Periodicamente qualcuno pubblica un post indignato per la cifra pagata per una pizza nel ristorante dello chef stellato nel cuore di Milano.
Se ne parla dal 2018 ..intanto il prezzo ‘lievita’ come la pizza.
AGI – La pizza dello scandalo, quella dello chef Carlo Cracco, proposta nel suo locale, nel salotto buono di Milano, la Galleria Vittorio Emanuele continua a sollevare polemiche, tra i pizzaioli per l’impasto, e tra i clienti per il prezzo, che lamentano sia troppo alto.
I social si infiammano e la pubblicità per lo chef, non che ne abbia bisogno, è tale che chi va nel suo locale non può non ordinare una margherita.
La curiosità è forte e prima o poi anche noi cadremo felicemente nella trappola e andremo a provarla.
L’ultima puntata della soap opera è di domenica 30 gennaio quando l’ennesimo scontrino viene postato sui social: “pizza margherita + acqua = 29 euro“.
La mia amica è andata da Cracco a Milano …
C’è crisi, grossa crisi … pic.twitter.com/7eMosVpy2v— Carmen (@Carmen24583545) January 30, 2022
Le reazioni della rete sono magnifiche più della polemica in sé, che lascia il tempo che trova visto che i prezzi del menu sono esposti. E dunque, chi sceglie paga. D’altra parte siamo a due passi dal Duomo, e servizio e coperto sono inclusi, osservano in molti.
C’è poi chi suggerisce con ironia “fossi in lui venderei direttamente lo scontrino a 29 euro” visto che ormai “è diventato tipo la monetina nella fontana di Trevi o la mano nella Bocca della verità: se vieni a Milano non puoi non farti la foto con lo scontrino”.
E un altro tweet sdrammatizza, “a Zurigo la pizza a 20 franchi la paghiamo da asporto dallo speedypizza di turno”.
Poi c’è la fazione seria, quella dei puristi, che criticano la pizza di Cracco perché troppo diversa per aspetto e gusto, e che dunque non sarebbe degna di essere chiamata così, confonde e insulta la ‘vera pizza’, proclamata dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
La platea dei commentatori si allarga. E scendono in campo anche i colleghi dell’ex giudice di MasterChef.
Dal noto pizzaiolo Gino Sorbillo che fin da subito aveva ‘assolto’ la nordica margherita a
Errico Porzio, altro pizzaiolo napoletano che un paio di giorni fa ha postato un video sui social (3 milioni e mezzo di visualizzazioni) raccontando la sua ‘missione’, assaggiare la pizza di Cracco “abbandonando qualsiasi pregiudizio e consapevole di non gustare la classica pizza”.
Dopo la degustazione, Porzio ha lodato il risultato: ‘prodotti di grande qualità’. Sono gli ingredienti dunque a essere diversi: quella di Cracco contiene diversi cereali combinati alla farina bio macinata a pietra per renderla croccante e la mozzarella è di bufala e non fiordilatte.
Il lievito? Quello c’è in abbondanza, e investe anche il prezzo che nel 2018 quando il cuoco vicentino inaugurò i prestigiosi locali, era di 16 euro per la sua margherita gourmet e adesso è lievitato a 22.