Principale Attualità & Cronaca Dalla Basilicata 15 pullman della Cgil in partenza per la manifestazione

Dalla Basilicata 15 pullman della Cgil in partenza per la manifestazione

 Mai più fascismi’ prevista a Roma

Dirigenti sindacali, iscritti, attivisti, semplici cittadini, che uniti chiederanno con forza che le organizzazioni neofasciste e neonaziste siano sciolte, così come previsto dalla legge

POTENZA – Il sindacato è luogo di partecipazione, di rappresentanza. Le centinaia di Camere del lavoro sparse su tutto il territorio italiano sono da sempre presidi di democrazia e pertanto inviolabili.

Dalla Basilicata partiranno 15 pullman della Cgil: dirigenti sindacali, iscritti, attivisti, semplici cittadini, che uniti chiederanno con forza che le organizzazioni neofasciste e neonaziste siano sciolte, così come previsto dalla legge.

È il momento di affermare e realizzare i principi e i valori della nostra Costituzione”.

Lo ha detto il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa, sulla manifestazione Mai più fascismi indetta per domani 16 ottobre a Roma da Cgil, Cisl e Uil dopo l’attacco di sabato scorso alla sede nazionale della Cgil.

“In questi giorni – ha continuato Summa – anche le sedi dei sindacati confederali della Basilicata sono state presidiate dalle forze dell’ordine, che hanno intensificato i controlli su ordine dei prefetti, che noi ringraziamo.

Ma ovviamente non basta. Il Paese sta attraversando una delicatissima fase in cui il disagio sociale, acuito dalla pandemia, allarga le maglie dell’illegalità nelle quali spesso, come dimostrano i fatti di sabato scorso, si annidano le organizzazioni neo fasciste che in questa parte della società fanno proseliti.

Ecco perché serve maggiore assunzione di responsabilità da parte del governo, atti concreti che vadano oltre la solidarietà”. Dalla Basilicata un messaggio forte e chiaro: “Noi non ci faremo intimidire – ha concluso Summa – e domani saremo in piazza, a Roma, in difesa dei lavoratori e della lavoratrici, dei diritti, della libertà, della nostra Costituzione, della democrazia”. dire.it

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