Le rivendicazioni del Coordinamento Bari Pride sono rimaste pressoché immutate negli ultimi 3 anni. Per questo abbiamo deciso di scendere in piazza, per riprenderci fisicamente i luoghi che ci appartengono, nei quali troppe volte ci siamo sentitə a disagio, in dovere di nasconderci.
Il senso di isolamento delle soggettività lgbtqi+, accresciuto ulteriormente dalla pandemia, adesso deve finire: è il momento di tornare a fare rete, con i nostri corpi, perché nessunə si senta isolatə nella propria sfera individuale e non per questo meno politica. Quello che chiediamo è un atto di coraggio, un’esplosione verso l’esterno, in grado di rompere i muri fisici e le barriere istituzionali che perpetuano le discriminazioni.
Il 27 ottobre riprenderà la discussione in Parlamento sul Disegno di Legge Zan “contro l’omo-lesbo-bi-transfobia, la misoginia e l’abilismo”, ma questa legge per noi costituisce solo il punto di partenza verso il raggiungimento dei pieni diritti sociali e civili.
Rivendichiamo maggiori strumenti per l’autodeterminazione delle persone lgbtqi+ a livello locale, vogliamo l’educazione sessuale nelle scuole e la decostruzione degli stereotipi di genere, vogliamo la prevenzione e il contrasto gratuiti alle infezioni sessualmente trasmesse, vogliamo il supporto medico gratuito per le persone trans, vogliamo l’accesso al lavoro senza discriminazioni, vogliamo il matrimonio egualitario e che venga riconosciuto il diritto alla genitorialità per tuttə, single e coppie! Vogliamo molto di più del ddl Zan e scendiamo in piazza per gridarlo.