Principale Attualità & Cronaca Taranto – Parco eolico, ancora uno stop ai lavori

Taranto – Parco eolico, ancora uno stop ai lavori

Non è partito sotto una buona stella il cantiere a mare per i lavori del primo parco eolico offshore nel Mediterraneo che sarà realizzato nella rada del Mar Grande di Taranto.

Il cantiere a mare è partito oltre due mesi fa, ma come abbiamo riportato nelle scorse settimane, le operazioni si sono già interrotte prima ad ottobre e poi a novembre. Ripartito da pochi giorni, ha subito un nuovo stop a causa di problemi registrati questa volta alla nave posa pali.

Nella prima occasione, durante le prime fasi del cantiere a mare si era registrato un problema di natura tecnica sopraggiunto durante le operazioni di infissione del primo monopalo (prodotti in Spagna dalla ditta Haizea che costituiranno l’ossatura del primo parco eolico offshore del Mediterraneo). I pali vengono battuti da un’asta metallica che si trova all’interno di un cilindro al cui interno si era creata una crepa che aveva comportato lo stop a bordo della nave specializzata MPI Resolution della società olandese Mpi Offshore del gruppo Van Oord, l’unità da lavoro che si occupa di installare al largo di Taranto il primo campo eolico offshore d’Italia (il contratto prevede sia il trasporto dalla terraferma che l’installazione delle turbine con le relative strutture) rientrata presso lo scalo ionico.

A novembre invece, si è registrata un’avaria al martello hammer per l’infissione di pali. Il cantiere doveva ripartireverso il 14 dicembre. Ma il carico dei pezzi è stato ultimato quattro giorni dopo, il 18 dicembreI lavori sono ripresi da un paio di giorni.

Non è al momento chiaro quando ripartiranno i lavori. Uno stop che sa di beffa dopo le dichiarazioni della scorsa settimana di Riccardo Toto, presidente della US Wind Inc. (“US Wind”), la controllata statunitense di Renexia, sub-holding del Gruppo Toto dedicata alle energie rinnovabili nonché Direttore Generale di Renexia, che in occasione della notizia dell’aggiudicazione da parte dello Stato del Marylandun’ulteriore tariffa incentivante (ORECs) per la costruzione e gestione di 808,5 MegaWatt di energia eolica offshore – nell’ambito del progetto denominato “Momentum Wind”, che sarà allacciato entro il 2026 aveva dichiarato che “il primo tassello per assumere un ruolo di leadership nel panorama eolico offshore mondiale è rappresentato da Beleolico, presso Taranto, il primo parco eolico offshore nel Mediterraneo, che Renexia ultimerà nei primi mesi del 2022“.

Ricordiamo che secondo le previsioni progettuali, ci vogliono 10-12 giorni per collocare i monopali sul fondale, a cui seguirà il montaggio di torri e turbine: le due operazioni dovrebbero durare in tutto altri 45 giorni. Dopo di che saranno stesi ni mare i cavi elettrici di collegamento tra le turbine, che poi approderanno sulla terra. Nelle intenzioni della società Renexia, a gennaio-febbraio doveva avvenire l’aggancio alla rete elettrica nazionale. Slittando tutto di qualche settimana, se non otre, il parco eolico dovrebbe dunque entrare in funzione non prima della primavera inoltrata se non dell’inizio dell’estate del 2022.

Per ulteriori approfondimenti e per leggere le nostre riflessioni sul progetto, rimandiamo i lettori all’ultimo articolo pubblicato su queste pagine lo scorso mese che trovate al link qui sotto. In attesa dei prossimi aggiornamenti.

Redazione Corriere di Puglia e Lucania 

Corriere Nazionale

1 COMMENTO

  1. Buonasera. Questo articolo è l’esatta copia del nostro pubblicato il 30 dicembre 2021 a firma Gianmario Leone. Spero sia stata una vostra disattenzione non citare la fonte e che vogliate provvedere.
    Marcello Di Noi – Direttore responsabile Corriereditaranto.it

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