
A Foggia un corteo per dire “No al green pass”.
L’iniziativa è promossa dal Comitato 15 ottobre.
A Foggia si istituisce la sezione provinciale del Comitato 15 ottobre nato a Trieste in occasione della protesta dei portuali e subito prendono il via le proteste contro le restrizioni e gli obblighi che, come sottolineano i membri, stanno discriminando i lavoratori e creando situazioni di grande tensione ovunque nel nostro paese.
Sulla scia degli eventi di Trieste anche Foggia si mette in movimento: si sta costituendo in questi giorni la sezione provinciale del Comitato 15 ottobre che ha diramato il suo primo comunicato stampa relativo all’organizzazione di un corteo di protesta contro green pass e restrizioni.
Nel comunicato si legge: “Nell’ottica di sensibilizzare le coscienze dei cittadini della Capitanata alla difesa della libertà naturale e alla valorizzazione dei diritti umani, nel partecipare ai cori popolari che da tutta Italia si levano contro la dittatura sanitaria, per far sentire la voce della Capitanata contro i provvedimenti liberticidi che violentano la libertà naturale e offendono i precetti della Costituzione della Repubblica Italiana posti a tutela dei diritti umani insopprimibili, il COMITATO 15 OTTOBRE PROVINCIA DI FOGGIA invita la cittadinanza a dare sostegno alla MANIFESTAZIONE/CORTEO CHE SI TERRÀ A FOGGIA, VENERDÌ 29 OTTOBRE CON CORTEO CHE PARTE ALLE ORE 19,00 DA PIAZZA CAVOUR, e quindi a partecipare numerosi per così riaffermare un corale NO di opposizione al marchio verde (ipocritamente chiamato green pass). Il corteo è APARTITICO”.
Il Comitato 15 ottobre si è costituito nel capoluogo giuliano ad opera di lavoratori portuali e manifestanti per dare seguito alle proteste iniziate in occasione dell’introduzione dell’obbligo di certificazione verde sul lavoro.
Al momento sezioni locali del Comitato sono in formazione in tutta Italia, anche se è notizia delle ultime ore che i fondatori del Comitato stesso sono confluiti in un gruppo regionale chiamato “La gente come noi – F.V.G.”. Pertanto occorre restare in osservazione per comprendere come si evolverà una situazione ancora in fieri.
Redazione Corriere di Puglia e Lucania