Principale Arte, Cultura & Società Sport & Motori Mondiali Qatar 2022, l’infinito ottimismo di Roberto Mancini: “Ci andremo via playoff”

Mondiali Qatar 2022, l’infinito ottimismo di Roberto Mancini: “Ci andremo via playoff”

Nel dopopartita di Belfast il CT marchigiano dell'Italia non ha nascosto l'amarezza per un risultato che non gratifica l'impegno profuso ma si è però mostrato fiducioso, ipotizzando addirittura gli azzurri vincitori anche del prossimo mondiale

Un tanto sudato quanto sterile pareggio fuoricasa che la Nazionale italiana di Calcio ha racimolato il 15 novembre contro l’Irlanda del Nord, valido ma non abbastanza per qualificarsi ai Mondiali di Calcio 2022 in Qatar. A margine di questa prestazione mister Mancini si è rivolto “a caldo” ai microfoni dei giornalisti rilasciando dichiarazioni consolatorie piene di fiducia e convinzione circa il prossimo futuro della formazione tricolore.

Il bilancio prestazionale: un percorso sfortunato, insidiato da scarsa tranquillità e qualche “fatica”. Ma si sogna in grande

Per bocca del commissario tecnico, i Campioni d’Europa 2021 hanno tirato le somme sul mancato passaggio della fase a gironi: “La partita con la Bulgaria è stata la prima di settembre dopo due giornate di campionato, poi ci sono stati i due rigori con la Svizzera. In questo periodo facciamo fatica a far gol nonostante abbiamo sempre il gioco in mano. Abbiamo avuto un’occasione nel primo tempo, sono partite da sbloccare subito per giocare più tranquilli. Loro erano tutti dietro e noi abbiamo difficoltà in questo contesto. Dobbiamo ritrovare quello che ci ha contraddistinto fino a oggi: massima tranquillità fino a marzo, recuperiamo energie e ragazzi. Al Mondiale ci andremo dai playoff, magari lo vinceremo anche”.

Aggressività, qualità e tanta allegria: i buoni propositi del “Mancio” a due incontri dal verdetto

“Tutte le gare disputate contro la Svizzera sono state sempre difficili, è chiaro che noi dovremo fare la nostra partita, essere aggressivi come sempre ed avere una buona qualità di gioco, è questo che dobbiamo fare. Chiaramente la Svizzera farà il possibile per fare la propria gara e vincere. Ma bisogna essere allegri e divertirsi quando si scende in campo, perché è la cosa più bella che si possa fare”.

Questo ripeteva in conferenza stampa il commissario tecnico azzurro a chi gli chiedeva se temesse la formazione elvetica. Una squadra che – pur non essendo ancora ai livelli di Brasile, Argentina, Germania, Francia o Spagna – ha comunque mantenuto gli stessi punti degli italiani fino agli ultimi due turni di qualificazione, sorpassandoli “di corto muso” nell’ultima competizione.

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Due altri gradini da scalare e due porte tra cui scegliere: il sogno delle “notti magiche” o l’incubo del 2017

Per provare a strappare un biglietto per il Qatar gli azzurri scenderanno nuovamente in campo tra il 24 ed il 25 marzo del 2022. Non è ancora dato sapere chi affronterà l’Italia (il sorteggio si terrà a Zurigo il 26 novembre) ma è sicuro che saranno due le avversarie da battere: le gare che potrebbero concedere o precludere in extremis l’accesso al prossimo campionato mondiale saranno infatti parte di un mini-torneo giocato a 3 gironi da 4 squadre in 5 giorni, una guerra che eleggerà 3 vincitrici da aggiungere alle 10 qualificate (più le 2 migliori dell’ultima Nations League, promosse “per direttissima”) e si disputerà prima con una partita “secca” (turno unico, senza andata e ritorno) tra un team “testa di serie” ed uno “non testa di serie” e, tra il 28 ed il 29 marzo, con una “finalissima” tra le vincenti. In pratica… c’è da pedalare!

Si teme di incrociare gli svedesi: una paura motivata non tanto dall’eccessiva qualità dei giocatori scandinavi quanto da una questione scaramantica, essendo la nazionale nordeuropea quella con la quale Bonucci e compagni pareggiarono 0-0 a San Siro in quel 13 novembre 2017 (dopo la sconfitta subita per 0-1 a Solna) e non si qualificarono ai Mondiali in Russia del 2018.

Se l’allenatore svizzero Yakin aveva promesso di vendicare l’umiliazione subita ad Euro 2021 «risvegliando nell’Italia i fantasmi di quella partita con la Svezia», non si può dire certo che non sia stato di parola. Le possibilità ora sono solo due e, se di spettri si parla, c’è da stare molto attenti e pensare poco al “divertimento”: vincere ai playoff, sperando poi di non fare figuracce fino agli ottavi (come accadde in Brasile 2014); perdere anche lo spareggio e cominciare a preparare i popcorn per godersi, comodamente ed “allegramente” sdraiati ancora una volta sul divano di casa, questo horror movie in cui sono solo gli altri a divertirsi nel giuoco che più ci piace.

Antonio Quarta

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

Il Corriere Nazionale

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