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ESCLUSIVA – Lo svizzero Peter-Lukas Graf uno dei più longevi  e famosi  flautisti al mondo

M° Peter Lukas Graf

Giovanni Mercadante

Nel suo repertorio anche  la musica del compositore ottocentesco Saverio Mercadante di Altamura (Bari). Ha inciso uno dei suoi  concerti e un solo per  flauto. 

Parlare del M° Peter-Lukas Graf, uno dei più longevi direttori d’orchestra e flautisti al mondo, è un grande onore. Il contatto è stato facilitato da un amico in comune; un approccio a prima acchito molto cordiale. Il suo parlare quieto, rassicurante, con l’accento tedesco molto signorile,  ha facilitato l’intervista in remoto. Ancora oggi, nonostante la sua veneranda età (92 anni), conserva un aspetto giovanile. Nato a Zurigo, una delle città più dinamiche della  Svizzera, attualmente  risiede con la sua famiglia a Basilea. Come tanti svizzeri è poliglotta; al tedesco abbina la conoscenza scritta e parlata dell’italiano, del francese e dell’inglese.

P.-L. Graf, figlio di un medico e di una cantante, ha studiato flauto traverso con André Jaunet (Zurigo), Marcel Moyse e Roger Cortet (Parigi).

All’inizio della sua carriera è stato vincitore del Primo Premio come flautista; poi ha conseguito  il Diploma  d’Orchestra al “Conservatoire Nationale de Paris”. Ha continuato gli studi di   direzione d’orchestra a Monaco di Baviera.

Ha vinto il Primo Premio all’International Music Contest dell’ARD di Monaco di Baviera e il Premio Bablock Prize dell’Harriet Cohen International Music Award di Londra.

Il poliedrico musicista è stato il più giovane flautista principale presso la Winterthur Symphony Orchestra e la Lucerne Festival Orchestra.

All’età di 21 anni,  la registrazione  del Concerto per flauto di Ibert gli valse un immediato e travolgente riconoscimento internazionale.

Dal 1960 al 1970 è stato principalmente attivo come direttore di concerti e d’opera allo Stadttheater di Lucerna.

Da allora ha fatto tournée di concerti a livello internazionale e numerose registrazioni, produzioni televisive e radiofoniche; inoltre   si è esibito in molti festival musicali internazionali.

È stato professore all’Accademia Musicale di Basilea  per oltre  20 anni e tiene ancora corsi di perfezionamento a livello internazionale.

Ha scritto  anche quattro monografie didattiche:

Check up; Interpretation, The Singing Flute; Study with style.

M° Peter Lukas Graf

Dall’Accademia di Musica di Cracovia, P.L. Graf  ha ricevuto  il titolo di Dottore Honoris Causa;  dalla National Flute Association degli Stati Uniti, ha ricevuto  il Lifetime Achievement Award 2005; mentre dall’Associazione Italiana “FALAUT” , il Premio alla Carriera Flauto d’Oro.

Continua a tenere numerose masterclass internazionali ed è un giurato ricercato in concorsi musicali internazionali.  P.L. Graf, che lavora a livello internazionale come solista, musicista da camera  e direttore d’orchestra; ha prodotto una ricca discografia.

Il 16 giugno 2021 gli è stato intitolato un asteroide (5856) con il suo soprannome “Peluk”. 

Insomma, una carriera sempre in salita, inarrestabile. Fatte queste promesse non potevano mancare le domande di rito.

D: Maestro Graf come ha gestito e continua a gestire la situazione della pandemia covid-19 nell’ambito della Sua attività?

R: Ero e sono tuttora  un privilegiato. La maggior parte degli impegni musicali sono stati purtroppo cancellati. Era inevitabile. Ma per un 92enne  come me, questo non significa difficoltà esistenziali. E’  rimasto abbastanza da poter considerare una sana sfida. 

D: Le nuove generazioni continuano ad avere interesse al flauto, Suo strumento per eccellenza?

R: Il flauto è sempre stato uno strumento popolare, soprattutto tra i dilettanti: Federico il Grande è stato il più famoso. Io ho potuto osservare  come il numero di professionisti è aumentato enormemente; inoltre ci sono sempre più donne che suonano il flauto  e anche molti altri strumenti.

Esempio, nel 1953 sono stato premiato a Monaco tra circa 30 concorrenti. Sei decenni dopo, sono stato presidente di giuria e ho dovuto giudicare 60 flautisti su 270 iscritti

D: Se volesse dare un giudizio alla Sua carriera, come la suddividerebbe?

R: La mia carriera corrisponde molto poco alla norma. Può essere divisa in tre fasi: prima sono stato un flautista orchestrale con attività di solista e di musica da camera. Per un decennio sono stato principalmente impiegato come direttore d’orchestra, dopo di che mi sono concentrato nuovamente sullo strumento, ora anche come insegnante.

D: Quali soddisfazioni ricorda con maggiore interesse?
R: Mi chiede quanto sono stato felice? Ricordo una somma di brevi momenti, in relazione alla musica, all’arte, alla natura, agli incontri umani. Certamente è la somma del vero profitto della vita.

D: E’ sposato? Quanti figli ha ? Seguono la Sua stessa carriera?
R: Sono sposato da 43 anni; ho una bella famiglia;, un figlio che è un artista di arti visive; una figlia che è una donna d’affari di successo;  e una seconda figlia, una bravissima pianista, con la quale ho dato spesso concerti e già fatto una registrazione congiunta su CD delle sonate di Bach, quando era ancora una giovane ragazza. A proposito, sono nonno da 8 mesi.

D: Viene spesso in Italia? Come ha  trovato il livello flautistico?

R: Vado in Italia con molto piacere,  come faccio in altri paesi, cioè quando sono chiamato. In passato ho insegnato regolarmente in Italia specialmente a  Sermoneta e a Biella. Oggi sono soprattutto festival di flauto dove insegno come ospite o faccio piccoli concerti. Nel corso dei decenni ho potuto notare  un enorme aumento  qualitativo di persone che suonano il flauto. Quando ho studiato a Parigi, fine degli anni ’40 del secolo scorso, questa città era senza dubbio un centro di “flautismo” esemplare. Il mondo è cambiato, la globalizzazione ha avuto luogo; oggi ci sono flautisti di prima classe in tutto il mondo.

D: Cosa ne pensa della musica di Saverio Mercadante?

R: Sì, certo conosco questo compositore. Ho suonato e inciso con grande piacere uno dei suoi concerti e un solo per flauto. Ma per onestà dico  che non conosco tutte le sue opere. 

D: Ha mai sentito parlare del Teatro Mercadante ad Altamura?

R: So che esistono un paio di teatri intitolati a lui (Altamura e Cerignola); non ci sono mai stato. Piuttosto, mi piacerebbe un giorno poterli visitare, se mi si presenterà l’occasione.

M° Graf la ringrazio molto della Sua disponibilità a questa piacevole conversazione; vediamo se organizziamo una Sua visita ad Altamura in occasione di qualche concerto per flauto di prossima programmazione al Teatro Mercadante. Le farò gustare il pane più buono al mondo  e faremo un giro per il centro storico.

Also, Aufwiedersehen in Altamura/Allora, ci vediamo ad Altamura!

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