Principale Arte, Cultura & Società Taranto e la sua dea sul trono

Taranto e la sua dea sul trono

Taranto e la sua dea sul trono

di Eleonora Vecchioli

Il corteo “Al Seguito Di Persefone – La leggenda del mito” è ormai attivo sul territorio da più di dieci anni; ha inoltre partecipato a Matera, capitale della cultura, nel 2019 e nel 2018 alla Fiera del Levante di Bari con i cortei storici dell’Unpli nazionale.

Ma perché Taranto?

La storia è lunga e complessa ed è difficile anche solo trovare un punto di partenza per iniziare a narrarla: meglio, dunque, stabilire almeno un punto fermo:

l’attribuzione a Taranto della statua venne fatta dall’archeologa Paola Zancani Montuoro nei primi anni ’30 e da allora, nonostante la mole copiosa di prove e di circostanze ambientali che sembrano inequivocabilmente contraddire tale attribuzione, la statua venne indicata come di origine tarantina.

Quella della Persefone è, forse, una delle tante storie correlate a quello che fu, tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del XX secolo, il sistematico trafugamento e contrabbando di molte opere del nostro immenso patrimonio storico ed artistico;

ma in questa storia (la vicenda della sottrazione della Persefone) si inserisce un altro elemento per molti aspetti molto più triste dell’asportazione per chi ha realmente a cuore le sorti dell’antica Locri, ossia quello dell’attribuzione di altre origini a questa meravigliosa statua.

La dea e Taranto

Infatti, alla statua, indipendentemente da qualsiasi testo di archeologia o di storia dell’arte vi ritroviate tra le mani nel quale si parli della Persefone, vedrete sempre associato il nome di Taranto come luogo di origine.

La nostra stessa Taranto rivela testimonianze del culto profondo della Dea.
Le colonne doriche in piazza Castello, rappresenterebbero, appunto, resti di un antico tempio dedicato alla dea e non a Poisedone, come si è sempre teso a pensare
Tant’è che durante diversi scavi, vennero rinvenute tre statuette di donna seduta in trono.

Chi ha visto l’Alt Museum di Berlino non sobbalzi sulla sedia nel leggere che questa splendida statua di divinità femminile in trono, la Persefone ha origini Locresi, come del resto già nel 1917 era già stato ipotizzato da vari studiosi tedeschi, che nella statua avevano riscontrato un modello tipico della colonia Locrese.

Ora come ora, nel museo MArTa ne è esposta una copia realizzata nel 2016 sulla base dell’originale con tecnica  laser.

Qualche accenno al mito

Persefone detta anche Persefatta/Persefassa o Kore (giovinetta), è una figura della mitologia greca fondamentale nei Misteri eleusini, entrata in quella romana come Proserpina.
Essendo la sposa di Ade, era la dea minore degli Inferi e regina dell’oltretomba.

Secondo il mito principale, nei sei mesi dell’anno (autunno e inverno) che passava nel regno dei morti, Persefone svolgeva la stessa funzione del suo consorte Ade, ovvero governare su tutto l’oltretomba;
negli altri sei mesi (primavera ed estate), invece, ella andava sulla Terra da sua madre Demetra, facendo rifiorire la terra al suo passaggio.

Redazione Corriere di Puglia e Lucania 

Corriere Nazionale

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