Principale Arte, Cultura & Società Università, Formazione & Scuola Assegnata la XXVIª Borsa di studio “Marco Motolese”

Assegnata la XXVIª Borsa di studio “Marco Motolese”

Assegnata la XXVIª Borsa di studio “Marco Motolese”

È Mihret Cigliola della Vª L del Liceo Aristosseno, nell’ambito dell’iniziativa dell’Associazione Marco Motolese e Club per l’UNESCO di Taranto.

È Mihret Cigliola della Vª L del Liceo Aristosseno la vincitrice della XXVIª Borsa di studio Marco Motolese, l’iniziativa organizzata dall’Associazione Marco Motolese e dal Club per l’UNESCO di Taranto con la collaborazione del Liceo Aristosseno.
Promossa dalla famiglia Motolese per ricordare il figliolo Marco, studente del Liceo Aristosseno prematuramente scomparso nel 1994, la manifestazione intende promuovere presso gli studenti la solidarietà, la generosità, il rispetto verso gli insegnanti e i propri compagni di classe, e non solo, le qualità che contraddistinguevano il compianto Marco.
È stato l’Amm. Salvatore Vitiello, Comandante del Comando Marittimo Sud di Taranto, a consegnare la Borsa di Studio a Mihret Cigliola in una cerimonia che si è tenuta nel Liceo Aristosseno.L’evento è stato impreziosito dalle poesie sul “valore dell’accoglienza”, il tema di questa XXVI edizione della Borsa di studio, declamate da studenti del liceo in lingua francese, spagnola e russa.

I saluti sono stati portati dalla dott.ssa Rita Frunzio, dirigente scolastico del Liceo “Aristosseno” e presidente Commissione Giudicatrice, e da Carmen Galluzzo Motolese, madre di Marco e presidente dell’Associazione Culturale “Marco Motolese” e Club per l’Unesco di Taranto, che ha ringraziato le autorità intervenute e il Liceo Aristosseno per l’ospitalità e la collaborazione nell’organizzazione dell’evento coordinata dalla Prof.ssa Giusy Imperiale.
Alla cerimonia, cui hanno partecipato Edmondo e Massimiliano Motolese, padre e fratello del compianto Marco, e i genitori di Mihret Cigliola, sono intervenuti il dott. Massimo Gambino, Questore di Taranto, la dott.ssa Adriana Famà, Viceprefetto aggiunto di Taranto, il Colonnello Massimo Dell’Anna, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, il Colonnello Gaspare Giardelli, Comandante provinciale dei Carabinieri di Taranto, il Colonnello Claudio Castellano, Comandate Scuola Volontari Aeronautica Militare di Taranto, e il prof. Riccardo Pagano, Direttore del Dipartimento Jonico dell’Università degli Studi di Bari.
Ogni anno tutte le classi Quinte dell’Aristosseno scrivono una relazione segnalando il loro compagno o compagna che ritengono sia stato, nell’anno precedente, quello che abbia dimostrato più di ogni altro i valori promossi dal premio.
Una commissione composta da Edmondo Motolese, padre del compianto Marco, la Dirigente scolastica Rita Frunzio, alcuni docenti ed i rappresentanti di classe, leggono poi le relazioni scegliendo il vincitore la Borsa di studio.
Quest’anno la scelta è caduta su Mihret Cigliola che, secondo i suoi compagni, è una ragazza che si segnala per umiltà e perseveranza, ma anche per lealtà e sincerità, un esempio di tolleranza e spirito di fraternità, valori che pratica quotidianamente.
Come detto, quest’anno tema della manifestazione è stato “Il Valore dell’Accoglienza” che in questi giorni, in relazione alle migliaia di profughi ucraini in fuga da una terribile guerra, purtroppo ha assunto una particolare importanza.
Su questo tema si è soffermato l’Ammiraglio Salvatore Vitiello che ha sottolineato come l’accoglienza sia un elemento essenziale delle attività della Marina Militare che, in ogni momento di necessità, è sempre stata vicina alla città e ai suoi abitanti, come in occasione della pandemia, quando l’Arsenale Militare Marittimo ha accolto al suo interno un hub vaccinale che ha raggiunto un elevatissimo numero di vaccinati; altro esempio di collaborazione sinergica con la comunità è quello del Castello Aragonese che ogni anno accoglie migliaia e migliaia di turisti.
L’Ammiraglio Salvatore Vitiello ha poi avuto parole di elogio per Carmen Galluzzo e tutta la famiglia Motolese che ogni anno dimostra il senso profondo dell’accoglienza: tutti i ragazzi che hanno vinto questa borsa di studio, infatti, sono stati “accolti” dalla famiglia Motolese, poiché questi alunni posseggono gli stessi valori che aveva il giovane Marco.

Redazione Corriere di Puglia e Lucania 

Corriere Nazionale

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