Principale Politica Diritti & Lavoro Taranto – “Il Comune fa un passo indietro sui tagli”

Taranto – “Il Comune fa un passo indietro sui tagli”

“Il Comune fa un passo indietro sui tagli”

Lo annuncia lo Slai cobas dopo un nuovo incontro in merito all’interlocuzione con l’amministrazione comunale.

Asili – bloccato grazie alla mobilitazione il tentativo di tagli del Comune – ma sul resto viene rimandato alla nuova Amministrazione

Lo sciopero delle donne e il presidio sotto al Comune dell’8 marzo, il nuovo presidio delle lavoratrici e lavoratori Slai cobas, sia asili che pulizie Amat, di questa mattina, “hanno “convinto” il Comune a fare un “passo indietro” sulla decisione di tagliare o posti di lavoro – che rispetto all’appalto avviato dal 1 marzo crescevano di 9 unità rispetto alle 70 indicate – o tagliare le ore di lavoro”. E’quanto si legge in una nota dello Slai Cobas.

L’8 marzo avevamo detto che questo non sarebbe assolutamente passato e così è stato! Ma all’incontro di questa mattina del Commissario comunale/Direttore generale del Comune con lo Slai cobas e Usb, vi erano altre importanti questioni sul tappeto (già poste l’8 marzo), a cui, invece non c’è stata risposta positiva. Sia sull’aumento dell’orario di lavoro sempre agli asili, sia alle pulizie bus e uffici Amat, a fronte dell’aumentato carico di lavoro, per cui le delegazioni sindacali chiedevano per il momento l’incremento di un quinto previsto dagli appalti, il Commissario ha rimandato alla nuova Amministrazione, e per l’Amat alle decisioni della Partecipata. Lo stesso è stata la non risposta per la situazione del licenziamento di una lavoratrice Usb e di aperte violazioni contrattuali e normative presenti nel subappalto dei messi notificatori, rimandando alla magistratura, nonostante accertamenti già fatti dall’Ispettorato del lavoro che confermano tali violazioni” si legge ancora nel comunicato.

“La divisione di competenze e poteri tra politica e gestione amministrativa – reclamata a motivazione del non assumersi responsabilità verso i lavoratori e lavoratrici, ma anche verso le ricadute di un lavoro ridotto per bambini per gli asili, cittadini per i bus – è di fatto un modo per scaricare gli uni sugli altri e per lavarsi le mani. Una cosa inaccettabile che pone la necessità di elevare la lotta dei lavoratori contro l’intero sistema istituzionale borghese, le sue normative, le sue prassi. Anche a fronte di questa necessaria lotta più generale questa mattina le lavoratrici e lavoratori Slai cobas hanno dato un appoggio concreto a sostegno dei costi del viaggio per la manifestazione nazionale che si terrà sabato 26 marzo a Firenze, su lavoro, salario, contro la precarizzazione, per la internalizzazione dei servizi essenziali, e ora contro la guerra e aumento delle spese militari invece che fondi per il lavoro e le condizioni di lavoro, a cui parteciperà una folta rappresentanza di Taranto” concludono dallo Slai cobas.

Redazione Corriere di Puglia e Lucania 

Corriere Nazionale

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