Principale Attualità & Cronaca Taranto: sovraffollamento e rivolte nel carcere

Taranto: sovraffollamento e rivolte nel carcere

Taranto: sovraffollamento e rivolte nel carcere
di Eleonora Vecchioli

La sera del 5 dicembre si è accesa una rivolta nel reparto Covid del carcere di Taranto, non la prima e di certo nemmeno l’ultima.

Nel corso della serata, un detenuto affermava di non sentirsi affatto bene: un medico di guardia è accorso a visitarlo e la protesta si è scatenata proprio quando il suddetto medico, ha rimandato il detenuto nella sua stanza dopo il controllo.

Il detenuto in questione richiedeva di essere portato in ospedale, ma non gli è stato prestato ascolto ed è susseguito un tentativo di sfondamento ai danni del cancello blindato di accesso alla stanza, tramite un letto di ferro.

Le acque si sono calmate con l’intervento dei responsabili della sorveglianza, ma il Sappe afferma: “è inaccettabile che un carcere come quello di Taranto sia da mesi senza un direttore titolare, come pur non è possibile continuare a tenere circa 700 detenuti nei 350 posti disponibili, con l’organico di polizia penitenziaria idoneo per gestire la metà dei detenuti presenti”.

È da sempre stato innegabile il disagio causato dal sovraffollamento presente nella città, ma la situazione non ha potuto che aggravarsi con l’arrivo della pandemia.
Non resta che sperare che questa sequela di “segnali”, funga davvero da goccia che fa traboccare il vaso, in modo tale che, finalmente, le cose cambino.

Redazione Corriere di Puglia e Lucania 

Corriere Nazionale

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