Principale Arte, Cultura & Società Sport & Motori In forma e salute con il pilates!

In forma e salute con il pilates!

Chi non ha mai sentito il termine ‘Pilates’?  Pochi, credo, dato che questa disciplina è praticata da milioni di persone nel mondo.

Ma quanti sanno che esiste un sig. Pilates?

Tedesco di origine greca, Joseph Pilates nacque in Westfalia, nei pressi di Dordmund (Germania)

Fin da piccolo soffrì di vari disturbi fisici: asma, rachitismo, febbre reumatica. La sua salute era cagionevole  ma il desiderio di contrastarla lo portò ad interessarsi di medicina, di alcune tecniche orientali di rilassamento e concentrazione ed a praticare numerosi sport  tra cui sci, ginnastica, body building,  subacquea. Persino boxe….

Ne parlo con Patrizia Pepe, insegnante di Pilates, che incontro a Pesaro:  giubbotto imbottito color bordeau, scarpe da ginnastica, pantaloni attillati, tipico fisico da ragazzina.

Apprendo  di lì a poco che è mamma di una ragazza che studia architettura al Politecnico di Milano e frequenta l’Erasmus a Parigi , oltre che di un ragazzo che si occupa di business administration in quel di Dubai:

 

‘Ammiro molto Joseph, la sua intelligenza e determinazione. Servendosi di un libro regalatogli da un medico di famiglia ed osservando e studiando  i movimenti degli animali, si dedicò  allo studio dell’anatomia umana  chel’appassionava. Tanto operò e  fece che  intorno ai 14 anni, si dotò di  un fisico sano ed armonico tanto da posare come modello per le raffigurazioni di tavole anatomiche.

D       Ricordo che allo scoppio della prima guerra mondiale, a causa della sua nazionalità, venne internato per un anno in un campo di prigionia nel Lancaster  assieme ad altri connazionali…

R       Durante quel periodo organizzò l’allenamento proprio e dei suoi compagni, perfezionando i suoi principi sulla salute e sul body building

D       Il trasferimento sull’isola di Man, tra l’Inghilterra e l’Irlanda, segnò un momento importante nella sua evoluzione..

R       Lì trovò una realtà differente: soldati menomati dalle battaglie, debilitati dalle malattie, immobilizzati da tempo…è qui che decise di utilizzare macchinari da lui stesso costruiti per aiutare i reduci nella riabilitazione.

D       Terminata la guerra e rientrato in Germania, affinò  le attrezzature per la rieducazione : alcune di esse sono utilizzate tutt’oggi, vero?

R       Sì, ma fu a seguito dell’incontro con Rudolph von Laban (danzatore e coreografo ungherese oltre che massimo teorico della danza) che il suo metodo iniziò ad essere utilizzato per l’allenamento base dei ballerini…

D       …che avvenne poi concretamente e diffusamente allorché – partito  per l’America per sfuggire a nazismo- aprì uno studio a New York accanto alla sede del New York City Ballet (fondata nel 1948 dal coreografo George Balanchine e l’impresario Lincoln Kirstein)…

R       …qui  suscitò subito l’interesse di atleti, ballerini ed attori  di teatro che avevano ed hanno estremo bisogno di non aver alcun tipo di problema fisico, almeno durante le esibizioni…

Cominciò così a codificare la sua tecnica che in origine chiamava ‘Contrology’

D       Quando nel 1967 quasi ottantenne morì, lui stesso e il suo studio erano diventati ormai una istituzione…

R       Il metodo si è sviluppato negli anni ’20 negli USA  ed  oggi è praticato in tutto il mondo soprattutto in Canada, Stati Uniti e Regno Unito con numeri davvero significativi …

Barese di nascita e pesarese d’adozione (‘ una città che mi piace, con mare e colline, tutta in pianura, in cui puoi andare dovunque in bicicletta, luogo ideale dove far crescere bambini, soprattutto se sei sola, lontano da ogni aiuto familiare’) Patrizia apprezza molto anche l’intera regione, le Marche (‘una dei  pochi luoghi in Italia in cui ancora si può vivere a misura d’uomo’).

Fa piacere sentirlo, inutile dire!

Dopo aver seguito il marito ingegnere  meccanico  in diverse città emiliane ed allevato i propri figli, Patrizia ha sentito l’esigenza di far qualcosa di più per sé e la propria vita. Riprendere in mano la laurea di giurisprudenza non le sembrava  il caso: troppi anni erano  trascorsi da quel momento  e molta acqua era passata sotto i ponti del diritto italiano…

Da sempre  appassionata di danza (classica, contemporanea e jazz, che aveva praticato anche durante le gravidanze), si è trovata ad assistere per caso ad una lezione di Pilates nella palestra che frequentava. Era  una disciplina sconosciuta e la curiosità era tanta.

Non fu  amore a prima vista ma la situazione cambiò  con un’altra insegnante……perché, è il caso di dirlo,  ‘ l’approccio è basilare’!

