanismo Acido, nei fatti un prodotto dell’intolleranza cristiana. Questa gente, spesso ragazzi giovani, è così stanca di questo sistema da arrivare ad adorare il “diavolo” soltanto perché gli è stato insegnato che esso è il male. Gli Acidi amano Satana senza conoscerlo, solo perché credono che sia il male. Il loro intento si limita a voler far un dispetto a quella società che tanto odiano, ma non hanno nessuna consapevolezza del vero Culto. Il Satanista Originale, invece, pur essendo altrettanto arrabbiato con l’attuale sistema giudeo-cristiano, sa gestire meglio le proprie emozioni, senza cadere così nella violenza fine a sé stessa. In sintesi possiamo dire che l’Acido Anticristiano è mosso dall’odio verso Cristo, mentre il Satanista Originale è mosso invece dall’amore verso Satana.

Il caso eclatante delle Bestie di Satana, ad esempio, ha portato molti a puntare il dito verso le realtà di matrice satanista, imputando a queste di essere la diretta causa dei reati di tale tipologia. Dal vostro sito e dai vostri video si evince la faticosa battaglia condotta affiche, anche in ambito criminologico, fosse chiara la differenza tra il vostro culto e la commissione di tali reati. Avete avuto riscontri positivi in merito?

Sinceramente? Molti. Questi dodici anni di assiduo lavoro hanno dato i loro frutti, portando ad esempio riviste di criminologia a inserire il nostro punto di vista all’interno di inchieste sul Satanismo. Stessa cosa dicesi per il rivoluzionario lavoro di scrittori come il Dottor Fabio Sanvitale, il quale recentemente ha pubblicato un libro per dimostrare come il Satanismo non c’entrasse niente con il caso delle Bestie di Satana, chiedendomi una diretta collaborazione alla stesura di un capitolo della sua opera. Ci sono state associazioni animaliste molto note che hanno riportato il punto di vista dell’USI riguardo al fatto che i Satanisti non fanno sacrifici di animali, così come ogni anno mi capita di essere contattata da giovani laureandi in teologia o criminologia che mi chiedono un intervento per la loro tesi. Allo stesso modo ho ricevuto negli anni la solidarietà di persone come, ad esempio, Michele Tollis, padre di una delle vittime delle Bestie di Satana, o anche del Dottor Luigi Corvaglia, presidente del CESAP e membro del FECRIS, entrambe importanti associazioni che lottano contro il settarismo e i culti abusanti.

Per carità, non prendiamoci in giro, sono senza dubbio piccoli traguardi rispetto alla vastità del problema, tuttavia questi piccoli passetti avanti ci fanno comprendere che nel nostro piccolo stiamo realmente facendo la nostra parte per rendere questo mondo migliore. Perché nei fatti, che tu possa condividere o meno il nostro credo, non pensi che un mondo libero dall’intolleranza e dal razzismo religioso possa essere davvero un mondo migliore per tutti?

Da poco si è tenuto il “sabba di Beneficienza”, evento “microsociale” che ha fatto parlare di sé per la solidarietà e l’altruismo che l’hanno contraddistinto. Com’è nata questa idea?

L’idea è nata in modo un po’ bizzarro. Tutto è partito dal fatto che ho sempre avuto una certa idiosincrasia verso la mercificazione del sacro e della magia. Ho sempre mal tollerato chiunque vendesse rituali, facendo una piccola eccezione per coloro che, a prezzi onesti, vendevano artigianato esoterico e servizi di cartomanzia e astrologia. Il problema però è che in tanti anni di presenza nel panorama esoterico italiano ho assistito a una marea di episodi davvero orribili di lucro e sfruttamento, scoprendo certi studi esoterici arrivare a chiede centinaia di euro per un tema natale e arrivare a migliaia per un rituale. A ciò si aggiungevano le testimonianze di coloro che, in lacrime, venivano a chiedermi aiuto laddove qualche cartomante o maghetto li minacciava di maledizioni qualora non avessero pagato. Ho assistito a veri e propri ricatti, intimidazioni, abusi, cercando ogni qualvolta di fare informazione e denunciare gli accaduti. Fino a che un giorno non è mi è venuta finalmente l’illuminazione: offrire io stessa servizi di astrologia e cartomanzia e ostacolare così questi truffatori. Ho creato così l’iniziativa Sabba di Beneficenza, progetto che consiste nell’offerta di servizi esoterici a offerta libera.

