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Pier Paolo Pasolini “io so…”

di Vincenzo Angiulo

Grande emozione nella calda sera del giorno 01/07/22, a Cassano delle Murge, dove, all’interno della splendida sala consigliare, situata nel pieno del centro storico, dove il regista Enzo De Camillis, ha presentato il suo nuovo libro “io so…”.

La serata includeva al suo interno, un dibattito fra il regista e il prof Luca Galli.

Perché il titolo “io so”?

Tutto nasce da una lettere di Pasolini al corriere della sera, il 14 novembre del 74, un anno prima della sua morte.
Denunciava una sinistra complice E compromessa che anticipa una realtà che oggi viviamo con maggiore consapevolezza.
“io so I nomi dei responsabili della strage di Milano del 69, di Bologna e Brescia del 74”

Il libro si apre con:

Introduzione

di Enzo De Camillis

Spiegazione del golpe? Io so…

Pier paolo Pasolini

Si susseguono a questi, altri aspetti della vita e delle “avventure” del poeta
Pasolini, figura poliedrica e contraddittoria: poeta, scrittore, romanziere, politicante.

Definito da Mario Sciascia:

“autore fuori dal tempo. Che attacca la piccola borghesia e il potere dei palazzi.”

Dopo un breve intervento del sindaco Davide Del re che ha aperto, con un breve discorso di congratulazione per aver avuto la possibilità di ospitare tali personalità e dell’organizzazione dell’evento, la parola è stata lasciata al professor Luca Galli che ha aperto il dibattito fra lui e il regista, spiegando il ruolo dell’intellettuale al giorno d’oggi, divenuto una figura marginale a causa dei motivi politici e culturali.

Una domanda pungente e attuale, ha aperto e segnato il corso della serata. Lo scopo di tale domanda è quello di portare l’ascoltatore a riflettere su quale ruolo ricopre oggi l’intellettuale.

“io so perché sono un intellettuale. Perché cerco di seguire tutto ciò che si scrive e di immaginare tutto ciò che si dice”

Spiega, citando Pasolini.
Apre così il professor Galli il confronto fra lui e il registra Enzo De Camillis.
Pasolini, a questa figura, aggiunge un altro aspetto: colui che si occupa della società e della politica.

” Gli uomini di cultura sembrano essersi rintanati sempre più nella loro torre d’Avorio. Per lasciare posto a veline e politici dalla dubbia moralità.”

Spiega il prof Galli, con citazioni dell’autore trattato nel corso della serata
La parola viene poi lasciata al regista De Camillis che espone con degli esempi, il confronto con la realtà e le opere di Pasolini che, come un profeta, sembra aver appunto profetizzato quelli che sono gli eventi REALI che si stanno avvicendandosi in questi anni.
Molti degli aspetti trattati nella poesia, nei romanzi e in tutte le opere di Pasolini, sembrano “anticipare” gli eventi scaturiti dopo la sua morte.
La voce di Tony Petruzzellis, ha reso alle orecchie degli spettatori la prova delle parole di Pasolini, dove anticipa il problema dell’immigrazione.

La discussione si è poi conclusa con un fugace intervento del sindaco, richiamato da secondi questioni.
La serata è stata infine allietata dalla splendida e melodiosa voce della cantautrice Gaia Gentile che ha scatenato un susseguirsi di sorrisi, ricordi, applausi e ha scaldato il cuore degli ascoltatori.
Una proposta inaspettata e ben accettata dagli ascoltatori, quella della cantautrice, di cantare AMARA TERRA MIA.

Gli animi sono esplosi, rapiti dalle parole, dalla voce, dai pensieri che i versi dell’autore e la voce della Gentile hanno scaturito, facendo riflettere su un tema precedentemente affrontato: quello dell’immigrazione.

A seguire Gaia, la voce di Tony Petruzzellis, ha donato un’altra perla di Pasolini: COSA SONO LE NUVOLE musicata da Domenico Modugno.
Alla chitarra: tonino Errico e Antonello Boezzio
Al sax: Nicolò Pantaleo
Una sorpresa finale, il chitarrista tonino Errico canta un pezzo di DeAndre, dedicato a Pasolini: CANZONE DELL’AMORE PERFUTO

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