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Limitless, abbattiamo le barriere della disabilità

Il progetto Limitless desidera creare consapevolezza nella realtà pugliese abolendo i pregiudizi nei confronti di coloro che soffrono di disabilità, grazie ad uno strumento evolutivo che mette tutti sullo stesso piano.

A cura di Francesca Leoci e Rosa Porro

Come tutto è nato

Emanuele Battista dopo l’incontro con Alessio Sansò, attuale co-founder, è entrato in un mondo parallelo che non aveva mai notato prima di questa conoscenza. Con una prospettiva diretta dal mondo della disabilità, Alessio esprime la volontà di cambiare quei preconcetti che vive egli stesso, per cui uniscono le competenze del settore automotive di Emanuele con la professione di fisioterapista di Alessio, studiando la cinematica del movimento. Si rendono conto del potenziale innovativo da poter applicare nella realizzazione di una nuova carrozzina in contesto medico e privato, mettendo al centro l’inclusione sociale e dando a chiunque la possibilità di poter utilizzare il servizio, disabili e non.

Negli ultimi quattro anni è stata progettata una nuova carrozzina evolutiva, Limitless 1.0. L’innovazione sta nella capacità di verticalizzarsi ed avere un comando elettronico.

Perché? Il soggetto del domani non avrà più bisogno di un caregiver che lo supporti nello spostamento della carrozzina, né avrà bisogno di muoversi manualmente lasciando libere le mani dell’individuo.

Rompere le barriere della diversità

L’idea di creare un servizio che – oltre ad essere “un bel prodotto” – venga anche reso realmente utile per l’individuo in un contesto sociale, parte da un’etica corretta che si incentra sul voler realizzare qualcosa “fatto da disabili per disabili”. Oltre alla prospettiva in prima persona di Alessio, l’ideazione è stata preceduta da interviste dirette con persone disabili comprendendo le reali esigenze di cui essi necessitano nella loro attuale situazione.

Nella fascia di persone diversamente abili si riscontra palesemente il senso di disagio nell’avvertire le proprie diversità. Emanuele spiega: “Serve rompere in loro stessi la barriera data dal contesto sociale. Siamo sempre a pensare cosa gli altri pensano di noi”. Mettere in commercio uno strumento utilizzabile per tutti, inoltre, metterebbe tutti indistintamente sullo stesso piano senza etichettare il servizio unicamente per disabili.

Il progetto è in fase di elaborazione avvalendosi del supporto collaborativo di aziende anche internazionali (come il CETMA) e dell’Università di Torino, per studiare la strategia migliore ed eventualmente modificare la progettazione. “Il primo prototipo è previsto a gennaio 2022 a cui sarà conseguita la fase di revisione e modifica sul prodotto per ottimizzarlo al meglio e trarre il massimo beneficio a costo ridotto” – conferma Emanuele.

Riconoscimenti e valutazioni

Limitless il 21 ottobre si aggiudica il posto come secondo classificato per Start Cup Puglia 2021, nella competizione tra business plan innovativi svolta al Cineporto di Bari. È proprio Start Cup che spinge Emanuele ed Alessio a considerare lo strumento del Crowdfunding, il quale potrà agevolare il viaggio verso la realizzazione del loro servizio.

In questo contesto Emanuele esprime il suo desiderio di avere un maggiore supporto dalle Università, dal momento che molte idee innovative crescono in attesa di trovare la giusta occasione. La Puglia offre la possibilità di rendersi visibili e di intraprendere un percorso finalizzato alla realizzazione di vari progetti; l’unico punto carente – secondo Emanuele – resta quello della difficoltà nel trovare accelerator che spingano la comunicazione tra enti/progettisti ed Università e poi un successivo processo di incubazione.

Redazione Corriere Nazionale

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

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