Principale Politica L’Italia non è in guerra!

L’Italia non è in guerra!

L’ Italia non è in guerra, non l’ ha  dichiarata a nessuno  io non vedo la necessità di far soffrire gli italiani per difendere un paese  se pur ‘ amico’

Con questo non voglio negare la possibilità di inviare aiuti : possiamo mandare tutto quello che si  vuole ma deve essere  fatta salva la dignità e l’integrità dell’Italia e degli italiani.

Considerando la  poca importanza data al  nostro fututo dalla classe politica sono veramente preoccupato.

Un esempio?  Letta che non vuole che si acquisti il petrolio dall’Egitto!

Ma affrontiamo un altra questione, quella che riguarda Hunter Biden .

Come tutti ben sapranno  é  da poco stata pubblicata una sua email di che rivela come il figlio di Joe stesse esercitando molte pressioni per conto della corrotta società Burisma sul governo italiano attraverso l’ambasciatore americano in Italia.

Biden sembrava interessato a chiudere un contratto tra Burisma e l’Italia. In quegli anni, l’ambasciatore americano era John Phillips piuttosto vicino al partito democratico e al circolo renziano. A palazzo Chigi in quegli anni c’era proprio Renzi e non dovremmo sorprendenci se dovessero emergere eventuali prove di un contatto diretto tra Hunter Biden e lo stesso Matteo Renzi.

Cosa c’entriamo noi?

La classe politica italiana è legata a doppio filo al governo occulto di Washington dal 1945. Quel filo oggi si è assottigliato sempre di più fino a recidersi del tutto. La ragione per la quale la classe politica italiana è quella più esposta e vulnerable d’Europa. Il sistema politico italiano ha perduto la protezione e lo scudo dei suoi referenti oltreoceano.

L’amministrazione Trump ha reciso inevitabilmente il filo tra Washington e Roma e la frattura non si è ricomposta nemmeno sotto la cosiddetta amministrazione Biden che non risponde alle direttive della lobby di Washington. Lo stato profondo italiano ormai è nudo.

Inoltre tornando ai nostri amici ‘ucraini’ qualcuno si è posto la domanda di cosa ci fa un bunker di 25 kilometri  sotto le acciaierie di Mariupol a 1000 km da Kiev al confine con la Russia sul mare di Azov.

Appare evidente che i pozzi sono stati avvelenati lentamente e costantemente all’insaputa della stramaggioranza di tutti noi.

Pensiamo prima agli italiani e poi all’amico Biden perché questa è una guerra privata tra la famiglia Biden e la Russia che si stà convertendo in una guerra la Occidente e la ex unione Sovietica .

Chiariamo che la guerra non è tra Biden e Putin. Biden è preoccupato che dalla documentazione sottratta nei biolab venga fuori che il virus è stato creato in uno dei 30 biolab finora scoperti manca l’ultimo che è grande come una città un bunker di 6 piani che si estende per 24 km sotto le acciaierie Azovstal. All’interno ci sarebbe un laboratorio biochimico gestito dal Pentagono. Nel centro si studia un nuovo virus letale pari all’ebola, e virus che colpiscono per età e etnia. Uno di questi è fuoriuscito e sta colpendo i bambini in Spagna. Molti sono stati costretti a trapianto di fegato

Antonio Peragine

direttore@progetto-radici.it

Antonio Peragine

direttore@corrierepl.it

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