Principale Ambiente, Natura & Salute L’insoddisfazione sessuale

L’insoddisfazione sessuale

Nel 2014 per il XI congresso nazionale della Società italiana di andrologia medica e medicina della sessualità è stata presentata una ricerca effettuata da Datanalysis su oltre 3.000 uomini e donne, di età compresa tra i 18 e i 65 anni, rappresentativi della popolazione generale.

Secondo questo studio 11 milioni di italiani e 13 milioni di italiane sarebbero insoddisfatti.

Secondo altri studi di sessuologia circa il 10% delle donne soffrirebbero di anorgasmia, il 25% avrebbe difficoltà a raggiungere l’orgasmo.

In Italia 4 milioni di italiani soffrirebbero di eiaculazione precoce. La disfunzione erettile colpisce il 13% degli italiani, ma con l’avanzare dell’età la percentuale cresce a dismisura.

Il vaginismo colpisce l’1-2% delle donne fertili. Secondo recenti stime sarebbero 16 milioni i connazionali con disturbi sessuali; sarebbero 20000 i matrimoni bianchi e una vita sessuale insoddisfacente sarebbe causa di separazione per il 20% delle coppie in Italia.

Va anche detto però che esiste una discreta parte di matrimoni bianchi per scelta religiosa, in cui i partner non soffrono di alcun disturbo sessuale. Un’altissima percentuale di coloro che hanno disturbi sessuali o sono insoddisfatti della loro sessualità non vanno dal sessuologo né dall’andrologo.

Non parliamo poi del calo del desiderio che colpisce sia uomini che donne. Secondo alcune ricerche ne sarebbero affetti il 15% degli uomini (prima del Covid).

Inoltre con la pandemia le cose si sono ulteriormente aggravate.

L’83% degli italiani ha dichiarato di soffrire di calo del desiderio. Sono passati i tempi di “italians do it better”. La maglietta della popstar Madonna è datata. Era il 1986.

Le cose sono cambiate tra le lenzuola. Il gallismo ormai fa sorridere, è retrogrado e non più rispondente al vero. Non solo ci sono molte persone che soffrono di disturbi sessuali ma all’interno della coppia quando avviene regna spesso il rifiuto del dialogo, l’incomunicabilità.

La maggioranza delle donne ad onor del vero vorrebbe parlarne, ma è lui che si chiude a riccio e non vuole andare dal sessuologo né dall’andrologo.

Eppure secondo psicologi e psicoterapeuti la qualità della nostra vita dipende anche dalla vita sessuale.

L’Organizzazione mondiale della sanità definisce la sessualità come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente l’assenza di malattia o infermità”.

Ed ancora specifica che la sessualità è “un aspetto centrale dell’essere umano lungo tutto l’arco della vita; la sessualità comprende il sesso, l’identità e i ruoli di genere, l’orientamento sessuale, l’erotismo, il piacere, l’intimità e la riproduzione.

La sessualità viene vissuta ed espressa in pensieri, fantasie, desideri, credenze, attitudini, valori, comportamenti, pratiche, ruoli e relazioni”. Ma cosa è la sessualità?

Per alcuni una esigenza fisiologica, per alcuni un vizio o un peccato, per altri una pulsione, per altri un’attività che deve essere finalizzata alla procreazione, per altri una attività ludica, per altri una attività con una forte valenza espressiva, etc etc.

L’OMS inoltre dichiara, a scanso di equivoci: “sebbene la sessualità possa includere tutte queste dimensioni, non tutte sono sempre vissute o espresse. La sessualità è influenzata dall’interazione di fattori biologici, psicologici, sociali, economici, politici, culturali, etici, giuridici, storici, religiosi e spirituali”.

A causa del bombardamento pornografico presente nella società occidentale ci sono molte persone insoddisfatte sessualmente, pur non soffrendo di disturbi sessuali.

Spesso è questione di modelli inarrivabili, di un immaginario erotico mai pago. Basta leggere “Soggettività e denaro.

Logica di un inganno” del filosofo Silvano Petrosino per capire meglio, per decifrare il mistero.

