Principale Arte, Cultura & Società Musica, Eventi & Spettacoli Meraviglioso Mimmo. Dedicato a Domenico Modugno

Meraviglioso Mimmo. Dedicato a Domenico Modugno

di Vincenzo Angiulo

CASSANO DELLE MURGE – Grande emozione quella provata, la fresca sera di giugno del 21/06/22 a Cassano delle Murge, dove si è tenuto un concerto suonato dall’orchestra sinfonica della città metropolitana di Bari.

I cittadini cassanesi sono accorsi numerosi all’evento, entusiasti di vivere, finalmente, sulla loro pelle, la brezza delicata dell’emozione che si prova quando, nel nostro caso, si vive un ricordo.

Innanzi l’imponente chiesa matrice del paese, in piazza Moro, l’orchestra si è sistemata in tutto il suo splendore, regalando una vista della struttura ecclesiastica, che i cittadini più anziani ricordano e narrano ai loro nipoti.                                                                         Domenico Modugno, in quanti conosciamo questo nome?

Anche le nuove generazioni, i cui cervelli e occhi sono offuscati dai terribili social, conoscono questo nome. La sua musica, la sua leggerezza nelle parole, l’ispirarsi alla monotona quotidianità, scalda il cuore ogni qual volta lo si ascolta.

Cantata dalla voce delle voci soliste di Luciana Negroponte e Beppe Delre, la musica di Modugno è stata accompagnata anche dal coro cittadino, entusiasta di fare un “salto nel tempo”. Accompagnati dalle note del pianoforte suonato da Michele Campobasso, dal bassista Gianluca Fraccalvieri, dal batterista Fabio Delle Foglie e dal chitarrista Max Monno.

Non sono mancate le coppie che, prese dalla nostalgia, dalla rimembranza e dai sorrisi di tempi lontani, si sono lasciate andare, abbandonandosi a dolci balli.

Volando da “Nel blu dipinto di blu” fino a giungere al solitario “Vecchio Frac”. Il brindisi finale, è stato dedicato al poeta, scrittore, drammaturgo e regista Pier Paolo Pasolini, per festeggiare i cento anni della sua nascita.

L’orchestra è stata diretta dal maestro e arrangiatore Vito Andrea Morra che ha sorpreso tutti, durante gli ultimi versi de “Vecchio frac” condividendo il microfono con il solista Delre.

Tale gesto ha scatenato una marea di voci che hanno accompagnato i due, lasciando calare, sulla piazza affollata, dove l’orologio della torre campanaria rintoccava, quasi a ritmo l’ora, una magica atmosfera che ha portato a chiedere un “bis” e che le voci soliste hanno amabilmente offerto, con il sorriso e il piacere de “Nel blu dipinto di blu”.

La gioia è stata molta e finalmente, dopo due anni di segregazione forzata, la gente un tempo restia, si riversa nelle strade, affollando le piazze, tornando alla vita pubblica, scambiando commenti, giocando sui ricordi di quando queste canzoni con la voce di chi le compose, si faceva udire per la prima volta.

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