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La cultura mafiosa e il potere dei miti, dei riti e dei simboli

Il prof. Donato Santeramo presenta il suo studio a Ferrandina

Mercoledì 22 giugno- ore 20, Chiostro di San Domenico

“La cultura mafiosa e il potere dei miti, dei riti e dei simboli”. È il tema della conversazione del prof. Donato Santeramo con Margherita Agata, in programma mercoledì 22 giugno, alle ore 20, nel Chiostro di San Domenico a Ferrandina.

L’uso di simboli, dei riti di iniziazione e dei miti da parte delle organizzazioni mafiose e di tipo mafioso, conferisce a questi gruppi un’autorità pseudo-spirituale. Infatti, partecipare ad un’organizzazione in tipo mafioso è come entrare in un ordine religioso, completo di giuramenti, rituali, pratiche simboliche speciali, regole di condotta e punizioni. Infatti, sono appunto il simbolismo, i rituali e i miti, più che il denaro e il potere ad alimentare la cultura mafiosa nel mondo.

Puntando sugli aspetti culturali delle organizzazioni criminali, come i simboli, i riti e i miti, che le trasformano da mere bande criminali a società criminali con le proprie leggi regolati da propri statuti e puntando sul loro carattere mutualistico, nella conferenza si cercherà di posizionare il fenomeno in un contesto socio-culturale-economico da cui scaturisce una visione olistica della questione del fenomeno mafioso nel mondo.

Donato Santeramo è professore ordinario di prima fascia e direttore del dipartimento di lingue, letterature e culture alla Queen’s University a Kingston in Canada. È condirettore del comitato per il sapere e la ricerca delle popolazioni indigene, direttore della Scuola Italiana estiva di Middlebury College nel Vermont, USA. È anche condirettore del programma per la lotta e la prevenzione alle infiltrazioni di organizzazioni di tipo mafioso nell’economia, è membro e cofondatore ORC (Observatoire du Récit Criminel / Osservatorio del Racconto Criminale) e membro del corpo docente di Università di Roma II – Tor Vergata. Infine, è direttore artistico del Matera Film Festival.

Ha pubblicato volumi e saggi di teatro, letteratura cinema e criminalità, tra cui ricordiamo i recenti: Semiotics: The Science of Signs, (con M. Danesi, 2021), Il laboratorio teatrale pubblico di Edward Gordon Craig (2018). Ha curato insieme a Manuela Bertone e Antonio Nicaso Les langues et les symboles du crime organisé, «Cahiers de narratologie (Analyse et théorie de narratives)», 2019, con Manuela Gieri, Twentieth-Century Italian Filmmakers (2019) e con Craig Walker Perspectives on Contemporary Theatre in Canada (2019). Sta per uscire, la sua prefazione al libro intitolato “Italia Regione contesa: Dialogo sul capitalismo mafioso e l’utopia della rinascita”, di Antonio Nicaso e Roberto Bevilacqua.

Infine, ha tradotto e curato la regia di varie opere di drammaturghi italiani, tra cui Eduardo De Filippo, Dario Fo e Franca Rame, Michele Perriera e Paolo Puppa. È membro di numerosi comitati scientifici internazionali di riviste di letteratura, teatro e di lotta al crimine organizzato.

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