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La guerra di ieri e di oggi

COMUNITA’ DI SANT’EGIDIO MANIFESTAZIONE CONTRO LA GUERRA IN UCRAINA VIVA LA PACE

La guerra di ieri e di oggi

di Francesca Spagnulo (5^A classico Liceo Moscati di Grottaglie)

“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente; in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo” Art. 11, Costituzione

La Costituzione italiana condanna nell’articolo 11 l’utilizzo delle guerre di aggressione. Questo ripudio nasce dalla volontà di relegare definitivamente al passato il terrore, la morte e la devastazione che hanno portato le due guerre mondiali. La guerra esiste da sempre e le cause che la provocano possono essere molteplici: cause politico-militari, cause territoriali, cause economiche, cause religiose. Quante volte, infatti, abbiamo sentito parlare di guerre economiche, di crociate e di guerre civili.

Una guerra porta al mutamento sia degli assetti territoriali che di quelli politici e sociali delle popolazioni interessate e comporta costi economici, ma soprattutto umani: le vittime, infatti, aumentano di giorno in giorno e le condizioni di povertà e miseria non fanno altro che aumentare il senso di angoscia e paura all’interno della società.

L’evoluzione delle società è un fattore che dovrebbe limitare le fasi di contrasto, eppure ancora oggi non sono poche le persone costrette a vivere nella paura e sotto la minaccia delle bombe. Le differenze fisiche e culturali ci rendono unici, ma talvolta sono proprio loro a provocare dei conflitti.

Ci sono giunte molte testimonianze di persone che hanno vissuto l’incubo della guerra, strappati dai loro cari ed obbligati a sacrificarsi per la patria. Non era facile credere alle loro parole in quanto descrivevano eventi talmente scioccanti da sembrare storie inventate. A volte crediamo che le cose che ci vengono raccontate siano distanti da noi e della nostra realtà, ma non è così. oggi attraverso i video e le immagini capiamo che i loro scritti non erano frutto di un’invenzione, ma una realtà, che in questo momento sta vedendo protagonista l’Ucraina e noi non possiamo fare altro che sperare ed aiutare nel nostro piccolo la popolazione, perché siamo impotenti di fronte ad una tragedia così tanto grande.

La pace ormai viene sottovalutata, ma è un diritto di cui ogni uomo in quanto tale dovrebbe godere e non dovrebbe ottenerlo con la forza, sacrificando tutti i suoi averi e la sua stessa vita.

Redazione Corriere di Puglia e Lucania 

Corriere Nazionale

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