Ciò significa che ogni cliente sceglie se offrire qualcosa soltanto dopo che ha ricevuto il servizio, senza un vero e proprio tariffario. Non volendo però a nostra volta lucrare su questi servizi abbiamo deciso che l’intero importo del ricavato venga devoluto in beneficenza a realtà realmente bisognose. Inutile dirti che questo ha portato diversi studi esoterici a remarci contro. Ma ti sembrerei davvero così cattiva se ti dicessi che sotto sotto ne sono più che fiera?


In quali modi son state raccolte queste donazioni?

Le donazioni sono state raccolte attraverso l’offerta di servizi esoterici a offerta libera. I servizi consistevano in lettura delle carte, consulti astrologici e in generale divinatori, come ad esempio lettura della mano e delle rune. L’unica cosa che non accettavamo di fare erano i rituali a pagamento, (poiché contrari al nostro Ethos) e domande inerenti alla salute, dal momento che se stai male fisicamente devi rivolgerti sempre e comunque a un medico. Altra iniziativa interessante per raccogliere fondi è stata l’introduzione di aste esoteriche, dove commercianti e artigiani esoterici hanno proposto le loro opere, come ad esempio libri e manufatti, e noi li mettevamo all’asta. Alcuni partecipanti, inoltre, sceglievano di fare donazioni libere senza richiedere alcun servizio.

Se non siamo indiscreti, qual è la somma raccolta e come?

Il primo Sabba di Beneficenza, iniziato il 21 Marzo [equinozio di primavera] e conclusosi il 21 Giugno [solstizio d’estate] ci ha fruttato più di 2mila euro. Il prossimo Sabba di Beneficenza ricomincerà il 21 Settembre e si concluderà il 21 Dicembre.

A quale ente tale somma è stata devoluta? Con quale criterio è stata scelta?

Per questo primo Sabba eravamo orientati verso gli animali, quindi abbiamo selezionato delle realtà quali canili e colonie feline. Abbiamo scelto delle realtà che fossero realmente in difficoltà e che non fossero sovvenzionate dallo Stato. Ti sembrerà assurdo ma una volta raccolti i soldi non mi è stato facile trovare subito le giuste realtà, dal momento che diverse associazioni rifiutavano la nostra donazione in quanto Satanisti. Restavo davvero delusa nel vedere che non facevano altro che batter cassa e piangere miseria sui propri canali social per poi infine declinare la nostra offerta soltanto sulla base di pregiudizi religiosi. Per fortuna però abbiamo trovato anche realtà più aperte e amanti degli animali quanto basta da mettere avanti i propri cuccioli piuttosto che i propri pregiudizi. Le realtà selezionate son state raccontate nelle mie storie Instagram e attraverso un sondaggio l’intera comunità ha votato a chi offrire il devoluto.

C’è stata un enorme partecipazione e i beneficiari della donazione sono risultati il canile di Riesi, associazione collegata alla LIDA [Lega Italiana dei Diritti degli Animali] e la colonia felina “Amici di Vicky”, gestita da due ragazze davvero speciali. Sia il canile che la colonia sono stati molto contenti della donazione e anche molto onesti e trasparenti, mostrandoci come e dove avrebbero speso i propri soldi. La tutrice del canile di Riesi, ad esempio, ci ha mandato screen in cui ci veniva mostrato come attraverso la nostra donazione fossero stati estinti debiti con il rivenditore di cibo e il veterinario, il quale, non essendo pagato, aveva smesso di fornirgli farmaci e vaccini. Queste ragazze si sono rivelate persone stupende e vi invito tutti a dare una mano ai volontari italiani, persone che pur non guadagnandoci un soldo dedicano la propria vita ad aiutare persone ed animali in difficoltà. So che a volte questi eroi sono davvero degli invisibili, però, per favore, cerchiamo tutti di accorgerci del loro immenso lavoro e non restiamo indifferenti. A volte basta davvero poco per migliorare la nostra piccola porzione di mondo.

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

Corriere Nazionale

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