Principale Economia & Finanza A.S.F.A. Puglia: una mano tira l’altra

A.S.F.A. Puglia: una mano tira l’altra

A.S.F.A. Puglia è un’associazione che nasce nel 2017 con lo scopo di sensibilizzare sullo spettro dell’autismo attraverso una comunicazione positiva nelle scuole da parte di genitori resilienti che hanno compreso quanto si possa ottenere da una situazione così complessa.

 

Di Francesca Leoci e Rosa Porro

 

Il progetto A.S.F.A. Puglia nasce cinque anni fa dalla volontà di tre famiglie che hanno dovuto combattere contro lo spettro dell’autismo dei loro figli, col sogno di creare una comunità di supporto per chiunque si ritrovi a vivere la medesima situazione. Al momento sono 100 le famiglie che l’associazione ha preso in carico, con la possibilità di includere i ragazzi in attività utili a seconda delle proprie peculiarità e gusti personali.

Una comunità solidale

“Anch’io sono mamma di un ragazzo di 13 anni, Nicola, che mi ha catapultata in questo mondo complesso ma molto affascinante. L’autismo non è una malattia ma una neuro diversità” afferma Vittoria Morisco, mamma in primo luogo diventata poi Presidente di questa iniziativa – “Ci sono ragazzi che riescono ad essere inseriti facilmente nella società, mentre altri a volte richiedono un intervento individualizzato in base alle proprie necessità”.

Vittoria spiega come l’autismo renda questi ragazzi semplicemente diversi nei modi di approcciarsi al mondo esterno, motivo per cui ci si è posti come obiettivo principale quello dell’inclusione. Il senso solidale di comunità insieme ad un processo di raccolta fondi con fondazioni nazionali ha reso possibile la promozione di progetti alternativi alla terapia: “Oltre alle terapie comportamentali, i ragazzi hanno necessità di fare sport e altre attività come quella teatrale. Hanno solo bisogno di qualcuno che li accompagni ad imparare come imparano gli altri”. È proprio approcciando con quante più attività possibile (sport, campi estivi, musicoterapia, ciclismo, calcetto) che i ragazzi riescono ad acquisire una piena consapevolezza di sé. Le loro abilità in terapia vengono generalizzate nelle regole sociali col supporto iniziale di chi li accompagna per poi allontanarsi gradualmente per dar loro la possibilità di emergere.

Il Crowdfunding per A.S.F.A. Puglia

Grazie alla conoscenza condivisa con Nicola Damiani, Presidente della commissione Welfare del Municipio 2 del Comune di Bari, il tema del Crowdfunding si è rivelato un punto di comune interesse portandoci ad incontrare la realtà di A.S.F.A. Puglia.

Il sentirsi “non soli” – come cita Vittoria Morisco – resta il primo punto importante per tenere in vita il progetto, ma certamente senza un supporto economico nessuna attività sarebbe stata facilmente finanziata e portata a termine. In questo contesto il crowdfunding è uno strumento di supporto che permette di comunicare un progetto, di raccontare la propria storia con un linguaggio semplice tale da ottenere il coinvolgimento di soggetti anche apparentemente disinteressati al tema inerente. È grazie ad esso che A.S.F.A. Puglia adesso ha un’identità conosciuta in tutto il Paese, soprattutto a livello digitale.

“Il teatro è di tutti”

Tra i vari progetti a cui i fondatori dell’associazione ambivano c’è quello teatrale, oggi chiamato “Il teatro è di tutti”. Il progetto prevede attività sulla consapevolezza di sé stessi in uno spazio condiviso con bambini a sviluppo tipico; come dice Vittoria “attraverso questo progetto teatrale diamo degli strumenti a questi ragazzi per raccontarsi, per spiegare cosa vivono e cosa provano in determinate situazioni”.

Queste attività avvenute all’interno di scuole hanno permesso ai ragazzi autistici di integrarsi perfettamente, motivo per cui si è deciso di trasferire il tutto in associazione. A gennaio il progetto sarà aperto all’interno di “La Casa di Pandora” a Bari – centro di terapia per i disturbi comportamentali legati all’autismo – a tre fasce d’età (scuola primaria, media e superiore) dividendo i ragazzi in piccoli gruppi sperimentando il laboratorio integrando ragazzi autistici e ragazzi a sviluppo tipico.

Una minaccia chiamata pandemia

Il periodo pandemico ha portato continuità in molti settori dotati di digitalizzazione, con un lavoro in full-remote. Per A.S.F.A. Puglia invece non è stato semplice portare avanti questo progetto, in quanto il bisogno assoluto di interazione è sempre stato un pilastro rilevante della terapia vincente.

Con dispiacere ci racconta Vittoria della propria esperienza pandemica in associazione dicendo “I nostri ragazzi hanno subito forse più di molti altri il periodo di pandemia. Abbiamo registrato tantissime regressioni, persino molti bambini che avevano iniziato a dire qualche parola hanno perso questa abilità perché non si relazionavano più con nessuno.” Una chiusura già imposta dall’autismo stesso è stata ulteriormente minacciata da questo isolamento prolungato in tempi di lockdown, senza l’ausilio di progetti e attività che avevano fatto in modo di far fare qualche passo in avanti a questi ragazzi. Ad oggi, le attività ricominciano a riprendere in seguito alle vaccinazioni che hanno consentito un ritorno in presenza per tutti i ragazzi inclusi nei progetti dell’associazione.

Tra i sogni futuri, Vittoria esprime la volontà di creare un giorno anche un servizio totalmente dedicato a una fascia d’età maggiore, fuori dall’età scolare, ponendosi come obiettivo l’inserimento lavorativo in aziende. Il tutoraggio è sempre garantito dall’associazione sino al momento di totale autonomia del ragazzo, per far sì che la collaborazione sia funzionale.

Premio per “Il Selfie della Solidarietà”

L’Associazione ASFA Puglia raggiunge la vittoria nell’iniziativa sociale “Il Selfie della Solidarietà” di un ente chiamato Ex Donation. “Grazie al voto e al selfie dei nostri sostenitori siamo stati la prima associazione in Italia a raggiungere entro il 10 dicembre più voti in assoluto tra quelle candidate” racconta Vittoria.

L’esperienza ha regalato, prima della gloria della vincita, la soddisfazione di non sentirsi soli ma bensì avere l’appoggio di una grande comunità solidale che ha accompagnato l’associazione in questo viaggio.

 

“Se c’è una comunità che ci segue, ci supporta e ci incoraggia, questi bambini possono avere una possibilità in questa realtà, perché non fanno parte di un mondo a parte ma del nostro mondo!”

Redazione Corriere Nazionale

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

 

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