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Il grido di allarme delle aziende di bus privati

L’appello delle aziende di bus privati: «Causa Covid giù domanda e ricavi. Subito aiuti»

Un grido di aiuto, quello lanciato da FlixbusItabusSimetAutolinee Curcio, Autoservizi Castiello, Caputo bus, Ettore Curcio e Figli Trasporti, Grassani, Miccolis e Reali Tours, che – con una lettera al governo – chiedono misure urgenti a sostegno del mondo dei bus privati di linea di media-lunga percorrenza.

«Il recente aggravarsi della situazione pandemica Covid-19 continua a registrare impatti negativi e preoccupanti per il settore del trasporto di media-lunga percorrenza su gomma a mercato, per mezzo di una considerevole riduzione della domanda e di misure di contenimento sempre più stringenti», scrivono le imprese private del comparto.

«I bassissimi livelli di traffico registrati nel periodo pandemico hanno già generato un considerevole impatto negativo sui bilanci degli operatori, affetti da una generale reticenza allo spostamento da parte dell’utenza. A distanza di quasi due anni dall’inizio della pandemia, lo scenario che va prefigurandosi è quanto mai ancor più preoccupante, alla luce dei dati di contagio che scoraggiano significativamente le prenotazioni dei viaggi anche per i prossimi mesi», denunciano, ancora, le imprese.

Le richieste avanzate dalle aziende puntano sull’”estensione delle misure di integrazione salariale Covid-19, quali la cassa integrazione guadagni in deroga o similari; estensione della misura prevista dalle leggi di Bilancio 2020 e 2021 ai veicoli immatricolati nell’anno 2021; estensione dei ristori previsti dalla legge di Bilancio 2021 per i minori ricavi con riferimento a quelli registrati nell’anno 2021, con meccanismi di commisurazione diversi da quelli che prendono a riferimento il periodo d’esercizio antecedente; riduzione dei canoni di pedaggio autostradale, per i servizi di linea passeggeri di media-lunga percorrenza a mercato; sospensione dei canoni d’accesso alle Ztl con validità estesa fino al termine dello stato di emergenza; premialità aggiuntiva sul recupero delle accise sul gasolio, ad esempio mediante compensazione con credito d’imposta per le imprese esercenti, con riguardo ai soli autobus adibiti a servizio di linea; sostegno con strumenti di agevolazione a fondo perduto in conto capitale/in conto interessi per gli investimenti in nuovi autobus”.

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