Petrosino avverte, citando Lacan che il desiderio è spesso un fantasma più che un oggetto/soggetto vero e proprio. Quando il desiderio si concretizza e l’oggetto/soggetto diventa nostro strumento di piacere ecco allora che non riusciamo a goderne pienamente o desideriamo un altro oggetto/soggetto.

Come ricorda Petrosino noi per amare ed essere amati cerchiamo di fare in modo che la persona desiderata ci desideri, per amare bisogna rispecchiarsi nell’altra persona e questa si deve rispecchiare in noi.

Insomma l’amore è un incontro di desideri. È anche questo. È difficile trovare in amore il giusto mezzo. Il sesso non sempre è vissuto in modo ego sintonico. Spesso ci sono troppi sensi di colpa.

In Occidente abbiamo la concezione secondo cui la carnalità sporchi l’anima e che la carnalità sia antagonista della spiritualità, a torto o a ragione. Dicevano gli antichi che l’uomo è sempre triste dopo il coito.

Esistono due teorie a riguardo. Secondo Nietzsche il cristianesimo ha dato da bere ad Eros la cicuta. A rafforzare questa teoria c’è stata anche una parte della psicologia meno attendibile, primo tra tutti William Reich con i suoi concetti, non attendibili scientificamente, di orgone e corazza caratteriale.

Secondo altri invece il cristianesimo imponendo delle restrizioni morali alimenta di gran lunga il fascino del proibito.

Comunque i disturbi sessuali dipendono anche dal cosiddetto tecnostress, cioè dal tempo passato al computer per lavoro o sui social. Inoltre c’è la problematica riguardante la costruzione dell’identità di genere.

Non tutti si riconoscono nel loro sesso biologico. Ma bisogna sempre ricordarsi che è un diritto imprescindibile di ognuno autodeterminarsi sessualmente.

Infatti la Corte Costituzionale nella sentenza n. 221 del 2015 ha affermato che l’ordinamento italiano riconosce “il diritto all’identità di genere quale elemento costitutivo del diritto all’identità personale, rientrante a pieno titolo nell’ambito dei diritti fondamentali della persona” garantiti dall’art. 2 della Costituzione e dall’art. 8 della Convenzione europea dei diritti umani.

Ritornando alle disfunzioni sessuali, le cause possono essere di natura organica o psicologica. La sessualità resta sempre avvolta nel mistero. Possiamo addurre dei motivi plausibili ma nessuno sa con certezza la ragione profonda per cui uno ha scelto quella moglie.

Non si sa perché si sceglie quella persona. Si desidera in parte ciò che corrisponde ai canoni estetici della società, ma anche ciò che ci attrae per i nostri gusti personali o per cause psicodinamiche tutte nostre.

Ho sempre pensato che il sesso sia una sorta di divinità per molti occidentali. Molti e molte sono pronti a fare qualsiasi cosa per un orgasmo, perfino a compromettersi, a rovinarsi.

Una persona mi diceva che non era soddisfatta sessualmente, giunta ad una certa età. Mi diceva che dopo tanti anni di matrimonio il sesso non era più appagante.

Io gli ho detto che si doveva ricordare che aveva sposato a venti anni la donna che amava e da cui era amato.

Doveva ricordarsi ed essere soddisfatto di quella felicità provata a venti anni. Gli ho detto che tradire la moglie, soddisfare tutte le sue fantasie sessuali sarebbe stato controproducente e autolesionista.

Gli ho detto che doveva essere soddisfatto della sua insoddisfazione sessuale: era molto meglio essersi realizzato sentimentalmente che essere più appagato sessualmente e aver vissuto solo delusioni sentimentali. Gli ho ricordato che non era questione di moralità ma di praticità.

In fondo le fantasie sessuali si possono rimuovere, realizzare o sublimare. Ma non è detto che si debba realizzare ogni nostra perversione. In fondo come ci insegna la psicologia un sintomo può diventare anche un simbolo.

Si può sempre far salire al cervello la libido, sublimare, diventare più creativi. Mia nonna che era una fervente cattolica più volte a più di 85 anni mi diceva che da giovani si pensa a mille futilità come il sesso, mentre stare insieme e avere una persona vicino è importante al momento del bisogno, quando si è vecchi e si dovrebbe sostenersi a vicenda.

