Ispettorato Lavoro, lavoratori in stato di agitazione
Nella giornata di ieri il personale, la rsu e le organizzazioni sindacali dell’Ispettorato Territoriale del lavoro di Taranto si sono riuniti in assembla per discutere della esclusione del personale dell’Ispettorato nazionale del lavoro, agenzia strumentale del Ministero del lavoro, dall’armonizzazione della indennità di amministrazione, riconosciuta invece al personale ministeriale.
Nel corso della seduta, svolta in presenza e contestualmente da remoto, gli intervenuti hanno manifestato grande dissenso per tale esclusione, e sottolineato che, a fronte di un sostanziale incremento delle competenze dell’Ente in materia di contrasto al lavoro sommerso e, soprattutto, di prevenzione degli infortuni sul lavoro, non solo non vengono riconosciute ulteriori risorse, ma il personale viene perfino escluso dall’adeguamento della indennità che spetterebbe, invece, di diritto.
Per tali ragioni, anche facendo seguito al documento unitario sottoscritto dalle OO.SS. dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro il 17 febbraio 2022, è stato deliberato all’unanimità di avviare sin da subito le seguenti iniziative di protesta: non partecipazione al cosiddetto piano straordinario di formazione; indisponibilità all’uso del mezzo proprio per l’espletamento delle attività istituzionali esterne; indisponibilità a partecipare alle task force; indisponibilità allo svolgimento del lavoro straordinario, serale, feriale e notturno; indisponibilità all’uso dei cellulari o tablet personali per la verifica dei green pass e per l’inoltro di chiamata; indisponibilità alla partecipazione alle Commissioni di Esame presso i vari enti; affissione di cartelloni di protesta all’esterno della sede territoriale di Taranto.
Inoltre, sarà convocata nuova assemblea del personale nei giorni 25 e 28 febbraio, dalle 10 alle 11, anche per valutare eventuali sviluppi della vicenda. Inoltre, il personale si rende disponibile sin da ora a partecipare alla giornata di sciopero, proclamato dalle OOSS nazionali, previsto per il 4 marzo prossimo.
Redazione Corriere di Puglia e Lucania
