Principale Attualità & Cronaca Le Maire boccia la retribuzione del ceo di Stellantis Tavares: “è eccessiva”

Le Maire boccia la retribuzione del ceo di Stellantis Tavares: “è eccessiva”

Per il ministro francese dell’Economia sono troppi i 19,15 milioni di euro per il 2021. L’assemblea degli azionisti la boccia con il 52,1% dei voti

© MAURO UJETTO / NURPHOTO / NURPHOTO VIA AFP
– Carlos Tavares
La retribuzione del ceo di Stellantis Carlos Tavares “è eccessiva”. Lo afferma il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire aggiungendo che le retribuzioni devono essere stabilite a livello europeo altrimenti la Francia perderebbe i principali ceo.

In assemblea gli azionisti di Stellantis hanno votato contro la politica di remunerazione che prevede per l’amministratore delegato Tavares 19,15 milioni di euro totali nel 2021. I voti contrari sono stati il 52,1%.

Accanto a uno stipendio fisso di 2 milioni di euro, Tavares, ha la maggior parte della retribuzione variabile, pari all’89% del totale. Di questa quota, 7,5 milioni sono legati alle performance del 2021, 1,7 milioni di bonus legati alla creazione di Stellantis e 5,6 milioni di premi.

Lo stato francese ha una quota del gruppo pari al 6% attraverso Bpifrance. Oltre a Le Maire, a mostrare stupore per lo stipendio di Tavares, anche la candidata alle presidenziali Rassemblement National Marine Le Pen: “È scioccante, ma meno scioccante che per altri”, sottolineando i buoni risultati ottenuti.

In un contesto difficile per l’industria automotive, Stellantis ha generato nel 2021 un utile netto di 13,4 miliardi di euro, quasi triplicato rispetto al 2020. Il gruppo franco-italo-americano è domiciliato fiscalmente in Olanda.

La società di gestione PhiTrust, azionista di minoranza di Stellantis, ha annunciato martedì di aver votato contro la remunerazione di Tavares.

Tale remunerazione, si è chiesto PhiTrust “è socialmente giustificata nel momento in cui il gruppo dovrà probabilmente affrontare una massiccia ristrutturazione con conseguenti tagli di posti di lavoro, data la capacità produttiva in eccesso?”. Al termine della votazione, ha ritenuto “auspicabile” che il consiglio di amministrazione del gruppo “prenda in considerazione” questo voto negativo “rivedendo la politica di remunerazione dei vertici”.

Il presidente di Stellantis John Elkann ha sottolineato all’assemblea che è stata una “convinzione del consiglio” optare per la “meritocrazia” e “ricompensare le prestazioni”.

Il gruppo ha sottolineato che le cifre di PhiTrust erano “sbagliate” e in particolare che i bonus sarebbero stati pagati solo se il valore delle azioni fosse raddoppiato entro il 2028. Secondo il sindacato Cfdt (Confédération française démocratique du travail), questa retribuzione ha “difficoltà ad essere accettata dai dipendenti che sono chiamati a lottare ogni giorno per essere competitivi”.

Al termine delle contrattazioni salariali annuali, il management di Stellantis non ha proposto un aumento generale per i dipendenti francesi, ma una media del +3,2% (+2,8% per i lavoratori) e un bonus di partecipazione agli utili di almeno 4.000 euro lordi per dipendente. “È urgente che i nostri politici prendano finalmente misure concrete per mettere un tetto salariale ai dirigenti”, ha sottolineato Christine Virassamy, rappresentante sindacale della Cfdt.

Nel gruppo “continua ad aumentare il divario tra gli stipendi più bassi e quelli più alti”, ha detto Franck Don, segretario generale della Cftc (la Confederazione francese dei lavoratori cristiani, una delle cinque maggiori confederazioni francesi) aggiungendo che si tratta di un fenomeno “molto preoccupante”. “Tavares è un ottimo capitano d’industria, ma a un certo punto bisogna restare entro limiti ragionevoli”, sottolinea il sindacalista. La retribuzione di tavares è una delle più alte nel settore auto ma anche, in genere, nell’industria francese.

Luca de Meo, ceo di Renault, gruppo molto più piccolo di Stellantis, dovrebbe prendere 4,7 milioni di euro nel 2021, una parte dei quali soggetta a obiettivi triennali. Il suo predecessore Carlos Ghosn aveva ridotto il suo stipendio del 30% nel 2018, a 4,7 milioni all’anno, per la pressione dello stato francese, principale azionista. Con il compenso ricevuto come dirigente di Nissan, Ghosn ha ricevuto un totale di 15 milioni di euro all’anno. Mary Barra, ceo di General Motors, ha preso 23,7 milioni di dollari nel 2020, circa 21 milioni di euro mentre il numero uno della Volkswagen Herbert Diess ha ricevuto 8,6 milioni di euro l’anno scorso. agi

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