Principale Economia & Finanza Sen. Marti: «Siamo in questo Governo per dare un sostegno al Sud»

Sen. Marti: «Siamo in questo Governo per dare un sostegno al Sud»

Questa mattina il convegno “La ZES Ionica Interregionale Puglia-Basilicata: leva strategica per lo sviluppo del Sud” organizzato dai Dipartimenti delle Politiche per Il Mezzogiorno e dell’Università della Lega.

 

 

Taranto, 11 aprile 2022 – «Siamo in questo Governo per dare un sostegno al Sud ed essere accanto al ministro Giorgetti e coadiuvare il ministro Carfagna in questa importante iniziativa.  Non è un caso che il 45% delle risorse del PNRR siano state destinate proprio al Mezzogiorno. Gli imprenditori devono essere però pronti e le istituzioni altrettanto. Occorre la sinergia di tutti per vincere questa partita». Ha esordiato così il Sen. Roberto Marti, Segretario regionale della Lega, intervenendo questa mattina al Convegno “La ZES Ionica Interregionale Puglia-Basilicata: leva strategica per lo sviluppo del Sud” organizzato dai Dipartimenti delle Politiche per Il Mezzogiorno e dell’Università della Lega presso il Salina Hotel a Taranto.

L’esperienza di chi da tempo ha realizzato ZES nel mondo è straordinariamente incoraggiante. In Europa si contano circa un centinaio di ZES, oltre il 40% delle circa 4.500 ZES presenti nel mondo si trovano in Asia. In particolare, in Cina le ZES contribuiscono al 22% del PIL, ad oltre il 45% degli Investimenti Diretti Esteri e al 60% dell’export. Dopo circa 25 anni dalla sua creazione, nella ZES cinese di Shenzen gli scambi commerciali sono cresciuti circa di 17 volte con un aumento del volume sul commercio estero fino al valore di circa 443 miliardi di dollari e una crescita annua del PIL dell’area intorno al 8,9%.

Anche Pasquale Pepe, Senatore della Lega e Responsabile del Dipartimento per il Mezzogiorno ha sottolineato come sia necessario accelerare i tempi: «Sono decorsi 5 anni dalla costituzione della ZES e nonostante l’ultimo decreto semplificazione abbia introdotto passi avanti importanti non siamo ancora giunti ad una conclusione dell’iter. Per questo come gruppo Lega ci siamo resi promotori di un disegno di legge che riorganizzi tutto il complesso normativo che regola le ZES allo scopo di dare effettiva e concreta attuazione a questo importante strumento per il rilancio dei nostri territori».

La ZES di Taranto si pone dunque nel solco di queste esperienze internazionali di successo, ponendosi l’obiettivo di arrivare investimenti di grandi gruppi nazionali e internazionali, creare l’effetto volano per rilanciare l’economia locale, ridurre il grave gap che separa il sud dal nord in termini di occupazione, specie quella giovanile. Sostenere l’ampia rete di piccole imprese locali, attraverso due elementi fondamentali: il regime fiscale agevolato e procedure amministrative semplificate.

Oltre al Prof. Aurelio Tommasetti, Responsabile del Dipartimento Università della Lega nonché Ordinario di Economia Aziendale dell’Università di Salerno, e al Prof. Nicola Fortunato, coordinatore del master in diritto e tecnica doganale del commercio internazionale dell’Università di Bari, sono intervenuti il Prof. Sergio Prete, Presidente dell’Autorità Portuale di Taranto, il Presidente di Confindustria Taranto Salvatore Toma, il presidente dell’associazione ZES Lucana Taranto-Basilicata, dell’amministratore unico del Consorzio di Sviluppo industriale di Matera e l’On. Gianfranco Chiarelli in qualità di Commissario straordinario della Camera di commercio di Taranto.

Quest’ultimo nel suo intervento ha specificato come: «Per evitare che le Zone economiche speciali divengano percorsi lenti è necessario velocizzare ogni procedura autorizzativa: per quel che riguarderà la nostra Camera di Commercio voglio offrire sin da subito la piena disponibilità dell’ente per qualsiasi esigenza al fine di porci quali facilitatori sia in termini informatici che formativi».

«In previsione di una diversificazione che porti allo sviluppo di nuovi settori produttivi, come la navalmeccanica ed il turismo, l’indispensabile processo di decarbonizzazione degli impianti siderurgici rappresenta, unitamente all’attivazione della Zes, l’elemento dirimente che separa la strada verso la ripresa da quella del default» ha concluso il Commissario straordinario.

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