Ma spesso a quell’età le donne sono ormai vedove. Ora anche il Papa ha dichiarato che i peccati carnali sono meno gravi di tutti. Ebbene ora gli italiani non hanno più voglia di fare l’amore.

Secondo Rocco Siffredi ciò è anche colpa del porno e dei suoi falsi miti. Probabilmente la categoria di persone più insoddisfatta sessualmente è quella dei disabili.

Negli ultimi anni ci sono alcune ragazze che fanno le assistenti sessuali ed aiutano in quel senso i disabili.

L’inquinamento ambientale inoltre è la prima causa dell’infertilità maschile ed una delle maggiori cause di quella femminile. Le sostanze chimiche inquinanti e i pesticidi femminilizzano gli uomini e m’alcolizzano le donne.

Da alcuni decenni si è abbassato drasticamente il livello di spermatozoi negli uomini occidentali. Eppure altre ricerche farebbero pensare che il sesso tira ancora, come si suo dire. In una ricerca della One Poll del 2019 effettuata su 2000 persone risulta che gli esseri umani penserebbero al sesso almeno 5 volte al giorno.

Ci sarebbe chi rimugina le proprie fantasie erotiche a letto oppure chi al lavoro. Ma il desiderio non sarebbe ancora morto e forse non morirà mai.

Molto spesso per rivitalizzare il desiderio le persone si inventano dominanti o schiave, diventano scambisti, vanno con le escort, eccetera eccetera.

La trasgressione può alimentare il desiderio, a patto che non diventi vizio e perdita dell’autocontrollo. Un tempo esistevano le virtù, i vizi, i tabù. Oggi le linee di demarcazione non sono così nette e definite. Non penso di essere fuori tema citando Hölderlin secondo cui “dove c’è pericolo, c’è salvezza”. Forse talvolta il sesso può anche salvare. Può essere anche a livello psichico un’ottima valvola di sfogo. Andiamo oltre. Le ragazze di oggi sono attratte dall’esotico. Ma anche gli immigrati, che potrebbero dare nuova linfa, dovranno adattarsi alla vita stressante e agli agenti inquinanti della società occidentale.

 

La situazione non è rosea da qualsiasi punto di vista la si guardi. Anni fa ad esempio una mia amica che stava con un ragazzo originario dall’Africa mi disse che sessualmente all’inizio andava bene ma poi tutto era stato condizionato negativamente dai problemi lavorativi di lui. Lo sfruttamento lavorativo, i rapporti di produzione in generale si ripercuotono anche sulla vita sessuale.

 

Basta leggere un poco Marcuse. Come se non bastasse ci sono anche le cause di natura sociologica e psicologica dei disturbi sessuali. Le donne post-femministe sono più esigenti, sfrontate, intraprendenti, determinate di molte loro nonne. C’è la cosiddetta guerra dei sessi. Gli uomini hanno paura, sono insicuri. Gli uomini hanno paura di corteggiare per non apparire come degli stalker o dei molestatori.

Tra i giovani imperversa l’ansia da prestazione. Le donne non hanno più paura di essere considerate delle poche di buono. Sono emancipate. La repressione non fa più presa. Le donne non vogliono sentirsi giudicate e la doppia morale non è più ammessa. Ora le ragazze parlano e giudicano più degli uomini.

Ė la loro rivincita, il loro riscatto. I ragazzi hanno paura che di loro si dica che hanno fatto cilecca, che sono come Speedy Gonzalez, eccetera eccetera. Eppure il sesso è un imperativo di questa epoca, una imposizione, un dovere della nostra società.

Bisogna farlo, non ci si può tirare indietro. Ne va della reputazione, della immagine sociale. Come per presentare un trofeo ecco che alcuni maschi fanno revenge porn, pornovendette.

