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Il Locomotive Jazz Festival di Sogliano Cavour in provincia di Lecce con tre serate in Maschera!

di Raffaele Astore

Scrive su fb Raffaele Casarano direttore artistico del Locomotive Jazz festival:

Il Locomotive jazz festival 2022 sarà una festa, proprio come un vero carnevale. La maschera, intesa come un indumento che si indossa per ricoprire l’intero viso o una parte di esso, viene utilizzata fin dai tempi antichi per rituali religiosi o la si ritrova anche nelle rappresentazioni di teatro o in feste popolari come il classico carnevale.

Viviamo in un tempo in cui ‘nascondersi’ spesso dietro una metaforica maschera è divenuto ormai un fattore quotidiano, mostrandosi spesso per ciò che non si è nella realtà, tra finzione dei mezzi sociale realtà distorta per mostrarsi nella perenne felicità… irreale. La Musica attraverso il Locomotive intende liberare questo luogo comune, riportandoci nella verità, fatta di incontri, di umili sorrisi ultimamente spesso nascosti dalle mascherine a causa di una pandemia che finalmente sembra essere lontana. La necessità di ritornare al centro di noi stessi, raccontandoci nelle imperfezioni, nella semplicità e nelle emozioni che solo la Musica e l’ Arte riescono a rappresentarci nella integrità reale.”

Ed è proprio con la musica che Raffaele Casarano  libera  tutta  l’energia  che  questo festival ha assunto nel

tempo diventando, di fatto, uno dei festival jazz più importanti di tutto il meridione (e non solo), festival che prenderà il via a Sogliano Cavour dall’1 al 5 agosto accogliendo una serie di artisti che rendono bene le idee che il direttore artistico ha voluto inserire in questa nuova edizione.

Si parte l’1 agosto con Morgan, Angelo Valori e Medit Orchestra, unica data in Puglia, un progetto musicale di produzione e ricerca, incentrato sui nuovi linguaggi e tecnologie uniti agli strumenti della tradizione classica, dove viene rielaborato e proposto un repertorio basato sulla canzone come alta forma di cultura contemporanea. Un concerto incentrato sulle canzoni di Morgan appositamente riarrangiate per questo ensemble di 14 musicisti con la partecipazione dello stesso Morgan. A dirigere l’Orchestra proprio Angelo Valori, da anni impegnato anche come compositore e docente in contesti internazionali.

Il 2 agosto serata internazionale con gli Yellowjackets con Rossell Ferrante al pianoforte ed ai sintetizzatori, Bob Mintzer al woodwinds & amp EWI, Will Kennedy alla batteria e Dane Alderson al basso, un gruppo fondato nel lontano 1977 ma che ha preso il nome attuale di Yellowjackets nel 1981 con un orientamento musicale al R&B che li ha portati, ora, ad avvicinarsi alla fusion fino al jazz profondo di oggi.

Il 3 agosto è la volta di “Euphonia” un’esperienza che va al di là della normale sequenza di canzoni, legandole e fondendole nell’improvvisazione e nel mistero dell’enarmonia, che è la magica capacità delle note di cambiare senso e funzione a seconda della tonalità. Il progetto è frutto dell’intesa con due straordinari musicisti: Mirko Signorile che intesse un suo continuum spazio temporale attorno alla massa gravitazionale delle melodie in contrappunto con le traiettorie del sax di Raffaele Casarano, creando con sapienza armonica congiunzioni sorprendenti.

Il tutto si sviluppa spontaneamente in un’interpretazione ogni volta unica e diversa sul canovaccio di quelle che sono le canzoni di Finardi, un trio che spazia con naturalezza anche per omaggiare i loro autori più cari, da Battiato a Fossati, dando un respiro più ampio alle emozioni, condivise in un’intensa esperienza collettiva.

Il 4 agosto è la volta di Tullio De Piscopo, che ha da poco ricevuto a Venezia il Leone d’Oro alla carriera, un premio che certifica – se ce ne fosse ancora bisogno – l’importanza di questo artista per la musica italiana ed internazionale.

Chiude a Sogliano il 5 agosto un duo formidabile che non ha bisogno di presentazioni con la tromba di Paolo

Fresu e il pianoforte di Rita Marcotulli, una chiusura davvero studiata per un Festival che, anche quest’anno, si preannuncia come uno dei più interessanti non solo per la Puglia tutta ma che è, ormai diventato un appuntamento internazionale che ritorna dopo la, speriamo sempre più dimenticata, pandemia.

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