Si è trovata così  a Ravenna a frequentare presso la Federazione Italiana Fitness (FIF) il corso base di  PIlates Matwork (quello sul tappetino) a cui sono seguiti  il Pilates in gravidanza, Senior, Props (con piccoli attrezzi) ottenendo il diploma di Pilates Specialist,  riconosciuto in ambito internazionale dall’European Fitness Association ed in ambito nazionale dall’ASI,ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni e dal Ministero dell’Interno.

Dal 2014 svolge la propria attività nelle palestre della zona. 

D       Proviamo un po’ a spiegare qualcosa … Cos’è il pilates esattamente?

R       E’ un metodo fitness di tipo rieducativo, preventivo ed ipoteticamente terapeutico (riabilitativo), focalizzato –tramite la ‘regolazione del  ‘core’(baricentro) sul controllo della postura  e capace di conferire maggiore armonia e fluidità nei movimenti.

 D       Quindi  un sistema di allenamento che mira a rafforzare il corpo, a modellarlo senza aumentare molto la massa muscolare

R       …come avviene con il body building…

D       Che differenza c’è tra Pilates e ginnastica posturale?

R       La  posturale allena solo i muscoli superficiali della schiena e si serve della respirazione addominale per rilassare e allungare i muscoli, mentre il pilates allena i muscoli profondi e sfrutta la respirazione postero-laterale per sostenere il corpo durante l’allenamento.

D       Come cambia il corpo con il pilates?

R       Grazie a questo metodo  si lavora in modo bilanciato su diverse parti del corpo e si ottiene allo stesso tempo un rafforzamento muscolare e un aumento della flessibilità. Lavorando col respiro e con movimenti controllati si riesce ad ottenere un fisico armonioso senza stressare eccessivamente il corpo

D       A chi è adatto?

R       A  tutti, senza limiti di età o condizione. Alle  persone sane che vogliono sperimentare un metodo divertente ed efficace, in grado di migliorare l’aspetto fisico, tonificando, snellendo e rimodellando il corpo.

D       Anche agli anziani, quindi…

R       Sicuramente!  Si lavora sui muscoli ed i muscoli sono  come degli elastici! L’età non c’entra, c’entra l’allenamento!

D       Quali sono i benefici del pilates?

R       Flessibilità ed estensione del movimento, coordinazione dei muscoli e dei movimenti, forza e resistenza muscolare, postura statica e dinamica, controllo del centro del corpo (core), del quale fa parte anche il pavimento pelvico; migliore qualità della vita; più intensa capacità di adattamento e percezione;

D       Si attiva il metabolismo?

R       Se vuoi sapere se fa dimagrire  ti rispondo di no, perché si dimagrisce  soltanto mangiando poco e bene, però si lavora sulla resistenza e si attiva  il metabolismo attraverso un’azione cardiovascolare.

In questo modo si aumenta  la sudorazione e sì,  si bruciano i grassi in eccesso. Per riuscirci è importante sfruttare al massimo le nostre possibilità e non cedere durante gli esercizi più impegnativi in modo da tenere costante l’intensità dell’attività

D       Quante lezioni di pilates occorrono per vedere risultati?

R       Joseph  era solito dire ‘Dopo 10 lezioni sentirai la differenza, dopo 20 vedrai la differenza, dopo 30 avrai un corpo nuovo’.

Però è bene fare una premessa: il Pilates è un sistema di condizionamento muscolare, vale a dire un metodo di tonificazione e non una terapia. Non c’è una risposta precisa perché i fattori concorrenti e le varianti sono molteplici: conta la nostra condizione fisica, quale tipologia di pilates pratichiamo (di base, intermedio, alto) se facciamo altre tipologie di attività fisica ecc… 

D       Come si possono mantenere i risultati nel tempo?

R       Con costanza e  impegno.. Seguire almeno 1 lezione la settimana permette di mantenere attiva la memoria muscolare e riuscire ad eseguire sempre meglio le varie posizioni.

Una cosa ci tengo a dire: Ogni lezione è diversa dalle altre perché è vero che gli esercizi sono tanti (26 quelli codificati) ma ognuno di essi prevede un grande numero di varianti : impossibile annoiarsi !

Ed infine, come diceva Joseph..…’La cosa importante non è ciò che stai facendo, ma come stai eseguendo ciò che fai”

Ovvero come si dice dalle nostre parti e nella vicina Romagna: ‘Stai sul pezzo!’ 

Questo è il resoconto di un’imprevista chiacchierata con Patrizia, insegnante appassionata e piena di grinta, riconoscente e grata  a questa disciplina che le ha dato lo slancio di porsi al timone di questa avventura investendo su se stessa, le sue qualità e i suoi desideri.

Scendiamo delle scale interne di casa e mi mostra la stanza dove d’inverno si allena o fa lezioni private, prima di uscire nel suo rasserenante giardino tibetano (campana inclusa) utilizzato nella bella stagione dove le immagini allegate sono state scattate!

Adesso sapete cosa fare!

Paola Cecchini

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