Durante la relazione chiedono una prova d’amore e filmano nell’intimità la compagna. Poi la diffamano in modo aggravato online. Passiamo ad altro. Oggi ci sono sempre più single che rivendicano la libertà, in alcuni casi la beata solitudine. L’anno pandemico però ha rovinato la vita a molti single, che hanno fatto vita molto ritirata e hanno evitato appuntamenti e aperitivi. Un tempo problemi come il calo del desiderio femminile riguardavano esclusivamente la menopausa e problemi come la disfunzione erettile riguardavano l’andropausa. Oggi non è più così. Ci sono anche diversi trentenni che si aiutano assumendo Viagra e Cialis. Come dicono a Uomini e donne della De Filippi c’è chimica tra di noi. Le pillole, i farmaci hanno reso molto meno drammatica l’impotenza maschile.

Basti pensare che Pavese si uccise anche per impotenza e per la depressione reattiva scaturita da questo disturbo sessuale.

Sono diversi i matrimoni religiosi tra vip annullati per mancanza di sesso dalla Sacra Rota. Non tutti se lo possono permettere perché bisogna accollarsi diversi costi.

Ad ogni modo le persone insoddisfatte sessualmente spesso si vergognano a parlare dei loro problemi, spesso diventano ossessionate da ciò.

Spesso il loro problema diventa una idea fissa e poi di conseguenza un dramma. Non si scorge l’orizzonte talvolta quando si è in mezzo ad un tempesta. Già gli esseri umani pensano molto a quello.

Quando hanno un problema sessuale covano tutto dentro di sé e ci pensano troppo. Non possono fare a meno di pensarci, ritornano sempre lì coi pensieri. Si torturano, si infliggono sofferenze.

Ma il problema resta se non viene affrontato ma solo continuamente rimandato. Dovrebbero invece rivolgersi a dei professionisti. C

i vorrebbe maggiore distanziamento, maggiore distacco e spostare la propria attenzione su altro e tutto ciò non è affatto facile quando il partner o la partner pretendono l’orgasmo. Il fatto è che di fronte a problematiche sessuali si dovrebbe cercare di trascendere il sesso.

Andrebbero bene anche le terapie di gruppo. Mi stupisce che non si siano diffusi gruppi di autoaiuto. Naturalmente le persone non dovrebbero essere lasciate sole dal partner o dalla partner, dovrebbero fare terapia di coppia.

Il sesso, sangue e sudore, croce e delizia, è il più grande dei piaceri. Viene considerato il piacere per antonomasia. Gli altri piaceri vengono ritenuti solo dei palliativi o dei surrogati. Come dichiara Woody Allen: “Il sesso senza amore è un’esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è tra le migliori”. Un dramma del desiderio è che purtroppo si desidera da sempre l’indesiderabile o l’irrealizzabile. Spesso si desidera la persona sbagliata. Bisogna ricordarselo: noi abbiamo una parte animale, nonostante il legame tra feromoni ed attrazione sessuale non sia stato ancora dimostrato a livello scientifico, a differenza di quello che credono comunemente. Insomma cambiano gli individui, cambiano le relazioni tra uomini e donne, ma in ambito erotico sono sempre decisivi il desiderio (vero motore della sessualità), la censura, il principio di realtà.

Il desiderio può quindi ancora essere interpretato in chiave freudiana, anche se personalmente non ritengo che il trauma originario debba essere di natura sessuale e che per superare un trauma di origine sessuale ci sia bisogno sempre di Freud. Una ottima definizione di desiderio è quella di S.Hessel secondo cui esso consiste nel dare più di quello che riceviamo.

Per capire a mio avviso cosa è il desiderio nella società occidentale e come desiderano gli uomini occidentali bisogna leggere i romanzi di Henry Miller. Concludendo, ne è passata di acqua sotto i ponti dalla rivoluzione industriale e l’illuminismo. Hanno distrutto le ideologie e la metafisica occidentale.

Ma il sesso, in una società apparentemente evoluta e tecnologica, continua ancora ad essere l’elemento irrazionale, che inganna ognuno.

Si può essere con o contro il sesso di solito. Ma anche coloro che sono religiosi, sono mistici, sono spirituali possono cadere in tentazione.

Solo Gesù Cristo nel deserto e i santi sanno resistere alle tentazioni. Per tutti gli altri si tratta di crescere tra errori e difetti, fare tesoro dei propri sbagli, evolvere umanamente.

Davide Morelli

 

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