Principale Ambiente, Natura & Salute Agroalimentare & Enogastronomia Filiera agroalimentare: nuove tariffe sui controlli

Filiera agroalimentare: nuove tariffe sui controlli

Importanti novità nel campo della produzione e commercializzazione di prodotti alimentari: a partire dal 1° gennaio, sono in vigore, ai sensi del decreto legislativo 2 febbraio 2021, n. 32, le nuove tariffe a carico degli operatori della filiera agroalimentare, destinate al finanziamento dei controlli ufficiali in materia di sicurezza alimentare. La nuova normativa, che ha anche riorganizzato le tipologie produttive appartenenti alla Sez. 6 del decreto Legislativo, stabilisce che gli importi vengano determinati e differenziati basandosi non più sulla fascia produttiva annua, bensì sul livello di rischio dello stabilimento. Sarà dovere degli operatori del settore alimentare compilare e trasmettere agli uffici competenti del Dipartimento di Prevenzione entro la fine di gennaio l’autovalutazione del livello di rischio (basso, medio, alto). Solo per il 2022, tutti gli operatori di questa sezione saranno inquadrati nella fascia di rischio bassa.

I soggetti destinatari di queste nuove procedure sono tutti gli operatori del settore alimentare, con una differenziazione delle tariffe in base alle categorie: ad esempio, gli stabilimenti che si occupano di macellazione, sezionamento carni e lavorazione della selvaggina hanno delle tariffe specifiche, differenti da quelli riconosciuti per la standardizzazione e il trattamento termico del latte o da quelli che si occupano dei prodotti della pesca freschi e i mercati ittici all’ingrosso. Sono assoggettati a queste tariffe anche le piattaforme di distribuzione alimenti della grande distribuzione organizzata, i depositi conto terzi di alimenti, i depositi per attività di commercio all’ingrosso di alimenti e bevande e i cash&carry.

Gli operatori del settore potranno reperire i moduli da compilare sul portale ASL Taranto oppure rivolgersi al SIAV B o al SIAN per chiarimenti e informazioni.

Le tariffe così riscosse si sommano ai fondi provenienti dal finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale e contribuiscono ad assicurare risorse umane, strumentali e finanziarie essenziali per organizzare, effettuare e migliorare il sistema dei controlli e delle attività ufficiali, effettuate nel rispetto delle disposizioni dell’Unione Europea.

Redazione Corriere di Puglia e Lucania 

Corriere Nazionale

LASCIA UNA RISPOSTA

Inserisci il tuo commento, grazie!
Inserisci il tuo nome qui, grazie

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.