Principale Estero Viaggi & Turismo Turismo 2022. Il grande ritorno: siamo migliori e peggiori

Turismo 2022. Il grande ritorno: siamo migliori e peggiori

La tanto agognata ripresa del turismo sembra sia una realtà, con performance anche migliori rispetto al pre-covid. Bene. Ma sembra che non siamo all’altezza. I segnali e i fatti sono evidenti:

– annullamenti di voli per mancanza di piloti, personale di volo e di terra;

– strutture ricettive in estrema difficoltà per mancanza di personale stagionale;

– precarietà trasporti (vedi blocco di Trenitalia il 15/06);

– prezzi energetici in crescita nonostante incentivi governo;

– avidità operatori turistici.

Fatti “endemici”, fatti “di mercato”, fatti di “cultura”.

Endemici per la crisi covid ancora in atto e per la crisi mondiale energetica a cui si sono sommate le conseguenze dell’invasione dell’Ucraina da parte di Putin.

Di mercato perché nella stagione delle vacanze estive tutti i prezzi abitualmente aumentano e quest’anno più che mai, dopo una maggiore apertura rispetto al passato del covid. A cui aggiungere la mancanza di un mercato (quello russo e in parte cinese) che rimpolpava tutte le filiere economiche del settore.

Di cultura perché – “post-covid” o meno, solidarietà economica dopo che il governo ha messo in atto (con tutte le difficoltà e contraddizioni) un salvataggio e un’assistenza da fare invidia ai regimi più assistenziali della storia umana – implacabilmente tutti gli attori e i settori hanno prezzi alle stelle, anche ben oltre i livelli ufficiali di inflazione e di “sentimento”.

Di cultura perché l’italiano medio si è stancato di essere preso in giro da imprenditori del precariato *, da aziende ricche per lo sfruttamento del lavoro… e questo italiano sta preferendo restare a casa col poco che ha **, essendosi in parte abituato ad una maggiore frugalità della vita dove viene dato maggiore valore a qualità che non quantità.

Quindi, il grande ritorno del turismo ci dice che siamo peggiori e migliori, dove questi ultimi sono solo i consumatori e i lavoratori più consapevoli della qualità della loro vita. Ma non si preoccupino gli operatori del settore: ci sono ancora ampi margini per chi pagherà ancora prezzi esorbitanti per un ombrellone o un pranzo al ristorante e per quegli operatori che continueranno a far pagare le loro incapacità ai turisti. Non siamo ancora, grazie a loro e ad alcune istituzioni, un Paese maturo.

* una delle immagini più significative è un cartello comparso in un negozio di una città del nord “cercasi apprendista con esperienza”

** strumentali e sopravvalutate le responsabilità che qualcuno dà al reddito di cittadinanza

Vincenzo Donvito Maxia

LASCIA UNA RISPOSTA

Inserisci il tuo commento, grazie!
Inserisci il tuo nome qui, grazie

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.