Principale Attualità & Cronaca PNRR quali investimenti per i nostri ragazzi e ragazze?

PNRR quali investimenti per i nostri ragazzi e ragazze?

PUGLIA – Chi di voi non ha sentito parlare fino allo sfinimento di P.N.R.R.  di Next Generation You? 750 miliardi di euro da impegnare per una “ripresa sostenibile, uniforme, inclusiva ed equa”, il più grande pacchetto per stimolare l’economia mai finanziato dall’UE! Quindi un investimento sul futuro e quindi un investimento sui e per nostri giovani.

Rifletto sulle informazioni che ricevo su questa grande operazione finanziaria e mi domando: Modificherà i grandi divari territoriali nella distribuzione della povertà economica? Modificherà l’attuale offerta di beni pubblici destinati a bambine/i e adolescenti? Le disuguaglianze socialmente strutturate, e in molti casi prodotte dalle stesse politiche pubbliche, riguardano dimensioni tutte cruciali per la crescita e lo sviluppo delle capacità

Nonostante l’Italia sia in media uno dei paesi a più bassa mortalità infantile, un bambino che nasce nel Mezzogiorno ha il 50% di probabilità in più di morire nel primo anno di vita rispetto a chi nasce in altre regioni.

Un bambino del Mezzogiorno non avrà in età prescolare, le stesse opportunità educative extra-familiari come nidi, scuole dell’infanzia a tempo pieno e con mensa, servizi di sostegno alle capacità genitoriali, ludoteche e così via dei suoi coetanei delle altre regioni ed in età scolare avrà una diversa disponibilità di scuola a tempo pieno.

In Puglia, se le persone di minore età sono il 15,7% della popolazione totale, in linea con la media nazionale, la percentuale della povertà relativa è del 29,2%, superiore di 8,8 punti rispetto alla media nazionale.

Quando un bambino pugliese viene al mondo trova disponibili 27 punti nascita di cui il 7,4% con meno di 500 parti l’anno (inferiore di 16,6 punti rispetto alla media nazionale del 24%) Il tasso di mortalità infantile è del 3,28% (media nazionale 2,88%)

Crescendo scoprirà che nella sua regione un 84,8% di comuni è coperto da servizi socio/educativi, superiore di 24,7% sulla media nazionale, ma il numero di posti disponibili per la prima infanzia é il 18,9% rispetto ad una media italiana del 26,9 %.

Frequenterà  scuole in cui solo il 38% possiede il certificato di agibilità e in cui solo nel 16% è disponibile il servizio mensa

Queste disuguaglianze si tradurranno anche in differenze in attività come la lettura, la pratica di uno sport, l’apprendimento di uno strumento musicale o la partecipazione ad attività creative ed artistiche. Le statistiche ci dicono che un minore pugliese legge molto poco, circa meno 9 punti rispetto al dato nazionale e pratica sport in misura inferiore, sempre 9 punti, rispetto ai coetanei delle altre regioni e la percentuale di bambini obesi e gravemente obesi è 15,1%, superiore di un bel 5,7 % punti rispetto alla media nazionale.

Vivrà in città con una disponibilità di verde urbano del 9,7%, inferiore di 24,1 punti rispetto alla media nazionale.

Non è certo una bella prospettiva! Che società stiamo costruendo e quale futuro stiamo offrendo ai nostri ragazzi? Come Garante dei Minori in Puglia grazie all’impegno dell’assessora al Welfare della Regione Puglia Rosa Barone, all’ANCI Puglia con Ninni Chieco Sindaco di Ruvo e alla III Commissione consigliare, presieduta dal consigliere Mauro Vizzino abbiamo subito avviato un confronto su questi temi per ripensare ai futuri investimenti come leva per una profonda modifica delle attuali condizioni di vita delle/ei nostre/i bambini e bambine

Se non rimuoviamo gli ostacoli al loro pieno sviluppo, anche in accordo con l’art. 3 della nostra Costituzione cancelliamo anche il nostro futuro.

Ludovico Abbaticchio

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