Principale Attualità & Cronaca Violenza L’ Innocenza Violata: intervista all’on.Sandra Zampa

L’ Innocenza Violata: intervista all’on.Sandra Zampa

L’ Innocenza Violata: intervista all’on. Sandra Zampa

di Rita Lazzaro

Proseguiamo la rubrica “L’Innocenza Violata” continuando a parlare di un tema già affrontato in precedenza ossia quello dei minori scomparsi, affrontando altri suoi aspetti.

Come quello dei minori stranieri non accompagnati che rappresentano larga parte degli scomparsi, “sono scomparsi sì ma fino ad un certo punto”.

Queste le parole del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse Silvana Riccio, rilasciate in un’intervista del 2021 all’Agi, alla vigilia della Giornata internazionale dei bambini scomparsi.

Il commissario prosegue sostenendo che:

“La fascia d’età più rilevante è quella compresa tra i 14 e i 17 anni di età: parliamo di adolescenti, per lo più maschi, con una certa autonomia. Di ragazzi identificati solo con il nome al momento dell’arrivo, che magari arrivano con già in tasca numeri telefonici e indirizzi di parenti e amici e per i quali l’Italia è solo la tappa di un cammino che ha per destinazione finale altri Paesi, perlopiù Paesi del nord Europa.

Anche per quelli che finiscono nel circuito dell’accoglienza, in strutture da cui è ovviamente consentito uscire, la tentazione di andare via alla prima occasione buona e di non fare più ritorno puo’ essere forte: è un segmento, non piccolo, al quale guardare con particolare attenzione perché il rischio concreto è quello che imbocchi una strada sbagliata. C’è chi va ad ingrossare le fila della manovalanza criminale, e viene ritrovato nelle piazze di spaccio, e chi cade nel circuito dello sfruttamento, e finisce a chiedere l’elemosina o a fare il lavavetri ai semafori”.

Una spiegazione dettagliata ed esaustiva concernente il dramma dei minori scomparsi e in cui, a colpire maggiormente, è il seguente passaggio:

“Dati che, letti nella prospettiva corretta, appaiono preoccupanti ma meno choccanti di quanto sembra: se si ‘spacchettano’, si scopre infatti che la percentuale di italiani ritrovati è decisamente superiore, intorno al 75%. E che i minori stranieri non accompagnati, che rappresentano larga parte degli scomparsi, sono scomparsi sì ma fino ad un certo punto”.

A proposito di minori stranieri non accompagnati, parleremo di questo dramma umano con l’onorevole Sandra Zampa, prima firmataria della L.47/2017 (“Legge Zampa”) e attualmente Sottosegretaria alla Salute:

1)Onorevole, cosa l’ha spinta a proporre questa legge e quali sono le falle giuridiche e lacune socioculturali che, con questa normativa, si sono risolte e superate?

“La legge 47 che porta il mio nome, in quanto prima firmataria, ha rappresentato nella mia attività parlamentare il secondo tentativo di superare in maniera efficace le troppe falle del sistema di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati (msna) e di mancanza di rispetto dei diritti umani, con particolare riferimento a quanto previsto nella Convenzione ONU del 1989.

Nel 2012 depositai una proposta di legge finalizzata a attribuire la cittadinanza italiana a questa categoria particolarmente vulnerabile con lo scopo di rendere esigibili i diritti che la convenzione Onu attribuisce alle persone di minore età. Solo nella legislatura successiva è stato possibile costruire le condizioni politiche per far avanzare la proposta legislativa elaborata insieme a Save the Children in un primo tempo, e poi sostituita da una seconda versione.

La legge ha prodotto alcuni importanti cambiamenti e ha fissato principi che non potranno essere traditi se non si vuole violare una legge italiana: in testa a tutti il principio del non respingimento e l’obbligo di accertamento dell’età della persona di minore età in caso di dubbio.

Notevoli progressi sono stati raggiunti nelle procedure di accoglienza con una netta distinzione tra prima e seconda accoglienza e di grande utilità in termini di tutela effettiva dei msna si rivela l’istituzione della figura del tutore volontario”.

 

2) Qual è, a suo avviso, il tratto più rivoluzionario della legge Zampa e cosa invece, deve essere ancora redatto, abrogato, modificato, integrato o semplicemente applicato nel nostro ordinamento giuridico per prevenire casi di scomparsa di minori stranieri non accompagnati?

-“La legge 47 non ha trovato ancora una attuazione piena che dia reale corso a norme straordinariamente incisive e moderne cui è sottesa la visione di una società capace di produrre integrazione e inclusione di nuovi cittadini. In quanto coerente con un sistema di valori condivisi nel Paese e con principi già contemplati in trattati internazionali e in norme dell’ordinamento italiano, la legge non ha tratti “rivoluzionari” ma semmai straordinariamente “moderni”. Risponde in modo innovativo a problemi sociali relativamente nuovi: il fenomeno dei minori stranieri soli non è inedito ma ha assunto, anche a seguito della globalizzazione, dimensioni assai rilevanti e caratteristiche che rendono più incalzante la sua presa in carico. I minori migranti privi di adulti di riferimento non sono solo molto più numerosi che in passato (benché le dimensioni del fenomeno siano assai diverse a seconda dell’anno di riferimento), ma la loro età si abbassa sempre di più.

La prevenzione per casi di scomparsa trova risposte efficaci nell’obbligo di identificarli al momento del rintracciamento sul territorio nazionale (che non coincide necessariamente con lo sbarco o con l’arrivo via terra) e troverebbe risposta altrettanto efficace se si rispettasse pienamente l’obbligo di ascolto del minore. Si deve infatti comprendere quale sia davvero il “progetto” che l’ha condotto ad abbandonare il proprio paese e quale sia il paese prescelto come destinazione finale.

È noto infatti che spesso, per molti minori migranti, l’Italia è solo un paese di transito. In questo caso è evidente che per non esporre a ulteriori rischi il minore occorre “accompagnarlo” in sicurezza nel paese prescelto. Nessuna misura risulta più tutelante dell’ascolto, della identificazione e della emissione di un documento di identità”.

Redazione Corriere di Puglia e Lucania 

Corriere Nazionale

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