Principale Politica Diritti & Lavoro EIPLI, a rischio  gli  stipendi  dei  dipendenti

EIPLI, a rischio  gli  stipendi  dei  dipendenti

Nino Sangerardi

“C’è  un  debito  che  oscilla tra 50-60 milioni  di  euro  che  rischia di aumentare e mettere in crisi il sistema, visto che  l’azienda  non ha  versato  luglio  e  agosto”.

E’  quanto  rileva  Antonio Gagliardi,segretario regionale della Flai Cgil Puglia. L’azienda  è  l’ex  Ilva  spa  di Taranto che a metà aprile 2021  diventa  Acciaierie  d’Italia  spa i cui azionisti sono AM Invest CO Italy e Invitalia spa, il  sistema  è quello  dell’Eipli (ente per lo sviluppo e irrigazione di Puglia Lucania e Irpinia) .

“Il debito—continua Gagliardi—è  finito nel  turbine  degli omessi pagamenti di Acciaierie d’Italia e continua  a  versare  nell’immobilismo più totale,aggravato da una  debitoria  che  fa  tremare i polsi.

I 139  lavoratori  rimasti  in forza per effetto dei prepensionamenti, 71 in Puglia, sono sempre più in difficoltà nel garantire  le  attività istituzionalizzate che, a causa di una gestione commissariale  in prorogatio   per  la trentanovesima volta,  non è in grado di programmare un turnover e subiscono la paradossale assenza di liquidità dell’Ente”.

Eipli  vende  al siderurgico più grande d’Europa acqua non trattata risultando il cliente più importante.

“Facciano fatica— conclude il segretario della Flai Cgil— a  credere alle difficoltà rappresentate in ragione della mancanza di liquidità se pensiamo che vi sono altri clienti a cui è assicurata la fornitura idrica  di  acqua  per usi industriali, per esempio Acquedotto Pugliese e  Consorzi di bonifica” .

Forse è utile raccontare , in breve ,  la strana vicenda politica e amministrativa dell’Eipli.

Il giorno 31 agosto 1979 con decreto del Ministro Agricoltura e Foreste vengono sciolti gli Organi di amministrazione dell’Eipli (ente per lo sviluppo e irrigazione di Puglia Lucania e Irpinia) :  ultimo presidente è il Dr. Paolo Spoti.

Da  fine  dicembre  1979 il Ministero Politiche Agricole e Forestali designa,con cadenza di  due o tre o quattro anni, 13 commissari straordinari dell’Eipli. A metà anno 2011,soppresso e messo in liquidazione con Legge n.214/2011,  il medesimo Ministero nomina ulteriori commissari.

Il 20 settembre 2017 il Ministro Maurizio Martina(Pd) proroga di un anno al Dr. Antonio Lerario,dirigente Servizio Controlli della Regione Puglia, l’incarico di commissario.In data 5 ottobre 2018 Gian Marco Centinaio(Lega Salvini, governo M5S-Lega) Ministro delle politiche agricole forestali e turismo sceglie quale nuovo commissario il Dr. Antonio Altomonte commercialista di Potenza “dal cui curriculum si evincono i requisiti professionali e le esperienze utili a ricoprire la suddetta carica”.

Giunge la fine del 2019 e il Ministro delle politiche agricole e forestali Teresa Bellanova(Italia Viva) dall’elenco dei candidati che hanno partecipato al bando pubblico nomina l’ennesimo commissario, con scadenza 20 dicembre 2020, nella persona della Dr.ssa Antonella Guglielmetti, residente a Domodossola, commercialista. Tutt’oggi , settembre 2021 ,  Guglielmetti svolge  la  mansione  di  commissario  in  proroga .

Quindi nel corso dei molti anni 1979–2021 al vertice dell’Eipli si sono succeduti  ben  diciassette commissari.

Tra  l’altro  non  risulta alcuna notizia in merito alla costituzione della nuova compagine  inerente l’Ente per lo sviluppo e irrigazione di Puglia  Lucania e  Irpinia,persona giuridica di Diritto pubblico,sede legale in Bari .

Strano, visto che l’articolo n.169 della Legge “ Bilancio previsione dello Stato anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale 2021-2023” approvata dal Parlamento(23 dicembre 2020,maggioranza M5S,PD,LEU) prescrive quanto segue : ” A fronte delle  misure di contenimento dell’emergenza Covid 19 pare opportuno evitare all’Eipli di procedere alla selezione di nuovo personale in sostituzione di quello con contratto in scadenza, prorogando i contratti a tempo determinato esistenti fino al 30.06.2021 al fine di consentire il termine dell’iter di costituzione della nuova società. Sarà quest’ultima a definire i fabbisogni nel rispetto delle normative vigenti”.

Già,fino al 30 giugno 2021.

In attesa della nuova struttura societaria si rammenta che Eipli nasce con atto n.281  dell’anno 1947 firmato  dal  Capo provvisorio dello Stato.

Detiene otto dighe,quattro traverse idriche, le sorgenti del Tara e centinaia di chilometri di grandi reti di adduzione con una capacità potenziale di accumulo regolazione e vettoriamento pari a  un miliardo di metri cubi d’acqua ogni anno.

Fornisce all’ingrosso acqua non trattata per usi potabili a Acquedotto Pugliese spa, Acquedotto Lucano spa, Consorzio Jonio Casentino di Calabria, per usi irrigui a nove Consorzi di bonifica delle Regioni Puglia, Campania e Basilicata e per usi industriali all’ex Ilva-Arcelor Mittal di Taranto, Acquedotto Pugliese spa e altri utenti minori.

Per concludere,  si vocifera di un passivo in capo all’Eipli pari a circa settanta milioni di euro.

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