di Pierfranco Moliterni
“Notti Sacre è in questo nostro cammino comunitario e sociale. Le arti, la musica, la preghiera sono porte che si aprono alla sacralità della vita”.
Questo è quel che scrive nella sua bella introduzione il neo arcivescovo di Bari Giuseppe Satriano, e a lui fa da degna eco don Antonio Parisi eccellente musicista-organista e Direttore Artistico di questa attesa manifestazione giunta alla sua XI edizione che, per altro, da quest’anno si avvale del dovuto riconoscimento ministeriale.
RIPRENDIAMOCI dunque come abbiamo fatto, noi pubblico attento e partecipe, dal 25 settembre al 3 ottobre! Nel segno della musica, ovviamente, eseguita da professionisti locali che vanno comunque valorizzati, nonché da solisti europei in uno scambio di esperienze davvero salutare.
Magari facendo e ascoltando musica nelle chiese storiche di Bari-vecchia, grazie a proposte originali e interessanti che abbiamo in parte noi stessi seguito e che derivano dalla competenza del suo ideatore.
Non possiamo quindi non citare almeno qualcuna di esse che più ci ha incantato, nel senso vero del termine, giacchè eravamo seduti in chiede storiche di Bari molte delle quali erano a noi sconosciute!
Si partiva dalla chiesa di S. Domenico con un coro, Allabastrina Choir, specializzato nella musica antica, passando dalla Vallisa dove si è esibito il duo viola/pianoforte Partipilo-De Siato (musiche della tradizione colta russa); poi l’Apulian Youth Symphony Orchestra diretta dalla Satalino di cui ella stessa è stata la fondatrice con un bel programma tangueiro, per passare ad un formidabile recital organistico di Stefan Baier nonché a quello del duo Barile-Roos (violino e pianof.).
Una sorpresa nella sorpresa il recital di fisarmonica russa con Oleg Vereshchagin, e una conferma il concerto diretto da Vito Paternoster con musica sacra di Sarro e L. Leo.
Uno dei clou del programma di ‘Notti Sacre’ ci è comunque sembrato essere il Concerto in Cattedrale della Orchestra della Città Metropolitana ottimamente diretta da Michele Nitti col violinista Davide Alogna (Concerto per violino di Beethoven); passando dalla contemporaneità più osée, operazione a cui va dato merito al Direttore Artistico e al poeta Enzo Quarto.
Nella Chiesa del Gesù su un suo testo si è potuto così ascoltare una prima esecuzione assoluta –Shalom Pax Salam– con la voce e la recitazione di Chiara Ritelli e il gruppo di percussionisti, preparati e legati al loro maestro Giovanni Tamborrino, su cui spiccava il vibrafonista Angelo Maggi e la percussionista Beatrice Birardi.
Dunque voce umana e strumenti a percussione con oggetti di uso comune “ready made sonori” davano senso contenutistico, ad esempio, ai versi di Quarto come:
“Siamo migranti alla ricerca di una meta promessa.
Migranti ignari,
bisognosi, ma fiduciosi
migranti che bussano
alle porte dei fratelli;
migranti che incontrano sguardi
increduli e dubbiosi,
migranti feriti
senza cibo né acqua,
cercatori e sognatori.
Migranti uccisi.”
Notti Sacre 2021 si concludeva con un capolavoro assoluto, la Messa in si min. di Bach, con l’orchestra barocca di S. Tersa dei Maschi diretta da Sabino Manzo, l’ensemble vocale Florilegium Vocis e bravi solisti come Tiziana Portoghese e Francesco Amodio. L’appuntamento è per l’anno prossimo, sperabilmente più sereno e più vicino alla musica d’ogni tempo che molto ci aiuta in tempi così difficili.
prof. Pierfranco Moliterni